L’ITALIA, eccellenza europea nella raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati (vanta un tasso di rigenerazione superiore al 98% vs una media Ue del 61%) deve sicuramente il suo successo nell’economia circolare (nell’olio usato come in altre filiere di riciclo) al modello Consorzi, varato 39 anni fa proprio con il Conou (il consorzio oli usati). Nato sotto l’egida di un antesignano principio di Epr (responsabilità estesa del produttore) comprende circa 1.000 imprese, per la stragrande maggioranza dedite alla produzione e vendita di lubrificanti. Partecipano al consorzio anche circa 60 imprese di raccolta e due imprese di rigenerazione degli oli usati con tre impianti.
Questa vasta galassia di aziende (diversissime fra loro per taglia, numerosità, grado di centralità del business lubrificanti) concorre in modi diversi alla vita del consorzio. Potremmo paragonare questo complesso sistema a un organismo vivente nel quale le tante imprese