Il cuore di Elena: la storia di una famiglia qualunque di Villa San Pietro
Di Luigi Tola
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Info su questo ebook
Luigi Tola nasce a Villa San Pietro, in provincia di Cagliari (Sardegna), il 17/04/1961, terzo di otto fratelli. Imprenditore sportivo, ha partecipato a numerosi campionati italiani, mondiali ed europei come agonista di body building. Attualmente ricopre la carica amministrativa di assessore allo Sport e Spettacolo nel suo paese natale Villa San Pietro, dove dà voce e spazio propria allargata visione, affinché allo sport venga riconosciuta l’importanza che merita nella cultura sociale. Si diletta nella scrittura, autore di un libro autobiografico dedicato alla sua passione sportiva, “Tenacia Sarda – Oltre la genetica” e un racconto per bambini scritto a quattro mani con Roberto Brughitta, “Una gara per Bascaleggia una storia di amicizia, sport e salute”.
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Anteprima del libro
Il cuore di Elena - Luigi Tola
LUIGI TOLA
IL CUORE DI ELENA
LA STORIA DI UNA FAMIGLIA QUALUNQUE
DI VILLA SAN PIETRO
AMICOLIBRO
Luigi Tola
Il cuore di Elena
la storia di una famiglia qualunque di villa san pietro
Proprietà letteraria riservata
l’opera è frutto dell’ingegno dell’autore
© 2018 AmicoLibro
Vico II S. Barbara, 4
09012 Capoterra (CA)
www.amicolibro.eu
info@amicolibro.eu
Prima Edizione
marzo 2018
PREFAZIONE
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PREFAZIONE
Conservare un ricordo spesso diventa, e non solo per chi decide di farlo o per chi verrà dopo, un regalo prezioso.
Luigi Tola, senza pretese o ambizione di vantarne le qualità letterarie, ha deciso di raccontare la storia della sua famiglia, partendo dal ricordo dei bisnonni emigrati in America a cercar fortuna.
Una storia normale per quei tempi, forse, ma che merita attenzione oggi. Perché conserva in essa la storia dei nostri antenati, e che vivessero a Villa San Pietro o a Domusnovas, a Cagliari piuttosto che a Nuoro, non importa: quello che conta, è ricordare per conservare il nostro passato.
Un ripercorrere, quello dell'autore in questo breve romanzo biografico e autobiografico, non solo la sua storia e quella della sua famiglia, ma anche un territorio che negli anni si è modificato evolvendosi nella cittadina che oggi è Villa San Pietro.
Un piccolo viaggio che rende omaggio alla semplicità dei giochi che il benessere oggi ha cancellato, all'amicizia che resiste alla lontananza, all'amore, alla bellezza di una madre che cresce i suoi otto figli rispettosi e cordiali verso il prossimo, senza mai fargli perdere di vista che il mondo ha bisogno d'amore.
Questa è quindi la storia di una famiglia qualunque, ma che fa parte del nostro passato speciale.
Carmen Salis
Questa è la storia di una famiglia qualunque, ma con risvolti speciali e significativi. Inizia con Elena Ennas e Salvatore Collu nella folle partenza per la lontana America e con Giacoma detta sa mantenica: l’americana Giacomina.
1.
Elena era mia madre.
Era una donna pacifica e di buon cuore, con un sorriso ammaliante sulle labbra che ti trasportava, con un contagioso e soave senso di conforto. Bella, sempre molto curata, con il suo rossetto rosso che delicatamente affrescava le sue splendide labbra. Nella sua borsetta non mancava mai.
Indossava vestiti sempre molto eleganti, il rosso era il suo colore preferito, il suo aspetto è sempre stato molto giovanile, dimostrava molti meno anni di quelli che realmente aveva, tanto che quando capitava di uscire con mio fratello maggiore la scambiavano spesso per sua sorella.
Che bella sorella che hai? Me la fai conoscere?
erano le battute di circostanza che manifestavano a mio fratello Giorgio. Madre di otto figli, ragazzi sempre rispettosi, espansivi, estroversi e cordiali verso il prossimo, cresciuti con i valori da lei condivisi non solo con i familiari, ma con tutti. Erano parole dal sapore intensamente positivo e rassicurante che continuamente elargiva tutti i giorni come un mantra.
"Siate generosi e di buon cuore con tutti coloro che vi circondano era il suo messaggio quotidiano,
Tutti abbiamo bisogno di amore, figli miei", così dolcemente esortava ai propri figli.
Era nata in un paesino del cagliaritano, Villa San Pietro, un piccolo centro abitato da trecento anime, adagiato tra colline e mare da cui dista appena quindici minuti, nella provincia di Cagliari.
Di lei vorrei raccontare, e per farlo, dovrò raccontare anche di me, dei miei fratelli, del mio paese, insomma della mia vita.
Villa San Pietro detiene un singolare primato: negli ultimi cinquant’anni il numero dei suoi abitanti è sempre cresciuto. Mai una crisi, una fuga. Dal 1971 i residenti sono passati da poco più di seicento agli attuali duemila e cento circa.
Villa San Pietro si è sviluppato lungo la statale Sulcitana, quasi cercando uno sbocco verso il mare, distante appena tre chilometri. In realtà il paese non ha neppure un metro quadrato di litorale, ha rinunciato a tutto, pur di avere l’autonomia, così dicono in paese.
Era una frazione di Pula dal 1927, quando il fascismo abolì i piccoli comuni, il centro ha riconquistato la propria autonomia amministrativa nel 1948. L’anno successivo la decisione storica da parte del commissario prefettizio che ha cancellato i segni della dipendenza da Pula anche nel nome: non più San Pietro Pula ma Villa San Pietro.
Quella delibera, datata 28 giugno 1949, è custodita gelosamente negli uffici comunali e mostrata con orgoglio. Si legge che "la popolazione ha più volte espresso il desiderio perché al comune sia ridata l’antica denominazione di Villa San Pietro quale risultava nei censimenti del 1728 e del 1751 e fino alla promulgazione dell’Edito del 1807 sulla situazione della prefettura e che il villaggio di San Pietro da tempo remoto ha sempre un economia a sé stante