La: "Morphogenetics Touch": Tutto ciò che non si esprime si imprime. La memoria emozionale nel corpo!!!

Di Aniello De Vivo

In tanti anni di lavoro come psicologo esperto in medicine olistica, mi sono posto una domanda: perché molti disagi e molte patologie non trovano un soddisfacente miglioramento, se non una guarigione?
Obbiettivo della Morphogenetics touch, da me sviluppata, è indagare e trattare le potenziali fonti di eventi traumatici che possono aver scatenato una risposta di disadattamento nel corpo. Sono riportati diversi casi clinici che illustrano le basi di questa metodologia.

• Lingua: Italiano
• Editore: ANIELLO DE VIVO
• Data di uscita: 24 gen 2021
• ISBN: 9791220255981

Anteprima del libro

Parole chiave - Key notes

Parole chiave:

Riflessologia, morfogenetica, morphogenetics touch, memoria emozionale, psicosomatica, alchimia, cronoriflessologia spinale, age-gate therapy, tecniche riflessologiche, trans-generazionale, cronosomatica, age-gate code, meridiano del tempo, spazio, energia, tempo, kinesiologia applicata, campi informazionali, medicina psicosomatica, S. Freud, C.G.Jung, bio-integrazione dinamica, omotossicologia, embriologia emozionale, bussola costituzionale, orologio spinale, traumi, spinal clock, colonna vertebrale, pranoterapia, campo morfogenetico, risonanza morfica, massa critica, omeopatia, C.F.S.Hahnemann, H.H.Reckeweg, corazze caratteriali, medicina tradizionale cinese, Edward Bach, Fiori di Bach, P.N.E.I., equilibrio fisiologico, somato-psichico, psico-somatico, emozione, amigdala, fight or flight, Shijian Mai, personalità, anima, similia similibus curantur, G.Groddeck, Il libro dell'Es, ereditarietà, registi molecolari, fisica quantistica, R.Sheldrake, risonanza morfica, entanglement, Einstein-Podolsky-Rosen, equazione di Dirac, sistema nervoso orto-simpatico tonico, sistema nervoso para-simpatico tonico, lovett brother, R.Dujany.

Key notes:

Reflexology, morphogenetics touch, emotional memory, psychosomatic, alchemy, spinal chrono-reflexology, age-gate therapy, reflexology techniques, trans-generational, chronosomatic, age gate code, time meridian, space, energy, time, applied kinesiology, information fields, psychosomatic medicine, S.Freud, C.G.Jung, dynamic bio-integration, homotoxicology, emotional embryology, constitutional compass, spinal clock, trauma, spinal clock, spine, pranotherapy, morphogenetic field, morphic resonance, critical mass, homeopathy, C.F.S. Hahnemann, H.H.Reckeweg, character armor, traditional chinese medicine, Edward Bach, Bach flowers, PNEI, physiological balance, somato-psychic, psycho-somatic, emotion, amygdala, fight or flight, Shijian Mai, personality, soul, similia similibus curantur, G.Groddeck, The book of the Id, heredity, molecular directors, quantum physics, R. Sheldrake, morphic resonance, entanglement, Einstein-Podolsky-Rosen, equaction of Dirac, tonic ortho-sympathetic nervous system, tonic para-sympathetic nervous system, lovett brother, R.Dujany.

Prefazione

La professione legata alla cura è un campo che coinvolge in maniera totalizzante il Terapeuta, chiamato a rispondere alle richieste di aiuto di chi si trova in difficoltà nel corso della sua esistenza. Il lavoro dello psicosomatista Aniello De Vivo segue il solco di questa premessa e condensa in questa pubblicazione decenni di studio e di esperienza clinica; De Vivo distilla alchemicamente diverse tecniche d’intervento, prendendo spunto dalla relazione del vissuto personale e transgenerazionale con la dimensione del Tempo, pilastro metodologico della cronosomatica. Possiamo senz’altro dire che il suo originale lavoro sulla Morphogenetics Touch Riflessologia Morfogenetica) rientra nel quadro della psicologia energetica, una disciplina che basa il suo intervento sulla considerazione dei flussi informazionali cari alla medicina tradizionale cinese e in particolare all’agopuntura. Le conoscenze maturate in cronosomatica, kinesiologia, campi informazionali di Sheldrake e fisica quantistica rendono questa pubblicazione un tassello importante nella comprensione integrata dell’umano. Non possiamo più condividere la visione cartesiana che ancora oggi permea l’approccio medico alla malattia, una visione che ignora l’unitarietà di corpo, mente e spirito; questa visione è figlia di un rudimentale preconcetto, quello per cui la medicina deve poter assomigliare il più possibile alle cosiddette scienze dure se vuole aspirare al paradigma dell’oggettività. Si tratta di un temibile approccio pregiudiziale, poiché non tiene assolutamente conto della biografia intima della persona e dei suoi vissuti traumatici alla base delle manifestazioni patologiche. Nel mondo digitalizzato di oggi le tecniche riflessologiche sono il baluardo (forse l’ultimo) contro l’impoverimento della relazione Terapeuta-Paziente. Il coraggioso e rivoluzionario approccio di De Vivo deve essere letto come un preciso monito a chi si occupa di curare il prossimo e ci deve spingere a esplorare criticamente i confini di ciò che sappiamo: il nostro ruolo è quello di scardinare le gabbie dogmatiche della conoscenza se queste soffocano ogni possibile approccio empatico.

Vincenzo Di Spazio, MD

già Docente Incaricato ISMOE

Università Carlo Bo di Urbino

già Visiting Professor di Teorie della Mente e Neuroscienze

Scuola Superiore di Catania

Introduzione

Innanzi tutto mi sembra opportuno e necessario specificare che questo mio lavoro è di tipo esperienziale e come tale è tutt’ora in itinere ed in continuo sviluppo, infatti tutti i giorni ci giungono notizie da ricercatori che con le loro ricerche ampliano le conoscenze sin qui acquisite e continuamente si aggiungono nuovi tasselli, sicuramente ci sono tante domande che scaturiscono da questo lavoro e che non sempre trovano o non possono trovare delle risposte esaurienti, probabilmente alcuni potranno trovare questo mio lavoro incompleto, non si sbagliano, sicuramente è un lavoro in continua evoluzione e pertanto ben vengano ulteriori nuovi spunti per continuare i nostri studi e le ricerche.

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Premessa

Dopo tanti anni di lavoro e di studio, stanco ed in cerca di tranquillità decisi di andare in pensione lasciando il lavoro dell’insegnamento della psicosomatica, che, anche a causa dei continui viaggi, mi portava via grandi energie. Come spesso accade la tranquillità induce a rivedere ciò che si è fatto. Tirare le somme di un periodo della propria vita porta a riconsiderare alcune pratiche lavorative: i risultati ottenuti, i fallimenti ecc… . Cosi iniziai un lungo periodo di revisione e rielaborazione. Il mio desiderio profondo è sempre stato quello di affinare, ampliare, approfondire le conoscenze per applicarle nella pratica (il cui fine per me era sempre stato di cercare di aiutare gli altri).

Lo studio ed il lavoro accumulati nel corso di 30 anni mi hanno aiutato a riconsiderare le mie esperienze lavorative, a volte, dice il saggio , …per vedere la foresta, bisogna allontanarsi per avere la giusta prospettiva di ciò che si sta osservando. Piuttosto che i casi risolti ritornavano alla mente tutti quei casi