Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

L' Altro Me
L' Altro Me
L' Altro Me
E-book191 pagine2 ore

L' Altro Me

Di E.

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

"...Ho tutto quello che voglio. La mano fuori. L’orgoglio stretto dentro i polmoni. Gli occhi senza timori. I giorni che scalano senza troppe emozioni. Non è scritto che se mi vedi. Mi senti. Fuori. Ognuno vive con le proprie percezioni. Il mio sparire senza giustificazioni. Nessuno può portarti via il cuore a meno che tu non glielo voglia dare..."

Scrittore.Osservo il mondo.Lo metto su carta fra un punto e l'altro.Un flusso di pensieri.
LinguaItaliano
EditoreE.
Data di uscita28 gen 2015
ISBN9786050352573
L' Altro Me

Correlato a L' Altro Me

Ebook correlati

Biografie letterarie per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su L' Altro Me

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    L' Altro Me - E.

    Schopenhauer

    ​Numero zero (Intro)

    Inizio dalla fine perchè è dalla base che ho dovuto ricostruire. Azzerare immagini. Impazzite. Quante cose finite. Inizio nel dire che non c'è un perchè. Ogni cosa accade senza avvertire. Io sistemo in righe parole non capite che sfuggono dal mio cuore attaccando ogni atomo interiore. Le ordino così niente muore. Mi salvo con tutte queste storie. Non sono cambiato. Ho capito dove sbagliavo. Io sono io. Niente va modificato. Ho nel cuore chi mi ha salvato. Chi ha creduto in me quando tutto andava al contrario. Nel passato fanculo a chi c’è stato. Nel presente quattro amici. Una penna. Un foglio tutto trasparente. Dove scrivere il futuro. L’ Altro Me è qui. Incluso. Anche se non ce l’ ho fatta stai sicuro.

    Io sono il numero zero. Tu non sei nessuno.

    Benvenuto.

    Lo zero (cf. arabo صفر (sifr), ebraico אפס (éfes), sanscrito çûnya; neol. greco μηδέν (inteso come nulla, niente) è il numero che precede uno e gli altri interi positivi e segue i numeri negativi.Zero significa anche niente o nullo.Lo zero nella scrittura dei numeri, può trovarsi in due posizioni, una intermedia (tra altri numeri) oppure alla fine.

    Distanti

    I giorni non li conto più da un po’. Non seguo quello che non voglio. Sarà passato mezzo minuto. Mezzo secondo. In fondo. Non cambia lo sfondo. Non fa niente. Ho una strana sensazione. Resta solo chi vuole. In realtà è più un’emozione il fatto che creda ancora alle persone. Non cedere è un ordine maio vivo nel disordine. Troppe regole. Molti guai. Non ne esco fuori. Mai. Non guardo lontano perchè il tempo mi ha insegnato che si trova vicino quello che vogliamo. Dicono che sono sparito. La verità è che mi sto cercando anch’io. Sono perso dentro i miei pensieri. Persi nella mia testa. Collegati al cuore. Collegati ad ogni espressione esteriore. Non sono capace di mentire. Più facile dire che so soffrire. Avevo detto che non ci sarei ricascato. Sono scappato ma non sono andato troppo lontano. La strada che ho fatto mi ha riportato al punto. A capo. Se stiamo lontani è perchè non ho allungato le mie mani verso chi aveva voglia di darmi le sue chiavi. Di casa. Del cuore. Di ogni posto che non è qui. E’ altrove. Mi stringo tra le mie braccia. Stringo la mia rabbia. Soffio sul vetro appannato. Riappare quello che avevo cancellato. Una riga tracciata sotto il tuo nome. Mezzo sbuffato. Non importa che mi senta libero se alla fine sono legato. Questa corda provoca un dolore che non si scorda. Quello che siamo non lo sappiamo. Siamo lancette che si rincorrono per ore. Senza soluzione. E’ un dare e avere l’ amore.

    Siamo distanti. Siamo nella stessa situazione di tanti.

    ​Me la caverò

    Di cosa hai paura? Che la Luna si schiuda? Guarda che il prossimo passo è verso l’alto perciò prendi coraggio. Anche se piove. Perchè questo tempo non vuole che andiamo altrove. Non cercare scuse. Illuse sono le persone che parlano della loro vita migliore. Le solite scene. Ripetute in continuazione. Al massimo non fare promesse ma mantieni le premesse. La differenza sta in esse. Aggiusta la mira. Togli la prima. La vita è in salita. Se la guardi dal basso. Dalle le spalle. Cambia passo. Mandala a spasso. Veloce. Segna una croce. Il passato è segnato. Cambia lato. Spezza il fiato. Odia il fato. Non è fatato ma drogato. Non sentirti mai amato. Mai appagato. Dopo una vita a rincorrere. Non lasciar correre ma lascia scorrere. Le emozioni. Del tutto nuove. Se guardo fuori. Lancio sospiri. Vuoti. Appanno la finestra. Ci scrivo una frase. Sempre la stessa. Cuorecontrotesta. La scintilla disprezza. Rimane impressa. Non se ne va. La ricevuta è stata battuta. Dice. Niente cambi. Niente rimborsi. Spiacenti. Sono cazzi vostri.. Non sono disposto a fare nulla per avere una ragazza ma sono disposto a fare tutto per avere te. Bella sta frase eh? Peccato che lei non c’è. Mi domando se ho bisogno di un aiuto. Perchè le mie mani non ti hanno riconosciuto. Oppure se sono deluso dal tuo uso. Agitato e buttato. Eppure una volta era così semplice. Senza regole. Senza tatto facevamo contatto. Contrasto. L’incastro era non fare promesse poiché le vite non andavano manomesse ma messe l’una dentro l’altra. Mescolate. Rilasciate. Ritoccate. Qualcosa di me era in te. Qualcosa di te era in me. Chiamalo amore. Attrazione. Semplicemente era un perdere la ragione. Mentre qui me ne faccio una ragione. Penso e parlo di te anche quando penso e parlo di altro. Dov’è il guasto? Comunque. Apri il cassetto. Vedi. Il tuo mondo perfetto. I sogni son desideri. Trasformali in veri. Cercali volentieri. Scaccia i pensieri e con loro tutti i dispiaceri. Fogli neri. Fogli bianchi. Cancella tutti quanti. Negli impianti degli amanti. Giradischi. Nei dischi. Pensieri fissi. Ti fissi. Ti issi. Sì. Se non ci sono più. Disegnali tu. Occhi su. Matita giù. Vedrai che bijou. Hai mai visto un fiore senza seme? I tuoi occhi. Il mio sentirmi bene. La tua pelle contro le stelle. Il tuo corpo contro ogni torto. Il tuo sorriso contro il paradiso. Ancora non l’ hai capito. Credi in quel che non vedi perché non dovresti credere in quel che speri?

    Desidera i tuoi desideri.

    La memoria è frammenti di immagini che il tempo non colleziona. Se questa frase stona è arrivato il tempo di cambiare nota.

    Io non so che fine farò. Speriamo che me la caverò.

    Vita

    Riguardo alcune foto. Il ricordo rimane. Il tempo fa male. Mi sento un po’ spaesato. Mi sento solo. Ho fatto quello che dovevo oppure ho fatto quello che volevo? Avrei dovuto fare molto di più. Avrei dovuto dare molto di meno. Il problema è che certe cose le capisci quando anni dopo stringi le immagini nelle mani fragili. Quando ormai il mi dispiace serve solo per dare risposte a te stesso là dove prima non eri capace. Non puoi rimediare. Puoi solo analizzare. Cercare di non ripetere ogni errore. La differenza tra il cadere nelle braccia o nel cuore. Delle persone. Quando il troppo amore lo dai per non perdere. Hai perso. Sembra complicato ma l’ inverso non è mai accettato. Nel corso della vita subisci cambiamenti. Non nel carattere ma negli argomenti. La cosa migliore è parlare con te stesso per chiarire che non sei diverso ma hai solo cambiato verso. Non gira tutto intorno a te. Gira intorno a tutto quello che c’è. Tra cui me. Guardare oltre. Non fermarsi più davanti a certe porte. La vita è divisa in stagioni. Quattro fasi in cui non uccidi ma ripari. Tra tutte queste mani stringi quelle che pensi siano diverse da ciò che cercavi. Prova a non provare a limitare quello di cui sei capace. Non puoi tornare. Puoi però restare. Agisci perchè gli altri non abbiamo visi tristi ma sorrisi mai visti. La felicità è sapere che un giorno tutto questo tornerà. Sul viso hai tratti di vita disegnati a matita. Un tratto lo cancelli con le dita. Gli altri li cancelli con le lacrime. Che il tempo ti donerà in cambio di un respiro che ti farà sentire vivo.

    Parto da una foto. Finisco a scrivere nel vuoto.

    La vita è una partita. Io gioco.

    Ale

    I sentimenti cadono. Niente resta in cielo. Ho solo un pensiero. Non guardarmi indietro. Ma è una scommessa persa. In partenza. E’come chiedersi se vivrei di te o vivrei senza. Ma niente cambia. Quindi la ragione è non far confusione. Tra l’amore e tutto il calore. Che può dare il sole. Mentre fumo e cerco la soluzione. Sniffo dolore. Creato dal cuore. L’espressione sarà completata quando l’avrò incontrata. Ora è tutto complicato e un po’ ramificato. E lo elevo al quadrato. Segno che ti ho pensato in questo istante. Non sei una come tante. Ma una costante. Immagina che spettacolo io e te contro il resto. Io e te contro ogni perso. E niente sarebbe più lo stesso. Ma una pioggia incessante che bagna ogni passante. Una pioggia d’ amore che capiscono solo poche persone. Alla fine dei conti non c’è storia che non possa esser raccontata. Io te l’ ho dettata. La parola Fine l’ hai dimenticata ed è per questo che oggi non è andata. Ma solo ritorno. Da questo viaggio non mi nascondo. Non affondo in questo cielo grigio e tondo. Ne ho veramente bisogno. Resto qui e cerco la tua mano perchè è scivolata lontano dalla mia. Cerco il tuo cuore per trovare il mio ed iniziare storie nuove e andarmene via. Da qui. Dove non credo più a niente. Dove si incrociano passato e presente. E tu sei passato nel presente. Qui dove la gente mi chiede in continuazione dove sei. Nascosta negli occhi miei. I miei. Cazzo. Guardaci dentro. Troverai risposte che ho spento. Che non sento. E che non do più a nessuno. Stai sicura. Sono assente. E scrivo parole. Che non arrivano oltre. Oltre me. In fondo. Lì. Dove ho nascosto te. Sbagliare vuol dire anche amare. E più il tempo passa e più non capisco niente. Come è possibile non riuscire a superare tutto questo. Eh? Come cazzo è possibile? Come è successo? Che ogni volta che ti penso riaffiori tutto questo.

    Sai che c’è?

    Non servirebbe a niente venire a sapere che sei ancora innamorata di me.

    Sai perché?

    Perché ti ... .Ale.

    ​A me

    Questa vita mi sta stravolgendo. Travolgendo. E’ arrivata forte la folata di vento. Ha portato via le immagini di un tempo. Mi ha spogliato come fa l’autunno. Taciturno. Prima che l’ inverno geli i pensieri. Senza i quali non saremo più veri. E mi riscopro fragile. Instabile. Tutto diventa impenetrabile. Il carattere non è cambiato. E’ stato limato. Ho smussato. Ho tolto le ragna. Tele. Bianche. Le ho lasciate. In modo che possa disegnare. Quello che ora non riesco a fare. Esprimo. Scrivo. Le mani. Racconto storie infinite. Come le vie proibite. Quelle che mi piace prendere. Perchè il rischio è un brivido sulla pelle. Perchè la vita è come un fiume. Scorre velocemente. Per poi concludere la sua vita nel mare. Dove mi lascio andare. Occhi aperti. Senza respirare. Non sto per affogare. Ho i braccioli. Gli amici è proprio vero. Non ci lasciano mai soli. Nelle migliori delle ipotesi. Apofasi. Tutto è cosi naturale. Come la neve. Sul mio corpo. Dopo un po’ inizia a bruciare. La mangio così non mi potrà far più male. Cosa fare? Credimi le stelle sono in cielo perché devono mostrare al Sole la strada da fare. Per tramontare. Mentre la Luna sta per scappare. E’ un rincorrersi sapendo che non ci si potrà mai incontrare. Ma continuano a lottare. Sai. Potrei continuare a riempirmi

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1