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Numerologia medicale: Le origini delle malattie e la loro possibile risoluzione
Numerologia medicale: Le origini delle malattie e la loro possibile risoluzione
Numerologia medicale: Le origini delle malattie e la loro possibile risoluzione
E-book259 pagine4 ore

Numerologia medicale: Le origini delle malattie e la loro possibile risoluzione

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Info su questo ebook

Lo scopo ultimo della Numerologia medicale è la ricerca del sé, in una chiave interpretativa analogica, attraverso la lettura simbolica della data di nascita di ogni individuo. Ma come si fa a calcolare la predisposizione di un soggetto per una determinata malattia? Si prende come punto di partenza il nome e il cognome del soggetto e si aggiunge anche il cognome della madre. Quindi si fa la sostituzione alfa-numerica e la loro rispettiva somma, e si ricava un numero corrispondente che, ridotto in chiave teosofica – da 0 a 9 – indicherà una determinata predisposizione a uno o più eventi morbosi. La Numerologia medicale è uno strumento per la nostra continua evoluzione, sia fisico-organica che psichica, ma è soprattutto una strada attraverso la quale è possibile evitare incidenti di percorso, ricevendo consigli circa il comportamento da tenere in questa o quella circostanza, per ottenere il massimo beneficio; una strada, inoltre, che, anche se non per linee dirette, può aiutare ad avvicinarsi all'illuminazione…Un libro originale e unico nel suo genere. Con la numerologia si può giungere a un utilizzo più consapevole delle conoscenze mediche.
LinguaItaliano
Data di uscita30 gen 2014
ISBN9788827223635
Numerologia medicale: Le origini delle malattie e la loro possibile risoluzione
Autore

Emilio de Tata

Nato a Benevento, è laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Napoli, già assistente medico presso la Divisione di Cardiologia dell'Ospedale "Montecchi" di Suzzara (MN), si specializza in Medicina dello Sport. Per alcuni anni, esercita la professione come medico di base e odontoiatra, decidendo successivamente di spostare la sua attenzione sulle tematiche energetiche della malattia. Studioso e ricercatore in Radiestesia e Radionica, è docente e direttore scientifico dell'Associazione Culturale Tecnici di Radiestesia e Radionica di Ravenna, aderente al Sin- dacato Nazionale di Radiestesia di Parigi e consulente scientifico dell'Associazione Culturale Studi Radiestesici "il Mosaico" di Ravenna. Inoltre, è docente AMSA (Associazione Medicina Spagirica e Filosofia Alchemica), Reiki Master e lavora dal 1984 nel campo della medicina olistica, con particolare interesse alla medicina energetica vibrazionale, all'omeopatia e alla Medicina Tradizionale Cinese. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, partecipa da anni come relatore a vari convegni e simposi. Vive e lavora a Guastalla (RE).

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    Anteprima del libro

    Numerologia medicale - Emilio de Tata

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    Numerologia medicale

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    Le origini delle malattie e la loro possibile risoluzione

    Emilio De Tata

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    Copyright

    Numerologia medicale - Le origini delle malattie e la loro possibile risoluzione

    di Emilio De Tata

    Immagine di copertina di Mauro Teodori, Campbell adv. C., Guastalla (Mo)

    ISBN 978-88-272-2417-5

    Prima edizione digitale 2014

    © Copyright 2014 by Edizioni Mediterranee

    Via Flaminia, 109 - 00196 Roma

    www.edizionimediterranee.net

    Versione digitale realizzata da Volume Edizioni srl - Roma

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    Dedica

    Ai miei genitori;

    al mio Spirito-guida:

    insieme nella stessa Luce.

    A Oscar Minzoni,

    pioniere e innovatore di una Scienza Nuova,

    Maestro incolmabile di conoscenza e di generosità.

    Un ringraziamento particolare a mio figlio Luca: senza la sua nascita non avrei percorso questa strada; senza la sua conoscenza nel mondo dell’informatica, a me così sconosciuto, non avrei scritto questo libro. E ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini e che mi hanno incoraggiato a prendere coscienza dell’utilità di pubblicare questo testo.

    Un sentito ringraziamento al professor Antonio Intorcia di Benevento, mia città natale, per la consulenza storica e letteraria.

    Prefazione

    La Numerologia è ancora oggi guardata con molto sospetto nel mondo razionale della scienza. La percezione diffusa è che non si tratti di una scienza e che anzi manchi proprio un fondamento oggettivo a tutto ciò che la Numerologia ci dovrebbe permettere di fare.

    La stessa origine della Numerologia è spesso disconosciuta.

    Storicamente la Numerologia è una via esoterica di conoscenza – presente in tutte le più antiche civiltà, ma particolarmente in quelle occidentali – basata sulla scienza dei numeri, essenza di ogni cosa, e sul principio della non casualità degli eventi nell’universo.

    Tale principio, in chiave moderna, corrisponde al principio di sincronicità formulato nel 1952 da un Premio Nobel della fisica, Wolfgang Pauli, e da uno dei padri della psicologia del profondo, Carl Gustav Jung, che pubblicarono insieme L’interpretazione e la natura della psiche.

    Già questo fatto, ancor oggi così poco conosciuto e studiato in ambito scientifico, apre la mente a delle visioni non consuete nell’ambito della cosiddetta scienza ufficiale.

    Tra i grandi numerologi del passato possiamo ricordare Pitagora di Samo, da molti ritenuto il padre della Numerologia, filosofo, iniziato e genio della matematica, vissuto in Grecia nel VI secolo a.C. Sono convinto però che lo stesso Pitagora abbia ricavato le sue conoscenze di base da una fonte ancora più antica, e cioè dalla Cabalà ebraica. In effetti nella lingua ebraica esiste un’entità che volgarmente si chiama alfabeto ebraico, ma che in verità non trova riscontro negli operatori ai quali oggi siamo abituati.

    Nella nostra esperienza quotidiana distinguiamo tra gli operatori matematici (che riguardano il mondo dei numeri), gli operatori geometrici (che riguardano il mondo delle forme), gli operatori lessicali (attinenti al testo scritto) e gli operatori verbali (relativi al testo parlato).

    Nella Cabalà esiste un operatore unico, formato da 22 entità, e queste sono simultaneamente forma, lettera dell’alfabeto, numero, suono (o meglio operatore fonetico) e così via. Quindi la stessa Bibbia non è più, come noi pensiamo, un testo scritto, ma è anche una grande sequenza numerica, che risponde a delle regole precise. E proprio la scoperta di queste regole è stata una delle aree di ricerca dell’antica Cabalà ebraica.

    Proprio su elaborazioni numeriche si basano molti risultati concreti, come la scoperta dei 72 Nomi di Dio o i 72 Nomi degli Angeli.

    I documenti che rimandano a queste scoperte sono dell’epoca di Abramo, quindi si può ben dire che l’origine storica più antica a noi nota della Numerologia sia proprio la Cabalà.

    Nei tempi attuali, dove l’informatica si basa tutta su formalismi di tipo numerico e le tecnologie hanno permesso un veloce incremento della quantità di dati elaborabili in poco tempo, la qualità e la chiarezza della visione della Numerologia si dimostra ancor più di grande utilità. Quando poi questa visione viene associata a un’altra scienza ancora in piena evoluzione, come quella medica, allora la miscela diviene esplosiva, nel senso più positivo del termine.

    Questo è il pregio principale della ricerca condotta dal professor Emilio De Tata, che con questo libro ci permette di entrare in una nuova e interessante dimensione della conoscenza di noi stessi.

    Certamente la Numerologia non può colmare tutte le lacune della scienza medica, ma, come si evidenzia dai risultati presentati in questo libro, attraverso queste metodiche è possibile pervenire a un utilizzo più cosciente delle conoscenze mediche sinora maturate.

    L’analisi delle patologie non può prescindere dalla persona che ne è affetta, anche perché più la ricerca medica progredisce, più la fisica teorica amplia le nostre conoscenze, più la distinzione tra materia ed energia viene superata, a favore di una visione dove la massa è una forma di pensiero cristallizzato. Di conseguenza qualsiasi patologia diventa legata al pensiero dell’ammalato, alla sua stessa persona e a tutta la sua storia.

    Su questo nuovo modo di concepire la malattia e il malato in questo libro è innestata una visione a cavallo tra determinismo, inteso come legge di causa-effetto, e indeterminazione, intesa come principio di sincronicità. Se una persona è nata in un dato giorno, mese, anno, allora tutto questo non può sfuggire all’effetto di queste due leggi universali, che la fisica moderna ha dimostrato vere.

    Proprio il libro del professor Emilio De Tata ci permette di addentrarci in questa visione e di sviluppare un sistema di pensiero coerente ma innovativo, riportando la Numerologia nella posizione di importanza che le compete sin dalla sua origine.

    GIAN PIERO ABBATE

    Fisico e teologo

    Pordenone, 7 giugno 2005

    Introduzione dell’autore

    Disprezzare le cose prima ancora di averle esaminate ci ha fatto perdere molte importanti Verità…

    A. ABRAMS

    La ricerca sulla Numerologia medicale è nata come conseguenza logica per poter meglio capire le origini delle malattie e la loro risoluzione.

    Molte volte noi medici, nella nostra limitatezza di esseri umani, non riusciamo a capire perché le malattie regrediscono per un periodo di tempo e successivamente ricompaiono con maggior veemenza senza riscontrare alcuna causa.

    Una cosa importante è definire innanzitutto il concetto di malattia, estrapolandolo dalla convenzione classica meccanicistica.

    La malattia altro non è che la fine del percorso di vita sbagliato manifestatosi su uno o più apparati organici. Solo modificando tale disarmonia è possibile ripristinare il perfetto equilibrio bio-dinamico dell’individuo, rettificando i comportamenti psico-emozionali del soggetto, portandolo alla guarigione.

    La vita, dal momento del concepimento fino alla fine dei nostri giorni, è condizionata da eventi.

    Ma il paziente vuole guarire? Vuole uscire dai sistemi tradizionali, vuole distaccarsi dalla dipendenza farmacologica e lavorare per il suo processo evolutivo?

    Ma la cosa ancora più importante da comprendere è se io, come terapeuta, sono nella possibilità di curare il paziente, studiandolo in tutte le sue sfaccettature: nel Corpo, nella Mente e nello Spirito.

    A queste domande sono giunto dopo più di vent’anni di lavoro professionale, cercando di dare – dove possibile – una risposta a tutti e a tutto.

    A questo punto è doveroso far conoscere ai lettori una bellissima e originale poesia di un grandissimo medico e uomo della Scuola medica salernitana, il prof. A. Mobilio, Maestro d’infinita cultura e di umanità incolmabile, faro delle mie ricerche e del mio approccio alla medicina e al malato.

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    PARTE I - Il perché della Numerologia medicale

    Com’è nata la Numerologia medicale

    La vita è un libro e chi non viaggia legge solo una parte…

    SANT’AGOSTINO

    L’idea è nata dopo anni di studio, traendo spunto da una relazione magistrale tenuta nel 1999 al IX Congresso di radioestesia a Ravenna, organizzato dall’A.C.T.RA. (Associazione Culturale Tecnici di Radioestesia e Radionica), dall’amico e Maestro dottor Ruggero Dujany, sugli sbarramenti alle guarigioni.

    In tale contesto veniva evidenziato il fatto che ogni patologia è dovuta a un’alterazione energetica precedente. Trattando quindi l’alterazione energetica, i sintomi non sono più necessari e pertanto scompaiono. Tutto questo però non sempre si verifica, perché esistono delle situazioni a monte che non ne permettono la risoluzione.

    Parlando quindi delle cause a monte, il dottor R. Dujany evidenziò la possibilità che potessero esistere uno o anche più sbarramenti al processo evolutivo. Si legge testualmente che

    lo sbarramento è qualsiasi fenomeno energetico capace di disturbare o interrompere il libero fluire e l’avvicendarsi armonico dell’energia del corpo.

    Dai tanti sbarramenti evidenziati in quell’occasione, presi spunto per studiare uno o più eventuali blocchi, in modo particolare quelli verificatisi prima ancora della nascita di ciascun individuo. Come medico è stato facile recepire i campioni da studiare, considerando il fatto che a ogni paziente, per effettuare un’accurata anamnesi, oltre al nome e al cognome viene richiesta la data di nascita completa e il luogo.

    Una persona nasce in un determinato giorno, mese e anno, e in una determinata località, non a caso… Tutto è preordinato e il nascituro decide come, quando e perché.

    L’uomo è formato da un corpo, cioè energia organizzata sotto forma di materia (secondo le teorie di Einstein), all’interno del quale esiste un’anima, vale a dire uno Spirito incarnato, che ha bisogno della nostra fisicità per poter vivere ed evolversi.

    L’anima non è rinchiusa però nel corpo fisico come un uccello nella sua gabbia: essa agisce particolarmente sugli organi del pensiero e del sentimento. L’unione dell’anima con il corpo avviene nel momento del concepimento, diventando più completa alla nascita.

    L’anima spirituale, essendo immortale, in-forma il corpo, portando con sé le proprie esperienze ed esistenze di vite precedenti. C’è da sottolineare che, pur

    facendo vivere il corpo, non dipende da esso. L’anima può esistere senza il corpo, ma il corpo non può vivere senza l’anima.

    Infatti ciò che diversifica l’uomo dagli altri animali e dai vegetali è che possiede appunto quest’anima spirituale, che gli dà attività superiori. È lo Spirito che plasma la materia.

    Ciò che diversifica l’uomo dagli altri animali, in particolare, è che possiede tre tipi di anime: l’anima vegetale, l’anima razionale e infine quella più importante, l’anima spirituale.

    Nasciamo in-spirando, cioè portiamo dentro lo Spirito, e moriamo e-spirando, cioè lo Spirito si spoglia del suo pesante fardello (corpo) che lo vincola alla terra, per poter ritornare da dove è venuto. Questo distacco tra l’anima e il corpo non è immediato e brusco, ma avviene lentamente dopo un momento di confusione e smarrimento da parte dell’anima.

    Il corpo invece si comporta come quando un individuo va in coma. In un primo momento c’è un rumore di sottofondo, che corrisponde alla morte o alla sospensione della vita (1).

    Successivamente esistono altri nove stati attraverso i quali il corpo fisico compie la sua evoluzione, che sono:

    2) l’amore (calma e serenità)

    3) l’uscita dal corpo fisico attraverso il corpo astrale

    4) la visione di un tunnel con una grande luce finale

    5) la visione di amici e parenti

    6) gli incontri spirituali

    7) i ricordi della vita

    8) il rientro nel corpo fisico

    9) il risveglio

    10) la consapevolezza dell’esperienza vissuta

    Il corpo fisico (materia), mortale, per poter vivere si serve esclusivamente dei cinque sensi nel mondo fisico.

    L’anima invece è quella parte di noi che è immortale; è la parte che comprende la natura impersonale della dinamica energetica, nella quale tutti siamo coinvolti, ma non tutti ne siamo coscienti.

    Tra il corpo e l’anima vi è il Perispirito, un involucro fluido che serve da legame tra i due; non ha forma e si modella a seconda delle esigenze del momento.

    Il Perispirito esiste durante la vita materiale; è il tramite di cui si serve l’anima per poter manifestare esternamente la sua volontà e operare sugli organi del corpo.

    Quando poi l’involucro materiale è logoro e muore, lo Spirito si separa dal corpo spogliandosene, come il frutto si spoglia del suo guscio e il serpente della sua pelle. Questa separazione non è dolorosa. Lo Spirito abbandona così il suo pesante fardello (corpo) che lo vincola alla terra per poter, attraverso il suo corpo etereo, ritornare in contatto con gli altri spiriti.

    Questo distacco però tra l’anima il corpo non è brusco e immediato, ma viene lentamente dopo un momento di confusione e di smarrimento da parte dell’anima, che si deve rendere conto della nuova situazione. È un po’ come quando uno si sveglia improvvisamente da un lungo sonno profondo! La durata di questo turbamento può essere di qualche ora, oppure durare fino a mesi o anni. Ed è questo che spiega il professor Korotkov, affermando di aver fotografato l’anima anche a distanza di giorni, anima che era diversa a seconda del genere di morte, avvenuta per cause naturali, traumatiche, o in seguito a omicidi o suicidi.

    Tutta la Creazione è costituita da diversi strati o livelli di realtà, che si estendono a partire da quelli spirituali, invisibili, per arrivare a quelli più grossolani e concreti, cioè a quelli materiali. Essendo l’anima vitale e il corpo fisico due entità diverse, con due diversi livelli di energia, bisogna che vi sia qualcosa che permette lo scambio tra i due. Questo qualcosa sono i chakra.

    Il loro nome deriva dal fatto che, potendoli osservare, essi assomigliano a dei mulinelli vorticosi composti da diversi flussi energetici, ognuno dei quali dotato di un suo proprio colore dominante. Il vortice sarebbe formato dal passaggio di grosse quantità di energia, attraverso delle aperture, relativamente piccole, che funzionano come dei trasformatori, causando così un qualcosa di simile a quanto succede all’acqua del lavandino mentre scende attraverso l’apertura inferiore. Chakra in sanscrito significa appunto ruota.

    Secondo l’Ayurveda, al di là del corpo fisico esiste un corpo sottile composto da una Forza vitale, o spirituale, detta Prana oppure Kundalini. L’uomo infatti si ammala prima a livello dei corpi sottili e successivamente queste zone d’ombra si manifestano sul piano fisico.

    Con il termine prana (che significa energia vitale) s’intende definire l’energia che avvolge tutto il nostro organismo; tale energia è la causa e la sorgente del complesso fenomeno che chiamiamo vita.

    Come esistono canali nel corpo umano attraverso i quali i fluidi e le secrezioni scorrono o i meridiani nella medicina tradizionale cinese, così esistono canali di corpi sottili, chiamati vayu o nadi, attraverso i quali passa quest’energia spirituale. I principali sono Prana e Apana, che animano e sostengono il nostro organismo e la nostra esistenza. Questi tendono a canalizzarsi quasi esclusivamente verso gli organi sensori del corpo e verso le funzioni vitali dello stesso.

    L’energia vitale, quindi, normalmente viene assorbita per lo più dai sensi, essendo diffusa verso la periferia e l’esterno dell’individuo, vale a dire verso le funzioni fisiologiche e gli organi di senso, e di conseguenza verso il mondo materiale. Ciò spiega perché l’uomo è normalmente cosciente soltanto del proprio corpo fisico e del mondo intorno a lui e quasi mai del proprio corpo astrale (o corpo delle emozioni) e dei suoi centri occulti.

    Le forze Apana e Prana e i centri occulti si dispongono nell’uomo normale come nella figura seguente. Esse formano un flusso energetico che, per la prevalenza di Apana (costrittivo, centripeto, discendente), scorre dall’alto verso il basso lungo l’asse mediano cerebro-spinale, attivando solo parzialmente i chakra che incontra nel suo itinerario.

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    All’estremo inferiore dell’asse mediano, il Prana (espansivo, centrifugo, ascendente) prevale su Apana e il flusso energetico devia il suo corso verso l’al-to. In questa sua duplice funzione di flusso di energia vitale prende il nome di Ida, l’energia cioè proveniente dal cielo e diretta verso la terra, che scorre in un canale posto a sinistra della colonna vertebrale. Quella invece proveniente dalla terra e diretta verso il cielo viene chiamata Pingala, o "nado

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