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IL POTERE dell'Autosuggestione Cosciente. Come metterla in pratica con Successo: Traduzione a cura di David De Angelis
IL POTERE dell'Autosuggestione Cosciente. Come metterla in pratica con Successo: Traduzione a cura di David De Angelis
IL POTERE dell'Autosuggestione Cosciente. Come metterla in pratica con Successo: Traduzione a cura di David De Angelis
E-book62 pagine57 minuti

IL POTERE dell'Autosuggestione Cosciente. Come metterla in pratica con Successo: Traduzione a cura di David De Angelis

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Info su questo ebook

L'autosuggestione è uno strumento che possediamo fin dalla nascita , e in questo strumento , o meglio in questa forza , si trova una meravigliosa e incalcolabile potenza , che a seconda delle circostanze produce i migliori o peggiori risultati . La conoscenza di questa forza è utile per ognuno di noi , ma è particolarmente indispensabile ai medici , magistrati , avvocati , e a coloro che sono impegnati nel lavoro educativo. E' importante conoscerla e praticarla consapevolmente è in primo luogo per evitare di provocare negli altri cattive autosuggestioni che possono avere conseguenze disastrose , e in secondo luogo, per provocare consapevolmente le suggestioni positive , portando così la salute fisica, il benessere economico e qualsiasi altra cosa si desideri, a patto che venga conosciuta e correttamente praticata. Questo libro spiega come immettere positivi input ed idee nel subconscio e trarre i conseguenti risultati positivi.
LinguaItaliano
Data di uscita3 giu 2014
ISBN9786050306491
IL POTERE dell'Autosuggestione Cosciente. Come metterla in pratica con Successo: Traduzione a cura di David De Angelis

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    Anteprima del libro

    IL POTERE dell'Autosuggestione Cosciente. Come metterla in pratica con Successo - Emile Coue

    sbagliato.

    IL SÉ CONSCIO E IL SÉ INCOSCIO

    Per comprendere propriamente i fenomeni della suggestione, o per parlare più correttamente di autosuggestione, è necessario sapere che esistono dentro di noi due sé assolutamente distinti. Entrambi sono intelligenti, ma mentre uno è conscio, l’altro è inconscio. Per questa ragione, l’esistenza del secondo generalmente sfugge all’attenzione. È comunque facile provare la sua esistenza se ci si sforza semplicemente di esaminare certi fenomeni e ci si riflette per qualche istante.

    Prendiamo per esempio i seguenti esempi: ognuno ha sentito parlare di sonnambulismo, ognuno sa che un sonnambulo si alza di notte senza svegliarsi, lascia la camera dopo essersi vestito oppure no, va al piano di sotto, cammina lungo i corridoi, e dopo avere eseguito certe azioni o realizzato certi lavori, ritorna nella sua stanza, va di nuovo a letto e il giorno successivo mostra un grandissimo stupore nel trovare il proprio lavoro compiuto, che aveva lasciato incompiuto il giorno prima. È comunque lui stesso che l’ha fatto senza esserne consapevole. A quale forza ha obbedito il suo corpo se non a una forza inconscia, in realtà il suo sé inconscio?

    Esaminiamo ora il troppo frequente caso, purtroppo, di un alcolizzato colpito da delirium tremens. Come schiavo della follia, prende in mano l’arma, coltello, martello o accetta più vicino, a seconda del caso, e colpisce furiosamente coloro che sono abbastanza sfortunati da trovarsi nelle vicinanze. Quando l’attacco si è concluso, riprende i sensi e contempla con orrore la scena di carneficina attorno a lui, senza comprendere che ne è lui stesso l’autore. Qui di nuovo non è il sé inconscio che ha portato l’infelice uomo a agire in questo modo? (e quali avversioni, quali malattie creiamo per noi stessi, per ognuno di noi, e in ogni dominio per non mettere immediatamente in gioco le buone autosuggestioni consce contro le cattive autosuggestioni inconsce, provocando cosi l’eliminazione di tutto ciò che fa soffrire ingiustamente).

    Se compariamo il conscio con l’inconscio stesso vediamo che il conscio stesso possiede una memoria molto inattendibile mentre l’inconscio stesso al contrario è provvisto di una memoria meravigliosa e impeccabile che registra senza che ce ne rendiamo conto i più piccoli eventi, gli atti meno importanti della nostra esistenza. Inoltre è credulone e accetta con irrazionale docilità ciò che viene detto. Perciò poiché è l’inconscio che è responsabile del funzionamento di tutti i nostri organi attraverso l’intermediario del cervello, viene prodotto un risultato che ti potrebbe sembrare paradossale; cioè se si crede che un certo organo funzioni bene o male o che abbiamo questa o quella impressione, l’organo in questione funziona in realtà così bene o male, o noi abbiamo proprio quell’impressione.

    Non solo l’inconscio stesso dirige le funzioni del nostro organismo, ma anche tutte le nostre azioni, qualunque esse siano.

    È ciò che chiamiamo immaginazione, ed è questo che, contrariamente l’opinione diffusa, sempre ci fa agire, e soprattutto contro il nostro volere quando vi è antagonismo tra queste due forze.

    VOLONTÁ E IMMAGINAZIONE

    Se apriamo un dizionario e cerchiamo la parola volontà, troviamo questa definizione: la facoltà di controllare certe azioni. Accettiamo questa definizione come vera e inattaccabile, anche se niente potrebbe essere più falso. Questa volontà che affermiamo così orgogliosamente, si sottomette sempre all’immaginazione. È una regola assoluta che non ammette eccezioni.

    Blasfemia!Paradosso! esclamerai. No, per niente! Al contrario è la più pura verità, risponderò.

    Per convincerti di ciò, apri gli occhi, guardati attorno e tenta di capire cosa vedi. Arriverai quindi alla conclusione che ciò che ti dirò non è una teoria infondata, derivante da un cervello malato ma la semplice espressione di un fatto.

    Supponiamo di posizionare sul terreno un’asse lunga 30 piedi e larga 1. È evidente che tutti saranno in grado di andare da un estremo all’altro di quest’asse senza calpestare il bordo Ma ora cambiamo le condizioni dell’esperimento e immaginiamo che quest’asse sia posizionato all’altezza delle torri di

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