Il pasticciotto, dolce scrigno di pastafrolla ricolmo di crema
, in provincia di Lecce, a luglio si tiene la Sagra del Pasticciotto leccese. Per via dell’emergenza sanitaria quest’anno si tratta di un appuntamento ancora “sospeso”, che con ogni probabilità non sarà possibile organizzare. Vale comunque la pena segnarselo sull’agenda, magari quella del ricolmo di è reperibile in tutto il Salento e anche in altre località della Puglia e dell’Italia, ma quando fu creato, nel XVIII secolo, era una vera novità. La ricetta si deve ad , pasticciere salentino del paese di Galatina. Un giorno, Ascalone mescolò la crema e l’impasto avanzati da una torta. Scontento del risultato, che definì un “pasticcio”, lo regalò a un passante, don Silvestro, il parroco del paese. Il sacerdote ordinò altri “pasticci” per la sua famiglia e iniziò a fare grande pubblicità a questo dolcetto che in breve tempo divenne celebre e richiestissimo. Ancora oggi gli di Andrea Ascalone tramandano la squisita ricetta del pasticciotto. Anche oltre i confini italiani. Il dolce, grazie ad alcuni emigranti pugliesi, ha infatti raggiunto gli . E non mancano le varianti. Se la forma originale è quella ovale, il ripieno cambia. Quello più noto arriva da Napoli, dove alla crema si aggiungono amarene, ma in commercio si trovano anche pasticciotti al cioccolato, riempiti con marmellata o gianduia.
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