Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Il Ritorno delle Muse
Il Ritorno delle Muse
Il Ritorno delle Muse
E-book66 pagine39 minuti

Il Ritorno delle Muse

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

«Con i suoi versi, con grande garbo e fine stile, Ugo Catola socchiude portali oltre cui ci inoltriamo ora nella innocenza della Natura, ora nelle stanze sacre della Memoria, popolate dei suoi nostalgici abitatori, e risaliamo fino a là dove il tempo riposa. Il richiamo di un dolce riposo finale è il filo d’Arianna dal quale la sua lirica si lascia percorrere. Una meta in cui un Fato velato e remoto, ma non impassibile, ricongiunge, forse per una vita rinnovata, strade che ora divergono o si sono interrotte.
Salutiamo una poesia che socchiude la porta dietro cui sommessamente aspetta il Bene» (Marco Della Luna).
LinguaItaliano
Data di uscita24 set 2023
ISBN9791255042273
Il Ritorno delle Muse

Correlato a Il Ritorno delle Muse

Ebook correlati

Articoli correlati

Recensioni su Il Ritorno delle Muse

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Il Ritorno delle Muse - Ugo Catola

    SIMBOLI & MITI

    UGO CATOLA

    IL RITORNO DELLE MUSE

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE

    Edizioni Aurora Boreale

    Titolo: Il Ritorno delle Muse

    Autore: Ugo Catola

    Collana: Simboli & Miti

    Con prefazione di Marco Della Luna

    Editing e copertina a cura di Nicola Bizzi

    ISBN versione e-book: 979-12-5504-227-3

    In copertina: Charles Meynier, Clio, Musa della Storia, 1797

    (Cleveland, Museum Of Art)

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE

    Edizioni Aurora Boreale

    © 2023 Edizioni Aurora Boreale

    Via del Fiordaliso 14 - 59100 Prato - Italia

    edizioniauroraboreale@gmail.com

    www.auroraboreale-edizioni.com

    PRESENTAZIONE

    Ugo ed io siamo vecchissimi amici. Ora però ci lega soltanto un filo di rade telefonate e di lettere, poiché da anni le vicende della vita e la malattia ci hanno gradualmente distanziati. Ma in passato, per lungo tempo, abbiamo condotto insieme esplorazioni e spedizioni culturali in territori avversi, muovendo talvolta dalla sua stanza dalle alte e sottili finestre nel mediceo castello quadriturrito di Montelupo, allora ospedale psichiatrico giudiziario, antro di tenebra spirituale, talaltra dalla loggia nel suo agreste maniero, in cui si nascondono le memorie di una Stirpe segreta.

    Congegnavamo temerarie sfide al mondo contemporaneo, od elaborate burle per provocare a manifestarsi le ultime possibili verità in un panorama di mistificazione della medicina e della giustizia, consapevoli che la guerra era perduta e che per leggere restavano solo le faci degli ultimi fuochi, dispersi tra le ombre avanzanti. In alcune liriche meste e beffarde riecheggiano quelle nostre imprese. Ma quando la sera me ne andavo e Ugo restava solo in quelle antiche stanze, dal fondo rassegnato del suo animo affioravano versi di reminiscente commiato, oggi costituenti il grosso della presente raccolta. 

    In essi, con grande garbo e fine stile, egli socchiude portali oltre cui ci inoltriamo ora nella innocenza della Natura, ora nelle stanze sacre della Memoria, popolate dei suoi nostalgici abitatori, e risaliamo fino a là dove il tempo riposa.

    Il richiamo di un dolce riposo finale è il filo d’Arianna dal quale la sua lirica si lascia percorrere. Una meta in cui un Fato velato e remoto, ma non impassibile, ricongiunge, forse per una vita rinnovata, strade che ora divergono o si sono interrotte.

    Saluto una poesia che socchiude la porta dietro cui sommessamente aspetta il Bene.

    Marco Della Luna

    Calliope

    (Elegia)

    A Dora

    Il Tempo che passa non vale

    Ed il ricordo lontano

    Rivive perenne nel cuore,

    Qual fiore che non vuol morire.

    Lontano quel tempo,

    Vicino quel dono,

    Sì grande, sì vago

    Di grazie e piaceri.

    Colui che lo colse rivive

    L’incontro di jeri,

    Pur sempre legato

    Alla forza del Fato.

    H. K.

    A Isabella (*)

    Non mancherà la rima per cantare

    A me, dolce Isabella, il mio dolore.

    Pur tu nascesti sotto amara stella

    E poi perdesti il tuo più grande amore!

    A me che sono solo in questo loco

    Non giunge il rombo dell’odiato Siri

    Fra i sassi e i gridi dei rapaci infidi.

    L’ombra t’avvolse pria della tua fine

    E desiderio fu

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1