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Non eterno dolore
Il viandante e l'aurora
Briciole di coscienza
Serie di e-book15 titoli

Per altri versi

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Info su questa serie

Mancano le indicazioni è una raccolta di versi intimi e personali, eppure noti a molti. Versi che accomunano, che affratellano più di quanto si creda. Versi che tratteggiano una ricerca arcaica il cui esito ha perennemente affascinato l’essere umano, fin dai primordi. Una ricerca che sembra trascinarsi da sempre sopita, lì sotto la cenere, e che invece sistematicamente si risveglia creando ulteriore interesse che cresce con lo scorrere della vita, con l’avvicinarsi della naturale saggezza. Allora riflettiamo, finalmente consapevoli.
LinguaItaliano
Data di uscita28 ott 2013
Non eterno dolore
Il viandante e l'aurora
Briciole di coscienza

Titoli di questa serie (15)

  • Briciole di coscienza

    23

    Briciole di coscienza
    Briciole di coscienza

    Quando i sentimenti possono essere espressi così semplicemente eppure in modo così leggiadro da un giovane figlio di una generazione che non ha saputo pensare al suo futuro ma solo al proprio presente; quando la globalizzazione rapisce la vita dei figli di un paese e li porta a combattere al fianco di altri giovani figli di altri paesi; quando il cuore si riempie di solidarietà e voglia di dare; quando donare significa ottenere... allora nascono piccoli capolavori come “Briciole di coscienza”, una monografia di preziose e raffinate riflessioni in versi dove l’anima e lo spirito si appagano anche se le grandi domande continuano a rimanere sospese nell’aria in attesa di grandi risposte. L’eleganza dei versi contenuti in questa monografia fanno dell’autore un promettente poeta dei nostri tempi e ci invitano a riflettere sui giovani di oggi che rappresentano il futuro e la verifica se quanto loro donato sia stato fatto con coscienza e consapevolezza.

  • Non eterno dolore

    53

    Non eterno dolore
    Non eterno dolore

    Molte volte esprimersi in poesia significa parlare di sentimenti difficili da comunicare e condividere. Le frasi criptiche celano, ma non troppo, ciò che si desidererebbe invece gridare. “Non eterno dolore” è una raccolta di poesie che non offre risposte ma genera questioni. È uno sguardo attento ma, allo stesso tempo, effimero al cuore e all’anima, mentre il corpo si trascina come in una eterna attesa. È un sentiero che si lascia e un altro che si intravede, nell’eterno scorrere del tempo e della vita. In questa silloge, Juliao Vanazzi scava nel suo profondo superando per la prima volta la propria reticenza e mettendo a nudo le proprie fragilità. Quando la poesia esercita il tentativo di rappacificazione con il mondo, di accettazione della propria intimità, si percepisce quasi che forse qualcosa è avvenuto, dopo tutto. Il dipanarsi delle cose ha improvvisamente svelato l’arcano e trasmettere tormento, esaltazione, confusione ci rende simili agli altri e più vicini perfino a noi stessi. Il dolore non sarà eterno, anche se non sarà del tutto sconfitto. E come un amico scomodo ma presente, ci accompagnerà per tutto il tempo, a volte chiaramente altre volte più discretamente.

  • Il viandante e l'aurora

    55

    Il viandante e l'aurora
    Il viandante e l'aurora

    I poeti esprimono direttamente le loro tante pene, le loro poche gioie e le loro infinite riflessioni; quasi sempre. Non così accade in queste poesie. Qui il poeta si nasconde, non ne ascolti mai la voce. Ascolti invece la voce dei suoi personaggi che parlano, loro sì, in prima persona. E sono voci molto diverse tra loro. Si fanno strani incontri, in questi versi: viandanti, barboni, cocotte, falliti, giovani innamorati, prigionieri sul punto di essere fucilati, uccelli atterriti dai cacciatori. Quanto al linguaggio, è singolarmente chiaro. L’epoca delle poesie ermetiche, dei riferimenti vaghi, degli accostamenti arditi tra parola e parola, senza che nessuno ne comprenda appieno il significato, non è finita. La chiarezza è perduta, nell’arte. O, almeno, è obsoleta. Ma in questa silloge non una poesia è oscura. Non un verso lascia al lettore la ricerca del senso. Tutto è chiaro. Tutto è palese. Tutto è svelato. Ogni moto dell’animo. Ogni singola emozione. Così era l’arte poetica, un tempo. Così la sente ancora oggi l’autore. La poesia soggettiva, quella che propriamente viene definita “lirica”, non gli è invisa, ma non ne appare entusiasta.

  • Polvere e peccati

    30

    Polvere e peccati
    Polvere e peccati

    Rubare momenti di vita, farli propri e restituirli in versi di profondità e saggezza. Rubare i significati degli eventi, gli angoli dell’amata città e descriverli agli altri. “Polvere e peccati”, versi che catturano e fotografano pensieri, espressioni, tradizioni, convinzioni. Ogni passaggio è il percorso di un tempo che accumula emozioni. Un preludio su cui sfocia ogni eterna separazione che arriverà, con lo spirito che, vivendo su ogni conseguenza e probabilità, ciò che senti si realizzerà. La poesia è l’ispirazione delle parole, una dedica d’amore, una farfalla che vola silenziosa e ti accorgi di lei solo quando si posa. È la mela del peccato che, una volta nella vita, tutti si trovano davanti e alla quale è difficile sfuggire. La poesia è il sentiero dove ogni passo è vivere in bilico tra scegliere e rimandare pretendendo di doverci provare, perché niente è più bello di esserci. Federico Celestini ripropone ciò che a ognuno di noi pare di aver sentito e letto tante volte. Lo fa con stupore, attraverso la magia della poesia che ricolora ogni cosa facendocene dono come se fosse la prima volta.

  • Nel cerchio di un piatto

    26

    Nel cerchio di un piatto
    Nel cerchio di un piatto

    La poesia è un particolare stato dell’animo che non è dato a tutti di vivere e, soprattutto, non è dato a tutti di sapere esprimere. Marialuigia Troiano lo fa con maestria perché quello stato dell’animo rappresenta la sua vita. Alberga in lei quotidianamente e quotidianamente si manifesta. E questo si percepisce in ogni suo componimento e parola. La poesia di Marialuigia Troiano si insinua nella banalità dei gesti quotidiani, nell’umiltà degli oggetti domestici e li illumina di sensi nuovi. Nasce così una poesia malinconica e struggente, “ravvolta ai panni da lavare; posata sulla tavola con i piatti della cena.” La poesia come strumento per penetrare la vita senza esserne sopraffatta. “Nel cerchio di un piatto” è una raccolta di frammenti di un’esistenza come altre, di sentimenti comuni che rischierebbero l’oblio senza la descrizione della loro bellezza, capace di sfidare il grigiore e la perfidia del tempo.

  • Acqua su bici scoperte

    63

    Acqua su bici scoperte
    Acqua su bici scoperte

    Difficile dar voce alla moltitudine di sentimenti e pensieri che si affacciano nei momenti di solitudine. Le frasi brevi, attentamente misurate, celano un lungo lavoro di revisione e scelta delle parole per rendere indelebili gli attimi più significativi. “Acqua su bici scoperte” è una raccolta in cui sentimenti e razionalità si fondono cercando di toccare in poche righe i grandi temi del mondo che cambia, lasciando molto spazio all'interpretazione. È il mondo di Gianluca Bissolati, quello che cambia. Un mondo che è il riflesso della società incerta in cui vive l'uomo contemporaneo. Un uomo spesso solo, abbandonato alla realtà mutevole in cui il dialogo con gli altri piuttosto che chiarire i dubbi finisce quasi sempre per amplificarli. In queste poesie il giovane autore, preso nel vortice degli eventi, cerca di trovare un senso a quanto gli succede attorno, tentando di dare ordine ai suoi pensieri e avvicinandosi a una sorta di liberazione ogni volta che un lavoro è completato. Con i suoi versi cerca di fuggire dall'apparente paradosso della realtà che lo circonda, mentre trova un senso tutto personale alla sua propria realtà.

  • Non eterno dolore. Versione integrale

    62

    Non eterno dolore. Versione integrale
    Non eterno dolore. Versione integrale

    “Non eterno dolore. Versione integrale” è la nuova raccolta di poesie di Juliao Vanazzi arricchita, rispetto alla precedente, di componimenti che la completano e la identificano in maniera definitiva. Sono componimenti che continuano a generare questioni senza dare risposte ma il perenne intrecciarsi di sentieri interiori e profondamente intimi aiutano nella comprensione dei sentimenti nei quali ognuno può riconoscersi e rivivere. Con un atto di coraggio, il poeta ha voluto concludere ciò che aveva iniziato: l’accettazione della propria intimità e del proprio tormento. E qualcosa è avvenuto.

  • Poetico tweet: Versi in 140 caratteri spazi esclusi

    65

    Poetico tweet: Versi in 140 caratteri spazi esclusi
    Poetico tweet: Versi in 140 caratteri spazi esclusi

    Ai tempi di Twitter la poesia ermetica comunica con l’ashtag. Scatti improvvisi di emozioni in 140 caratteri spazi esclusi… Colpi di magia che lasciano senza fiato. Tra l’haiku e il tweet prende vita la poetica di MAM, Maria Antonietta Montella. Poesie di ultima generazione scagliate come frecce a lacerare il velo dell’ipocrisia. Una raccolta di componimenti nuova e inaspettata per la sua freschezza e originalità. Qui l’amore si impossessa di noi, il più delle volte senza speranza altre senza calore… altre in maniera potente e prepotente… In brevissimi e fugaci attimi, lampi di emozioni ci illuminano sul sentiero della vita... la verità si fa strada sicura e senza compromessi… Segni impercettibili lasciati da un profumo, un desiderio, una assenza si rispecchiano nella memoria di momenti vissuti intensamente. Tutto entra con onore e forza in questa raccolta di versi sferzanti e irriverenti, disperati e ironici dove persino una ruga può penetrare fino in fondo all’anima. Al loro servizio la volontà e la parola scritta.

  • Le stanze del nulla

    66

    Le stanze del nulla
    Le stanze del nulla

    Dopo averlo conosciuto come autore raffinato di “Anima parlante”, una antologia di racconti dal significato profondo, Alessandro Vaglio ci stupisce con il suo lato finora nascosto di poeta e ci propone una raccolta di pregevoli versi. Diciannove poesie, diciannove porte socchiuse su diciannove stanze comunicanti di uno stesso edificio, dove si consuma una vivida e struggente ricerca sospesa tra tagliente lucidità e pura visionarietà; un fluido itinerario che sembra quasi ricondurre al punto di partenza con la sola tangibile certezza che quanto anelato continua a sfuggire, lasciando spazio ad una sola inespugnabile dimensione, quella dell'assenza come unica eredità esistenziale. Nonostante questo, però, il sentimento e l'autenticità impressi in ogni verso di questa raccolta di poesie rendono questo passaggio da una stanza all'altra un assoluto e doveroso sforzo teso ad una possibile e insperata liberazione dell'anima, alla luce strenua dell'indissolubilità temporale in cui sono immerse e sancite certe unioni. Ed ecco allora che ogni assenza cessa di contare e solo ciò che si prova nel profondo rimane a segnare ogni visita, ogni incontro, ogni cammino.

  • Sterpaglia

    72

    Sterpaglia
    Sterpaglia

    Da una serie di accadimenti che si sono intrecciati a un’anima insaziabile di risposte, è nata “Sterpaglia”, una raccolta di poesie introspettive e profondamente intime. Una raccolta di sofferenza e annientamento, ma anche di rinascita e perdono, un invito a sporcarsi le mani per pulire mente e cuore. La rabbia si tramuta in presa di coscienza, i morti tornano a vivere e a parlare nei paesaggi, in un diario di trincea, la felicità non rimane sterile appagamento di un momento, ma viene innalzata a dono da condividere. Se sopravvivere è galleggiare sui problemi, senza mai porsi domande per paura delle risposte, vivere è immergersi nelle profondità del proprio essere per conoscersi e trovarle tutte, le risposte. Attraverso i temi dell'amore, del ricordo, della perdita e dello smarrimento, la giovane autrice traccia il percorso intrapreso nel fitto della sterpaglia e descrive come è riuscita a piantare nuovi semi nel giardino della sua anima. Un lavoro di misura su emozioni e sentimenti, di scelta su cosa strappare e cosa tenere vicino per liberare l’anima dalla zavorra.

  • In un ultimo gioco di luce

    69

    In un ultimo gioco di luce
    In un ultimo gioco di luce

    In un ultimo gioco di luce. In questa sua seconda raccolta di versi, Alessandro Vaglio, oltre ad essere autore apprezzato di racconti, si conferma giovane e promettente poeta, e ci regala un'altra disarmante e coraggiosa prova di desolata sincerità. L'arte del mostrare e del nascondere, senza mai disvelarsi, fa di queste poesie dei veri e propri scrigni la cui chiave va ricercata tra incessanti intrecci di luce e oscurità, in luoghi spesso sconosciuti e remoti. Innumerevoli sono le possibilità e i percorsi d'accesso alle rivelazioni custodite tra le righe di ogni componimento; prova ne è la scrittura inversa presente in una delle poesie che propone quasi un gioco da giocare sul filo del mistero. Nulla è quello che sembra e ogni verità viene volutamente e scrupolosamente occultata, ma il senso di fondo del contenuto rimane comunque nella percezione e nell'esperienza umana che vengono sistematicamente sovrastate da un'infinita scenografia di forze spirituali che operano predominanti e senza sosta fin dall'origine del tempo e della parola.

  • Elicrisi

    77

    Elicrisi
    Elicrisi

    Maria Luigia Troiano non è nuova a componimenti degni di attenzione. Già nella sua raccolta lirica precedente, "Nel cerchio di un piatto", abbiamo avuto modo di apprezzarla per la naturalezza e la maestria con la quale, attraverso la poesia, entra nelle cose e nei sentimenti più comuni che rischierebbero l'oblio senza la descrizione della loro bellezza, e ce li racconta in punta di lingua, ammaliandoci con voce tenue. Maria Luigia Troiano racconta in versi la sua quotidianità in cui un fiore, una doccia veloce, il gesto di un neonato rappresentano le chiavi per interpretarla, una sorta di correlativi oggettivi di quell’evento ordinario e straordinario che è l’esistenza. Fondamentale è stata la collaborazione con Federica Zanca e le sue illustrazioni che affiancano le poesie in maniera intensa, rispettandone ogni verso e illuminandole di tonalità inedite.

  • Nel fondo illimitato dei tuoi occhi

    73

    Nel fondo illimitato dei tuoi occhi
    Nel fondo illimitato dei tuoi occhi

    Dopo un lungo silenzio, Alessandro Vaglio torna per dare ancora voce alla sua anima. Con questa silloge, fino a oggi la più intima e sofferta, trasforma il dolore di una insostenibile separazione terrena in suo confidente e guida. Ci regala versi quanto mai profondi, trovando parole la cui essenza divina descrive il viaggio attraverso l’intimità del suo cuore. Come se il cielo finisse dove comincia il tuo volto. Così si chiudeva, in un sottile richiamo dall’impeto quasi profetico, una poesia di “In un ultimo gioco di luce”, l’ultima raccolta pubblicata dall’autore. E allora, “Nel fondo illimitato dei tuoi occhi” altro non è che quel nuovo immenso cielo sgorgato da quel volto adorato, in un sublime rapporto invariato ma invertito. I suoi versi lasciano la forte sensazione che il ricordo di ciò che si è vissuto nel cuore e nell’anima sarà il rifugio certo quando l’assenza sembrerà troppo grande per andare avanti. Ma un amore vissuto così è un dono prezioso che non tutti avranno avuto il privilegio di vivere. In questi componimenti, la vena malinconica dell’autore viene quanto mai impreziosita dall’intensità del sentimento e ci lascia, alla fine, con un senso di pace e di comunione.

  • L'odi

    74

    L'odi
    L'odi

    Poesiole irriverenti e intimistiche. Misteriose e criptiche ma divertenti. L’autrice centra una serie di versi senza pretendere di essere una poetessa, senza l’immodestia di saper scrivere in terzine, sestine e compagnia bella, anzi. Mette a nudo le sue fragilità e i suoi desideri ma non svela del tutto i suoi versi spezzati, lasciati appesi a un che di arcano, di profondo e inaccessibile. La chiave della comprensione sarà nell’accettazione dell’atmosfera surreale che pervade i componimenti. Così come surreale è stato il breve periodo della sua vita durante il quale è rimasta preda di una specie di ispirazione sotto l’influsso della quale non ha potuto fare a meno di trascrivere i suggerimenti che le si affollavano nella mente. Il risultato è questa silloge scaturita inaspettata ma accolta con leggerezza. Il giusto modo di affrontare l’insolito che, a volte, si può presentare nella vita di ognuno. E di questo va dato merito alla D’Elias che così, in punta di piedi per non fare rumore, esordisce nel mondo della poesia, quella dissacrante.

  • Mancano le indicazioni

    79

    Mancano le indicazioni
    Mancano le indicazioni

    Mancano le indicazioni è una raccolta di versi intimi e personali, eppure noti a molti. Versi che accomunano, che affratellano più di quanto si creda. Versi che tratteggiano una ricerca arcaica il cui esito ha perennemente affascinato l’essere umano, fin dai primordi. Una ricerca che sembra trascinarsi da sempre sopita, lì sotto la cenere, e che invece sistematicamente si risveglia creando ulteriore interesse che cresce con lo scorrere della vita, con l’avvicinarsi della naturale saggezza. Allora riflettiamo, finalmente consapevoli.

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