Dopo quattordici anni passati a Milano, l’impatto con Torino è stato una cosa nuova. Sono cresciuto in provincia, non avevo mai vissuto in modo così pieno la città. Torino è una città riflessiva, che ti studia. A volte troppo. Può consumarti un po’, non certo per i ritmi frenetici che non le appartengono, e anzi proprio per il motivo contrario: ha bisogno di tempo, prima di riconoscere il tuo valore. Prima di dirti che sei bravo.
Torino si porta dietro una storia fatta di persone che lavorano molto, con precisione, e dedizione. In passato, la città ha avuto due forti punti di riferimento: la Casa Reale e la Fiat.