Altre sponde

Di Adele Bevacqua Cambon

Le poesie di Adele Bevacqua Cambon nascono da un profondo bisogno interiore di esprimere e testimoniare in forma poetica il suo avvicinamento, scevro da pregiudizi e con anima aperta, a zingari e detenuti. Sia gli uni che gli altri ispirano diffidenza nelle persone le quali si approcciano loro solo se costrette e quasi mai con atteggiamento propositivo. La Poetessa, invece, coniuga nel ritmo cadenzato dei versi, passione e dolore - sociale e umano - e, con dignità, con rispetto, si fa portavoce della sofferenza di un popolo che non ha mai perso il sorriso e la speranza e di una parte della società troppo spesso abbandonata a se stessa. Le sue poesie non sono semplicemente liriche, quasi immediate, effusive e ritmiche manifestazioni dei suoi stati d’animo quanto piuttosto un caleidoscopico arcobaleno di sentimenti e immagini, di sogni e di pensieri che ha la giusta pretesa e la non tenue ambizione di lasciare un’impronta di sé. Esse, infatti, per un verso lasciano trasparire il profondo e ben assimilato bagaglio o sostrato culturale di cui la Poetessa dispone e per altro verso evidenziano come la causa occasionale e il motivo ispiratore, che sono alla sorgente o alla radice dei suoi versi, vengono sempre mediati e arricchiti da sovrasensi che conferiscono loro non univoche ma variegate e inattese risonanze. Si può, nell’accezione più ampia, parlare di saggio perché sa guardare alle cose e alle azioni umane con sguardo sereno, sa penetrare all'interno degli eventi e scorgerne il filo segreto che li unisce e li disunisce, sa leggere dietro le apparenze, sa scrutare la realtà nel suo farsi e disfarsi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovane Holden Edizioni
• Data di uscita: 1 dic 2015
• ISBN: 9788863967951

Anteprima del libro

L'Autrice

Prima parte

Viaggio fra rom e sinti

Sinti

[1]

[1]

Rom e sinti - che in Italia chiamiamo comunemente zingari - discendono da un unico ceppo emigrato dall’India e diffusosi in tutta Europa. Hanno la stessa lingua - salvo qualche piccola variante - e le stesse tradizioni - matrimoni, funerali. Li distinguono solo i mestieri esercitati. I rom commerciano in cavalli e auto e partecipano alle corse al trotto. I sinti gestiscono circhi e luna park. Entrambe le etnie si dedicano alla danza e alla musica. In seguito alla massiccia alfabetizzazione vantano poeti, poetesse, narratori, pittori e registi fra i quali il magnifico Tony Galtif. I manus - 

manouches in francese - sono zingari francesi. N. d. A.  

Ho attraversato

Ho attraversato

un oceano di pregiudizi

e sono approdata

in un’isola d’incanto.

Ho percorso i suoi sentieri

e l’ansito del vento

mi ha scandito musiche antiche

note dolenti, note di gioia.

Qui l’estremo cammino

diventa tappeto fiorito

ove fra lacrime e petali

alita una speranza indomita.

Giocano, strillano

bambini a frotte.

Qui non si sa

cos’è solitudine.

Non lascerò mai quest’isola

ove l’amore varca il mare

travalica il monte

e non trova mai confini.

La bambola

Distesa sul divano fiorito

la bambola dorme

con respiro