Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Tutto-dovrebbe-essere-migliore
Tutto-dovrebbe-essere-migliore
Tutto-dovrebbe-essere-migliore
E-book97 pagine1 ora

Tutto-dovrebbe-essere-migliore

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

33 brevi testi di una lucidità disarmante, "pezzi" suonati con lo strumento del silenzio, dello sguardo e dell’ascolto rivolti verso di sé. Una giovane donna che affronta i propri paradossi, e quelli altrui. E trova dentro di sé tutto quello che serve per stare meglio, per tentare il cambiamento necessario, per non subirlo. Amore compreso.
33 momenti messi a fuoco nel flusso di immagini mosse e senza fine della realtà, 33 stanze imbottite che assorbono il rumore, il tempo e l’inutile somma di cose della quotidianità. Le parole diventano pensiero, piccoli apologhi senza morale, lampi di riflessione.
I titoli sono esemplari. Perché la cura di sé ha bisogno di tempo disteso.
Queste 33 piccole prose offrono al lettore soprattutto quello che è fuori campo. I romanzi possibili che si lasciano solo intuire.
LinguaItaliano
Data di uscita9 ago 2018
ISBN9788833860961
Tutto-dovrebbe-essere-migliore

Correlato a Tutto-dovrebbe-essere-migliore

Titoli di questa serie (49)

Visualizza altri

Ebook correlati

Arti dello spettacolo per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Tutto-dovrebbe-essere-migliore

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Tutto-dovrebbe-essere-migliore - Alessandra Perna

    Tavola dei Contenuti (TOC)

    1. Chi ti credi di essere, stronza?

    2. Io vorrei risponderle che ne voglio ancora, ma non glielo dico

    3. Ne ho scelta una a caso, solo perché a caso è la vita

    4. Basta attenersi ai fatti, basta smettere d’immaginare

    5. C’è un momento nel quale devi decidere se fidarti o meno del tuo corpo

    6. Non c’è mai giustizia per chi compie

    il proprio capolavoro, da qualsiasi parte nel mondo

    7. Se vuoi cambiare devi dormire in un posto dove ti senti al sicuro

    8. Io parlo solo con persone che non conosco

    9. Ci sono cose che ci piace fare più di vivere, non c’è nulla di male in questo

    10. Ma io, l’isola, non la vedevo

    11. La mente si può controllare e la volontà si può esercitare

    12. Quando non avremo più bisogno della paura

    13. Quando sei abituato a tutto la solitudine non ti pesa per un cazzo

    14. Smetti di respirare

    15. La fede agisce anche quando non ce l’abbiamo

    16. Tu sai cos’è la solitudine?

    17. È così difficile morire?

    18. Non dobbiamo piangere

    19. Il sentimento crea vittime, la volontà ha dei complici

    20. Non ti sedere al tavolo di qualcuno che non ti serve amore

    21. Ci nascondiamo dietro relazioni senza amore

    22. La cosa più difficile da fare è imparare a curarsi

    23. Mi hanno fatto credere che sono una brutta persona

    24. Vorremmo essere tutti scrittori, ma sbagliamo il modo in cui iniziamo

    25. Se non puoi più pensare al futuro non puoi più amare

    26. Non è la stanchezza a fotterti. È il momento in cui puoi fermarti

    27. Quando ero piccolo mi piaceva fissare il movimento delle lenzuola stese al sole

    28. Non chiudere gli occhi

    29. Non sei colpevole di vivere come vuoi

    30. Non si vive dicendo di no a ciò che si desidera

    31. Faccio sempre lo stesso giro, finché non resto in equilibrio

    32. È tutto nella tua mente

    33. Nessuno deve importi sceneggiature che non corrispondono alla tua autenticità

    Postfazione

    ©

    2018

    Miraggi Edizioni

    via Mazzini

    46

    ,

    10123

    Torino

    www.miraggiedizioni.it

    Progetto grafico Miraggi

    In copertina: disegni di Stefano Mastrantuono

    Il disegno di p.

    103

    è di Giulia Usala

    Finito di stampare a Città di Castello

    nel mese di aprile

    2018

    da CDC Artigrafiche

    per conto di Miraggi Edizioni

    su Carta da Edizioni Avorio – Book Cream

    80

    gr

    Prima edizione digitale: luglio

    2018

    isbn

    978-88-3386-096-1

    Prima edizione cartacea: aprile

    2018

    isbn

    978-88-99815-64-6

    golem / racconti

    Ad Alessandro, che non se ne è mai andato.

    Fanculo quello che sto vivendo.

    Ghemon

    Ho provato a parlare.

    Forse, ignoro la lingua.

    Tutte frasi sbagliate.

    Le risposte: sassate.

    Giorgio Caproni

    1

    . Chi ti credi di essere, stronza?

    Era più di un’ora che cercavo un vestito adatto per la serata. L’armadio alle mie spalle era aperto, la testa pesava come il piombo, non la smetteva di massacrarmi. Avrei voluto buttarmi in acqua e affogare, avrei voluto darmi una martellata in testa, pur di farla smettere.

    Chi ti credi di essere, stronza?

    Sto parlando con te, con te che non sei niente. Tu non sei niente e non hai mai fatto nulla di buono. Non è una cosa che qualcun altro ti ha fatto credere, nessun trauma, nessuna bugia: è una verità granitica come la pietra. Guardati, sei ridicola: stai cercando di costruire la tua vita. Lo sai che fallirai, vero? Certo che lo sai. E allora perché ci provi?

    Vieni avanti, guardati allo specchio, ascoltami: potresti anche riuscire a fare qualcosa di buono, ma rovineresti tutto. Distruggeresti tutto, perché tu sei fatta così, e nessuno può cambiare. Guardami!

    È inutile che ti prepari, tanto tutto quello che dirai sarà noioso. Perché dovrebbe volere la tua compagnia? Lascia perdere. Resta a casa. Non uscire. Non uscire per nulla al mondo.

    Ora sono seduta sul letto, e penso che magari potrei mettermi a scrivere.

    Smettila anche con questa cazzata. Non rovinare la tua vita più di quanto non hai fatto fino a ora.

    Resto ferma, in mezzo a un mucchio di ricordi andati, mi sento in pericolo: cerco di non ascoltare quelle parole, cerco di muovermi, e questo mi fa sentire meglio. No, non provo tristezza: il contrario della depressione non è la gioia, è la vitalità.

    Inizio a sentirmi meglio.

    Il movimento allevia la tensione.

    Entro in macchina, anche se so che guidare mi costerà una fatica enorme. Mi faccio coraggio: accendo la macchina, non c’è nessun pericolo. Arrivo al ristorante, mi siedo al tavolo e aspetto. Non mi piace quello che indosso e per questo sono furiosa. Mangio tutto il cestino di pane: la voce che ho nella testa dice che sono grassa, e avrei potuto farne a meno.

    Aspetto, ma non arriva nessuno. Vado in bagno: la matita nera è colata su tutto il viso. Avevo pianto, non me ne ero nemmeno accorta. Il ristorante chiude, mi caccia, esco insieme a una compagnia giocosa. Vado fuori e mi siedo sul marciapiede. Mi distendo, cercando di dormire.

    Non puoi fare niente. Lascia perdere. Non ti meriti di essere felice. Non ti meriti niente.

    L’uomo che sto aspettando mi sveglia toccandomi la mano.

    Perdona il ritardo dice.

    Sono sette ore che ti aspetto.

    L’uomo non risponde, io mi alzo e poi si siede accanto a me. Cerco di guardarlo con attenzione, ha gli occhi gonfi, forse ha pianto. Ho paura che elenchi

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1