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La Psicologia del Discepolato
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E-book312 pagine3 ore

La Psicologia del Discepolato

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Info su questo ebook

LA PSICOLOGIA DEL DISCEPOLATO:

"Non si tratta tanto di vivere di meno in questo mondo, quanto di vivere di più in entrambi." Questa antica massima esoterica sintetizza molto bene il compito che il discepolo ha davanti a sé: imparare a vivere competentemente sia nel mondo esteriore che in quello interiore.

Il Dott. Baker, in questo suo libro, getta le basi per quello che lui chiama il 'Nuovo Yoga', vale a dire, lo yoga adatto alle condizioni di vita di noi moderni Occidentali.

Non è per noi, afferma il dott. Baker, ritirarci dal mondo e dedicarci in isolamento alle nostre discipline spirituali. Il moderno discepolo deve rimanere nel mondo ed utilizzare le condizioni che in questo prevalgono per il proprio sviluppo interiore. Egli non fugge dallo stress della vita moderna, ma lo affronta facendone tesoro, in quanto è consapevole del fatto che non c'è crescita senza stress.

Chi è in cammino sul Sentiero del suo sviluppo personale e spirituale troverà in questo libro una guida, che si rivelerà preziosa per procedere lungo il difficile percorso che porta alla fusione con il Sé Interiore.

LinguaItaliano
Data di uscita23 apr 2022
ISBN9781625691071
La Psicologia del Discepolato
Autore

Douglas M. Baker

Dr. Douglas M. Baker. English born and raised in South Africa has done extensive scientific research into those hinterlands of the mind which one might call psi-semantics. He graduated in the Arts & Humanities in South Africa and qualified in medicine at Sheffield University (UK) in 1964. Having taught in the East End schools of London for 10 years, he began his tour of the Western world giving lectures and seminars in Esoteric Healing, Esoteric Anatomy, Esoteric Astrology, Esoteric Psychology, Esoteric Science and Metaphysics. He, more than any other, set in motion the trends towards alternative methods of medicine which have transformed that field in Britain today. As medical advisor to the De la Warr laboratories in Oxford, he undertook research into Biomagnetism and quantum physics their effects on the human aura and dark matter, producing the book by the same name in conjunction with George de la Warr. Through the years he has given more than 15,000 lectures and attracted people from all over the world to his Esoteric Science Festivals and International Summer Schools staged in America, Canada, England, Switzerland, Italy, South Africa, Australia and New Zealand. His transformative experiences during the Second World War, when twice severely wounded, set the pattern for his life long investigations into the Powers Latent in Man. His extensive esoteric writings are said to be the largest collection in the world produced by a living author. He has written over 100 books, many of which have been translated into the 9 European languages at https://www.douglasbaker.com, and his list of downloadable MP3 audio lectures available at www.douglasbaker.org, include 500 live lectures given around the world and on a vast range of subjects. He has led the field in esoteric astrology, producing with a team, his magnum opus, a Dictionary of Astrology for the 21st Century in three volumes. This is in addition to the already existing 11 volume set of books on the same subject.

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    La Psicologia del Discepolato - Douglas M. Baker

    INDICE:

    LA PSICOLOGIA DEL DISCEPOLATO

    PRIMA SEZIONE

    L'Opera della Legge Naturale

    ABREAZIONE DEL GUARDIANO SULLA SOGLIA

    SEGNI DI IMMATURITÀ SPIRITUALE

    LA MANIPOLAZIONE DEL TEMPO E DELLO SPAZIO

    DHARMA ED OBBLIGHI

    ASSENZA CRONICA DI VOLONTA

    DEVACHAN

    METEMPSICOSI

    FATTORI KARMICI

    ASSIMILAZIONE SOCIALE

    ANNULLAMENTO

    I VRITTI... BALOCCHI DELIA MENTE

    LA LEGGE NATURALE

    SECONDA SEZIONE

    La Psicologia del Bambino Superdotato

    CHI SONO I BAMBINI SUPERDOTATI?

    IL TERZO FATTORE

    ESEMPI STORICI

    Bambini Precoci

    L'EDUCAZIONE DEI SUPERDOTATI

    FORMAZIONE GENERALE

    PROBLEMI DEI SUPERDOTATI

    RICONOSCIMENTO PRECOCE

    I DUE TIPI SPECIFICI

    IDENTIFICAZIONE DEI SUPERDOTATI

    ALCUNI FATTORI ESOTERICI ED IL SUPERDOTATO

    LE SCUOLE PER I SUPERDOTATI

    GLI INSEGNANTI DEI SUPERDOTATI

    CONCLUSIONE

    TERZA SEZIONE

    La Psicologia dello Stress

    LO SVILUPPO DEI MECCAOTSMI DELLO STRESS

    L'EZIOLOGIA DELLO STRESS

    I PROBLEMI NASCONO QUANDO LO STRESS NON È RISOLTO

    LO SCOPO DELLO STRESS

    I FRUTTI DELLO STRESS

    QUARTA SEZIONE

    L'Inconscio ed il Superconscio

    STATI DI COSCIENZA

    IL PUNTO DI VISTA ESOTERICO

    IL SUBCONSCIO

    ILLUSIONE

    IL SIGNIFICATO DEI MITI

    L'INCONSCIO E LA COSMOGENESI

    LA RISOLUZIONE DEGLI OPPOSTI

    QUINTA SEZIONE

    INDIVIDUAZIONE ED INTEGRAZIONE DELLA PERSONALITÀ

    LA PSICOLOGIA DEL DISCEPOLATO

    TITOLO ORIGINALE:

    The Psychology of Discipleship

    © Copyright 1976 Douglas Baker

    Italiana prima cartacea edizione 1995

    © Copyright 1995 Edizioni Crisalide

    ISBN 8788871830476

    Grafica: BRUNO IRMICI

    Questo è l'unico eBook autorizzato dell'edizione cartacea

    © Copyright Dr. Douglas M. Baker 2013

    Pubblicato da Baker eBooks Publishing

    ISBN 9781625691071

    Molte delle audioconferenze ed alcune delle immagini e dei diagrammi usati qui possono essere scaricati gratis in alta definizione dal nostro sito web https://www.douglasbaker.org.

    La vendita di questo libro è sottoposta alla condizione che esso non verrà in alcun modo commercializzato, dato in prestito, rivenduto o comunque fatto circolare, in qualunque forma, copertina o rilegatura, senza il previo consenso dell'editore e senza che questa condizione venga imposta al successivo acquirente.

    Per questo ed altri libri cartacei in italiano

    del Dott. Baker rivolgersi a:

    Edizioni Crisalide.

    Via Campodivivo, 43.

    Spigno Saturnia (LT) Italia

    www.crisalide.com

    info@crisalide.com

    Non siamo mai stati altrettanto ciarlieri ed indiscreti, mai altrettanto sorpresi ed imbarazzati, a proposito della nostra ignoranza sull'uomo. Sappiamo ciò che fa, ma non abbiamo nessuna idea di chi sia e di cosa aspettarci da lui. È poi così assurdo pensare che tutta la nostra civiltà sia basata su un malinteso a proposito della sua natura? O che la sua tragedia sia basata sul fatto che egli ha dimenticato la fondamentale domanda: Chi è l'Uomo ? Il non essere riuscito a scoprire la sua vera identità, il non aver scoperto cosa significhi essere autenticamente umani, lo induce ad assumere una falsa identità, ad essere ciò che non è in grado di essere e a non vedere cosa si trova alle radici del suo essere. L'ignoranza della natura dell'uomo non è mancanza di conoscenza, ma falsa conoscenza.

    ABRAHAM J. HESCHEL

    Aristotele, nonostante tutti i suoi tentativi, non riuscì mai ad emanciparsi dal fascino che Piatone aveva esercitato su di lui. Ma, mentre Piatone vede le 'Idee ' aleggiare al dì sopra ed al di là delle esistenze tangibili, Aristotele le vede operare all'interno delle esistenze stesse. Gli occhi di Piatone sono rivolti al mondo impercettibile, quelli di Aristotele al percettibile. Piatone contempla, Aristotele osserva. Con Aristotele abbiamo il primo abbozzo al mondo di scienza organizzata. Arrivò ad avere centinaia di incaricati impegnati a raccogliere per lui campioni di flora e di fauna; la sua Politica 'fu il risultato dell'esame di 158 costituzioni di vari stati. Il metodo di lavoro di Aristotele era rivoluzionario; egli rifiutò i vecchi metodi. Non è più il filosofo introspettivo fuori dal mondo, è lo scienziato moderno, che esamina i fenomeni del mondo che lo circonda — raccogliendo, comparando, osservando, sperimentando. Il nome di Piatone ci riporta irresistibilmente alla capacità immaginativa spirituale che l'uomo possedeva nel passato. Il nome di Aristotele, altrettanto irresistibilmente, ci conduce verso il futuro - verso Euclide, Archimede, e verso Bacone, Newton e Darwin.

    Thou Eye Among the Blind di Arnold Freeman

    PRIMA SEZIONE

    L'Opera della Legge Naturale

    ABREAZIONE DEL GUARDIANO SULLA SOGLIA

    In tutte le mie opere ho sempre enfatizzato il fatto che l'anima dovrebbe trovare adeguata espressione attraverso i suoi veicoli inferiori. In assenza di questo si generano dis-armonia (malattie) e dis-conforto. La completa espressione dello scopo dell'anima è rara, eccetto che nell'iniziato e nel discepolo avanzato. Nei periodi che precedono l'accettazione del discepolo, questi deve ripetutamente riadattare i veicoli della sua personalità, prima di poter affrontare le iniziazioni maggiori e prima che all'anima sia possibile esprimersi pienamente. Questo implica l'integrazione della personalità, o quella che il mio amico Roberto Assagioli chiamava 'psicosintesi'. I disturbi della personalità devono essere affrontati e risolti. Elementi di essa che erano stati repressi devono essere nuovamente resi coscienti; mentre ad altri aspetti, non più rilevanti, in quanto non più oggetto dell'attenzione dell'anima, si dovrebbe delicatamente permettere di ritornare nell'inconscio. Per questa ragione, tecniche come l'ipnosi non vanno quasi mai usate nel discepolato.

    La resa della coscienza, parziale o totale, a chiunque, incarnato o disincarnato, è in diretta contraddizione con i meccanismi fondamentali che regolano l'espressione dell'anima.

    Coloro che si occupano dei disturbi mentali ed emotivi della triade inferiore, e che hanno accumulato una certa esperienza in questo campo, conoscono bene il processo dell'abreazione. Questo è il processo attraverso cui del materiale inconscio, in genere perché era stato represso, viene nuovamente reso cosciente. Grazie ad esso, degli elementi precedentemente inconsci trovano espressione e possono essere eliminati dall'aura, sperabilmente in modo definitivo. In psichiatria l'emersione e l'espressione dei fattori inconsci viene chiamata catarsi. (1) L'abreazione è in realtà il risultato finale, che consiste non solo nel riportare alla memoria esperienze e ricordi rimossi, ma nel rivivere vividamente le emozioni ad essi associate. Già molto prima che i ricordi ritornino alla memoria, vi possono essere intense scariche emotive. È questa che in psichiatria viene chiamata 'abreazione delle emozioni'.

    (1) Catarsi: Questo termine fu usato per la prima volta da Freud per indicare il suo metodo psicoterapeutico. Attraverso il metodo delle 'libere associazioni' e quello dell'ipnosi, egli cercava di rendere coscienti i cosiddetti traumi infantili e le emozioni a questi collegate. Egli considerava i sintomi nevrotici come manifestazioni camuffate di idee ed esperienze dimenticate o represse. Il metodo catartico consiste nel riportare queste ultime nella sfera della coscienza, in modo da poter essere rivissute completamente (in senso terapeutico). Abreazione e catarsi vengono spesso usati come sinonimi. (Dal Dizionario di Psichiatria di Leland E. Hinsie e Robert Jean Campbell; Oxford University Press, Londra.)

    In psicologia esoterica, questo processo viene incorporato nelle tecniche di sviluppo della psicosintesi. Gli antichi conoscevano bene l'importanza della catarsi. Madame Blavatsky ha ripetutamente affermato che nel momento in cui una persona comincia a calcare il Sentiero con serietà e con sincerità di intenti, tutto il bene e tutto il male (di origine karmica) cominciano ad emergere nella coscienza. In piena coscienza, il discepolo deve affrontare questa sfida, per fortuna assistito dalle discipline fino a quel momento praticate. La somma totale di tutti gli elementi repressi ed indesiderabili viene chiamata il 'Guardiano sulla Soglia'. (2)

    2) Vedi anche Le Tecniche della Proiezione Astrale, pag. 88 e Meditazione, Teoria e Pratica, pag. 254, entrambi dell'autore.

    Sempre più spesso, il discepolo si trova confrontato nei suoi sogni da questa entità, il guardiano. Da ciò nasce l'esigenza di annotare i sogni nel proprio diario spirituale. Il lento logoramento del guardiano rende più chiaro il contenuto dei sogni, che sempre più svolgono la funzione di comunicare al cervello gli scopi dell'anima. Nei primi stadi della meditazione, il guardiano si insinua e bisogna affrontarlo con le difficili discipline del controllo della mente:

    La mente è l'assassina del reale... Uccidi l'assassina.

    La distruzione del guardiano aiuta il discepolo a distinguere fra il reale e l'irreale, a levigare le lenti della percezione interiore, permettendogli di vedere con sempre maggiore chiarezza la Verità, la Bellezza e la Bontà.

    Grazie alla sua accresciuta sensibilità, alla sua maggiore forza, ed avendo chiaramente in mente lo scopo che si è prefisso, il discepolo affronta la sfida posta dall'emergere delle esperienze e delle memorie, non solo di questa vita., ma anche delle sue vite precedenti, che tutte insieme costituiscono il guardiano sulla soglia della coscienza, in questi primi stadi del suo discepolato. Il guardiano è un'entità odiosa; è costituito da sostanza astrale dell'ordine più basso. Depreda il neofita, sottraendogli energia durante i momenti di paura, di orrore, di preoccupazione e ogni qual volta si abbandona a forme di pensiero negative, che provocano l'emorragia del corpo astrale (non ancora integrato). Il guardiano costituisce il vortice negativo in un campo energetico di cui il chela è il polo positivo o oblativo. La fine di questa entità giunge quando viene deliberatamente confrontata e riconosciuta per ciò che è. Il flusso delle energie auriche verso di essa cessa, ed essa si indebolisce ed avvizzisce per l'interruzione del suo rifornimento energetico. Ma è un'entità e combatterà con tutte le sue forze per la sua sopravvivenza, approfittando della presenza di qualunque pensiero o emozione di carattere negativo, questo specialmente quando il discepolo sposta la sua attenzione dal mondo esterno a quello interiore. Viene, infine, gradualmente sostituita, con la nascita e la crescita dell"Angelo della Splendente Presenza', che rappresenta strutture di Atma, Buddhi e Manas che, in modo continuo e regolare vengono costruite nell'aura del discepolo, grazie al suo assiduo sforzo di meditare, di essere di servizio all'umanità e di studiare classici occulti, quali per esempio, questo volume.

    È questo il campo di battaglia per il futuro iniziato. Esso comprende anche la sostituzione dei vecchi codici di condotta, delle idee preconcette cristallizzate, che hanno dominato la mente del discepolo fin dalla sua infanzia, e che sono state consolidate dalla religione e dall'educazione. Il guardiano individuale fa parte del gigantesco guardiano sulla soglia della coscienza dell'umanità, che si alimenta delle fobie, idiosincrasie e forme-pensiero collettive. Distruggendo il proprio guardiano, il discepolo compie anche un atto di servizio a favore dell'umanità, in quanto indebolisce la gigantesca entità planetaria ancorata ai piani più bassi del mondo astrale. Questo guardiano è parte dell'inconscio collettivo descritto da Carl Jung.

    Quali processi e quali tecniche possono aiutare il discepolo a prendere coscienza del suo guardiano e ad affrontarlo? In altre parole, è possibile scegliere il tempo ed il luogo del confronto, in modo che questo avvenga nel momento in cui il discepolo si sente più forte e più pronto per esso? Questo confronto non dovrebbe avvenire quando il discepolo si sente depresso, né quando è anemico e debole perché si sta riprendendo da un'influenza. Queste ed altre vicissitudini ridurrebbero le sue possibilità di successo. Avverrà, comunque, sempre quando egli si trova sotto stress, perché, come abbiamo osservato altrove, è sempre durante i periodi di stress che avviene la crescita. Fin quando non porta al 'distress', lo stress è sempre raccomandabile e dovrebbe essere parte integrante della vita del discepolo.

    L'astinenza è una delle molte discipline esoteriche che accelerano il confronto con il guardiano. L'astinenza è, per definizione, l'atto o la pratica dell'astenersi dall'usare qualcosa e dal compiere qualche attività. In psicoanalisi ha un importante ruolo, specialmente nella sua connotazione sessuale. Nella psicologia del discepolato, l'individuo è libero di scegliere se seguire o meno una tale pratica, a seconda della sua capacità di sopportare l'ulteriore stress che essa comporta. Si tratta sempre di una decisione volontaria, mentre in psichiatria il paziente si ritrova limitato nelle sue attività per motivi che niente hanno a che vedere con la sua volontà. Egli può essere obbligato all'astinenza dall'impotenza, dalla depressione, dall'anoressia nervosa, dalla paura delle malattie o anche dai sensi di colpa.

    Nel discepolato l'astinenza è un fenomeno relativo. Non è un grande conseguimento per il neofita mantenere l'astinenza, se era stato obbligato ad essa già prima di raggiungere il discepolato. La cosa è diversa in un individuo che si è sempre espresso liberamente dal punto di vista sessuale. Di fatto, le principali discipline del discepolato sono basate sull'assunzione che il neofita abbia condotto un'esistenza normale, o perfino ordinaria, fino al momento in cui ha cominciato a calcare il Sentiero.

    La vittoria più grande è quella di colui che pur avendo una vita sessuale piena e soddisfacente, riesce gradualmente a farne a meno. In questo caso, la semplice riduzione della propria attività sessuale può essere un conseguimento più importante del raggiungimento della totale astinenza da parte di un individuo nella cui vita la sessualità non abbia mai avuto un ruolo di rilievo, a causa di problemi quali l'impotenza o la depressione.

    Nel discepolato, il grado di astinenza deve sempre essere deciso liberamente e volontariamente. Di fatto, i motivi per cui l'astinenza è necessaria variano a seconda della fase di sviluppo in cui il discepolo si trova. Siamo qui interessati alla fase in cui il neofita è impegnato ad affrontare il suo guardiano sulla soglia. Per lui l'astinenza è un metodo per far emergere tutti gli elementi positivi e negativi della sua vita, che si trovano nascosti nel suo guardiano, al di fuori della sua coscienza ordinaria (non disciplinata). Egli può decidere di accelerare il processo di emersione di tali elementi astenendosi dall'attività sessuale, dall'alcool, dal consumo di carne, o ricorrendo a qualunque altro metodo che riattivi gli strati sedimentati e congelati del guardiano, facendoli diventare coscienti, in modo da affrontarli e liberarsene una volta per tutte.

    È inevitabile che nel corso di questo processo le sue ansie vengano accentuate. Ma nell'insicurezza o perfino nell'instabilità delle crisi personali che l'astinenza può produrre, le opportunità di terapia spirituale crescono. L'attitudine severa della chiesa verso la sessualità, specialmente all'interno dei suoi ranghi, l'isolamento dei monaci, la separazione fra i due sessi, i voti di castità, erano tutti parte del processo di creare le condizioni di stress in cui il cambiamento spirituale poteva avvenire. Questa attitudine finì con l'essere rispecchiata anche dalle forme religiose d'arte, ed ancor oggi la si ritrova nel moralismo e nel puritanesimo della chiesa.

    Gli effetti dell'astinenza sono in qualche modo simili a quelli che si riscontrano nelle pratiche di lavaggio del cervello. (3) Nel discepolato, l'aspirante sottopone a lavaggio il suo stesso cervello (la sua personalità), fino a raggiungere un punto di crisi, in cui l'anima può esercitare la sua influenza. Nella vita monastica, il monaco si sottopone a discipline analoghe con il preciso scopo di assorbire più facilmente le dottrine di Madre Chiesa.

    3) Vedi Meditazione, Teoria e Pratica, dell'autore, pag. 125.

    Ora, mentre il discepolo può di buon grado accettare l'astinenza come parte delle discipline suggerite dal suo guru, non ha alcun diritto di imporla ad altri, a meno che con questi non vi sia un rapporto guru-chela. Cosa questo implichi è ovvio. Non ci si può aspettare, né sarebbe giusto aspettarselo, che il proprio coniuge, specialmente se ancora non si trova sul Sentiero, rinunci ad avere una normale vita sessuale. Il fattore del dharma deve sempre essere preso attentamente in considerazione, prima di decidere di intraprendere una qualunque forma di astinenza. Per questo motivo, e per molti altri, in passato il Sentiero dell'iniziato ha sempre comportato l'adozione del celibato. Il celibe è una persona non sposata (dal latino 'coelebs' - non sposato), che può o meno osservare la castità (astinenza sessuale).

    Talvolta si riescono ad ottenere la collaborazione e l'assistenza del proprio partner nei tentativi di raggiungere l'astinenza, e questo offre grandi benefici ad entrambi. Questo, però avviene purtroppo molto raramente; in genere, la collaborazione del partner non è dovuta a sinceri motivi spirituali, ma al bisogno di salvaguardare il rapporto. Tale insincerità, anche se inconsapevole, è molto dannosa. Nelle discipline esoteriche la 'purezza' e la 'giustezza' delle motivazioni hanno sempre la massima importanza.

    Gli insegnamenti esoterici affermano che lo sviluppo del discepolo segue precisi ritmi, e che vi sono cicli o fasi in cui l'aspirazione va incoraggiata, ed in cui è opportuno che egli segua le pratiche più adatte per procedere sul sentiero della sua crescita spirituale. Il periodo della Quaresima, derivante da un'antica pratica esoterica cristiana, in cui venivano praticati digiuno e penitenze varie, è una testimonianza di tali cicli. Il discepolo deve comprendere da solo, ascoltando il suo Sé Superiore, quali sono i periodi in cui deve prendere d'assalto il Regno dei Cieli. Un'abreazione produttrice di catarsi, anche solo sotto forma di recitazione di una serie di 'Ave Maria', può costituire parte integrante del periodo preparatorio di autocondizionamento. La catarsi rende il discepolo più sensibile all'impatto delle energie spirituali. Il processo della confessione serviva a raggiungere uno scopo simile. La personalità dovrebbe emergere da queste prove più spiritualizzata e le vibrazioni della sua coscienza ne dovrebbero essere elevate. In questo consiste la psicosintesi.

    A questi periodi di rapida ascesa spirituale, in genere fanno seguito fasi di aridità, che il discepolo deve essere disposto ad accettare, in quanto servono alla personalità per stabilizzarsi e per prepararsi ai momenti in cui saranno richiesti nuovi e più intensi

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