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Manuale Per Homeschooler
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E-book191 pagine1 ora

Manuale Per Homeschooler

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Info su questo ebook

Sai cos'è l'homeschooling (o educazione parentale)? Vorresti intraprendere questo percorso ma non sai da dove partire?
Oppure sei solo curios* di saperne di più?
Questo è il libro giusto per te!

Ho raccolto qui tutte le mie riflessioni e la nostra esperienza di famiglia homeschooler, con l'intento di essere utile a chi come noi aspira a un presente diverso e un futuro migliore per i propri figli.

Questo manuale è in continuo aggiornamento. Ben vengano le critiche e le partecipazioni.
LinguaItaliano
Data di uscita4 feb 2015
ISBN9786050354256
Manuale Per Homeschooler

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    Manuale Per Homeschooler - Alessia Kabeira Valmorbida

    Alessia Valmorbida

    Manuale per Homeschooler

    Questa opera è distribuita sotto una Licenza Creative Commons.

    Se ne consente la riproduzione, diffusione, esposizione al pubblico e rappresentazione, purché non a fini commerciali o di lucro, e a condizione che siano citati l'autore e il contesto di provenienza. È consentito trarre opere derivate, per le quali varranno le condizioni di cui sopra.

    Opera tutelata e depositata su www.patamu.com con numero licenza ??????.

    Il presente progetto non è inteso in senso definitivo. Chiunque volesse partecipare, condividendo la propria esperienza o aggiungendo una risorsa utile, può contattare l'autrice:

    email: kabeira@gmail.com

    Copertina: © Silvio Petrolo

    UUID: 978-1-326-16784-4

    This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

    by Simplicissimus Book Farm

    Grazie a...

    Marco perché in te trovo sempre supporto

    Ecate e Zoe perché attraverso voi ho capito chi sono

    Damiana perché mi definisci artista incompresa

    Simona perché sai bene cosa dirmi

    Valentina perché sei il mio opposto

    Viviana perché sei un tornado

    Indice

    Ringraziamenti

    INTRO

    Citazione di HOLT

    Presentazione

    Prefazione

    FONDAMENTALI

    Homeschooling? Cos'è?

    Perché Fare Scuola A Casa?

    La Scuola Parentale - PRO

    La Scuola Parentale – CONTRO

    Non Fa Per Me!

    METODI E TEORIE SULL'APPRENDIMENTO

    L'Apprendimento Intervallato

    I Tipi Di Intelligenza

    Lo Stile di Apprendimento

    L'Orientamento Ai Coetanei

    Il Metodo Montessori

    Le Sorelle Agazzi

    Rudolf Steiner

    Il Metodo Cooperativo di Célestin Freinet

    RIFLESSIONI

    Educare O Insegnare?

    Socializzare?

    Femminucce E Maschiacci

    … SULLA SCUOLA

    L'Istruzione Moderna

    Avviso Agli Studenti

    Critiche Alla Scuola

    I Voti

    Effetto Rosenthal o Pigmalione

    STORIE DI NON-SCUOLA

    Summerhill

    I.D.E.N. - International Democratic Education Network

    Scuole Libertarie

    Scuola Senza Zaino

    ATTIVITÀ

    Attività per Homeschooler

    10 Dritte per Scegliere Cosa Fare Oggi

    0 – 3 Anni

    Casa A Misura Di Bimbe

    Il Cestino Dei Tesori

    3 - 5 Anni

    Pregrafismo

    5- 10 Anni

    Over 11

    LO SAPEVI CHE...

    Homeschooler Famosi

    É Legale?

    BUROPRATICAMENTE

    COSTITUZIONE ITALIANA

    DECRETI LEGISLATIVI E LEGGI

    Esempio di Comunicazione per Educazione Parentale

    APPENDICI

    CITAZIONI

    SITI INTERNET

    RISORSE

    LIBRI

    ARTICOLI

    INTRO

    Citazione di HOLT

    Il bambino è curioso. Vuole riuscire a capire il senso delle cose, vuole sapere come funzionano, acquisire la competenza e il controllo di sè e del mondo che lo circonda, imitare quello che vede fare agli altri. Il bambino è aperto all'esperienza, percettivo e recettivo. Non si chiude allo strano, ingarbugliato, confuso mondo che gli sta intorno. Lo osserva con acume e attenzione, e tenta di appropriarsene nel suo insieme. Il bambino ha bisogno di sperimentare. Non si accontenta di osservare il mondo, ma lo vuole gustare, toccare, soppesare, piegare, rompere. Per comprendere come funziona la realtà, egli opera sulla realtà. È audace. Non ha paura di fare errori. È paziente. È capace di tollerare una dose enorme di incertezza, ignoranza, confuzione e suspense. Non ha bisogno di conoscere l'immediato significato di una situazione. È disposto ed è capace di attendere sino a quando il significato riuscirà a raggiungerlo, anche se, come spesso accade viene a lui con estrema lentezza.

    La scuola, purtroppo, non è il posto che offre molto tempo o occasione, o ricompensa questo genere di lavoro mentale e di apprendimento. Possiamo intervenire in questo senso? Io credo che lo si possa e lo si debba fare. [...] È essenziale comprendere che i bambini imparano indipendentemente ma non a fasci; che imparano perché sono interessati e curiosi, e non per far piacere o per accontentare gli adulti che detengono il potere; che bisognerebbe lasciar loro il controllo del loro apprendimento, permetter loro di decidere da soli quello che vogliono imparare e come vogliono imparare.

    [...]

    «Ma come sapere, come essere certi che i bambini apprendono?». La risposta è semplice. Non siamo in grado di saperlo. Non possiamo assolutamente esserne certi. [...] Se lo volete, chiamatela pure fede. Fede che l'uomo sia per sua natura incline all'apprendimento. Gli uccelli volano, i pesci nuotano, l'uomo pensa e apprende. Per cui non è necessario motivare un bambino per spingerlo ad apprendere usando le solite armi: la corruzione, la lusinga, la costrizione. Non bisogna continuare con ansia a saggiare la sua mente per essere certi che apprene. Un dovere ci compete, uno solo: portare a lui il mondo; dare al bambino l'aiuto e la guida di cui ha bisogno, ascoltarlo con rispetto quando desidera parlarci e poi toglierci di mezzo. Il bambino farà il resto da solo.

    da Come i Bambini Apprendono di JOHN CALDWELL HOLT

    Presentazione

    Posso affermare di aver passato tanti anni felici fra i banchi di scuola, fra i migliori. Infatti, ritengo che l'istituzione scolastica svolga adeguatamente il suo compito...

    Diventando madre, però, ho iniziato ad aspirare a qualcosa di meglio: l'alimentazione, l'allattamento, le cure parentali... e l'educazione. Vien da sè, che ciò che ai miei occhi è il meglio non corrisponde a ciò che può essere per te, ma ho piacere a condividere il mio pensiero perchè è con articoli come quello che stai leggendo che ho iniziato a farmi le domande che mi hanno portato qui; quindi, presuntuosamente, spero di poterti far giungere alle stesse domande o alle stesse riflessioni, qualsiasi sia il risultato che avranno nella tua vita.

    La scuola, ad esempio, non è il meglio secondo me. Non ha niente che non va, anzi: fa esattamente ciò per cui è nata, dà un'istruzione uguale a tutti. E' questo il punto: non è lo stesso obiettivo a cui aspiro per le mie figlie.

    Le maggiori menti che la nostra storia ha conosciuto, le persone che più hanno influenzato il nostro passato, quelle di cui ripetiamo le frasi o ammiriamo le gesta... non erano bravi studenti! Erano individui fuori dagli schemi scolastici e, secondo me, è proprio perchè sono riusciti a mantenersi fuori da questi schemi, a non farsi imbrigliare, che sono riusciti a dare il via alle loro rivoluzioni.

    Come credo ogni genitore, auspico che le mie figlie riescano a rivoluzionare il mondo. Sogno che riescano a realizzare sè stesse e che questo processo di realizzazione influenzi anche la realtà che le circonda, perchè è da questo che partono le grandi rivoluzioni!

    Non importa se arriveranno a leurearsi! Non importa il lavoro che faranno o quanto guadagneranno! A me interessa che siano orgogliose di essere sè stesse, che si sentano realizzate come persone, che siano F-E-L-I-C-I! Quanti di voi possono dire lo stesso? Dovrebbe essere lo scopo della vita essere felici e, invece, ci ritroviamo sempre più chiusi in quegli schemi che ci perseguitano da una vita intera.

    Prefazione

    Introduzione alla prima edizione

    Una poltrona davanti ad un caminetto, che abbraccia un fuoco vivace, anche se è solo l'inizio di Novembre e da noi non fa quasi mai un freddo pungente. Un gatto che, appallottolato sul bracciolo della poltrona, fa le fusa; un cane lungo disteso, ai piedi della poltrona. 

    Un quadretto degno di una storia di Nonna Papera? No, una comune serata in casa nostra.  

    Io occupo quella poltrona per gran parte, mentre mia figlia, stesa di traverso, riempie gli spazi restanti. Ha appena finito di prendersi la sua dose di latte di mamma serale e spero che fra non molto inizi a ronfare, così mi potrò concentrare su questo progetto, o meglio sulla sua attuazione.

    Mettetevi comodi, quindi, e godetevi quest'excursus sulla nostra esperienza da homeschoolers.

    © Michael Jastremski

    Chi siamo? 

    Ogni tanto me lo chiedo anche io, lo ammetto.  

    Siamo una famiglia, composta da due genitori giovani e, per il momento, da una duenne. Siamo una mamma e un papà che si amano e amano il frutto di questo amore. Siamo mamma Alessia, papà Marco e la piccola Ecate.

    Senza dilungarmi troppo sulla nostra storia, vedrò di farvi un quadro quanto più completo possibile.

    Siamo calabresi e viviamo nella nostra terra, volontariamente e con un malcelato orgoglio. La nostra storia come coppia non è delle più classiche, ma...sono i risultati che contano, no?

    Il nostro desiderio di famiglia si è fatto strada naturalmente, senza troppi discorsi o accordi. I programmi per l'arrivo della piccola c'erano eccome! Avevamo programmato dove e come sarebbe nata Ecate: era tutto pronto per traslocare, con cane e gatto al seguito, in un paesino del Veneto, non molto lontano da Bassano del Grappa, dove avevamo già preso contatti lavorativi; dovevamo solo firmare il contratto d'affitto ed entrare in casa.

    Abbiamo sfruttato al meglio i mesi di attesa della gravidanza, per delineare la nostra vita da genitori, ciò che ci aspettavamo, ciò che avremmo fatto...Eppure siamo stati spiazzati proprio dalla nostra piccolina: nata a 33 settimane di gestazione, ci ha rivoluzionato gran parte dei piani, primo fra tutti il luogo in cui avrebbe vissuto la nostra famiglia.

    È nata a meno di due settimane dal trasloco, con cesareo d'urgenza, all'Ospedale Riuniti di Reggio Calabria. Questo per noi ha rappresentato un segno: il nostro gamberetto

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