Il Carnevale di Trinidad e Tobago. Tradizioni e curiosità dell'evento più atteso dell'anno
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Se altrove occupa un lasso di tempo limitato tra preparativi ed effettivo svolgimento, qui il Carnevale è presente, in un modo o nell’altro, durante tutto l’anno. Secondo un detto locale piuttosto popolare “se non si sta festeggiando il Carnevale, lo si sta preparando o rievocando”.
Il Carnevale non ricorre sempre nello stesso periodo ma può cadere tra la seconda settimana di febbraio e la seconda di marzo, a seconda della Quaresima.
Nonostante sia un appuntamento comune ad altri paesi, nessuno è paragonabile a quello di Trinidad e Tobago, un evento che cattura l’attenzione di tutti a prescindere dall’età, dal sesso, dalla classe sociale, dalla religione o dall’etnia, riflettendo l’identità cosmopolita ed estroversa, l’energia e l’indole del suo popolo. Gli abitanti hanno una parola semplice ed efficace per descriverlo: “bacchanal”.
Subito dopo le festività natalizie, in una sequenza ininterrotta e senza una programmazione specifica, cominciano le feste (fêtes) che attirano folle impressionanti con le loro orgiastiche performance musicali. Protagonisti sono i gruppi che cantano e suonano dal vivo, i DJs, la musica sparata a tutto volume, il cibo, l’alcool e le danze sfrenate che sfiancano anche i più determinati. E’a partire da allora che le radio e le televisioni trasmettono le ultime hit musicali, si intensificano i ritmi di lavoro per la creazione dei costumi e la gente comincia a prepararsi all’evento.
Con il suo Carnevale il paese caraibico attira ogni anno centinaia di turisti: tutti vengono travolti dalla vitalità e dall’energia dell’evento e spesso rimangono così affascinati dal mix di tradizione e innovazione da voler ripetere l’esperienza gli anni successivi. Il Carnevale di Trinidad e Tobago resta unico. Come dicono i locali “è spesso imitato ma mai uguagliato”.
Ma cosa lo rende così speciale?
L'essere lo “specchio” della società, un evento che riflette come nient’altro l’intima natura del paese con le sue forze e le sue debolezze.
Trionfo della cultura popolare, il Carnevale mette in luce lo spirito critico del popolo attraverso il genere musicale del calipso e della moderna versione, la soca, con lo steelpan trasmette entusiasmo e passione, con i costumi rivela l’esibizionismo e la creatività del suo popolo. Danza, musica e costumi rappresentano l’essenza del Carnevale.
Ogni anno, che si prenda parte o meno al Carnevale, se ne parla. Qualcuno lo boicotta ma nessuno lo ignora.
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Anteprima del libro
Il Carnevale di Trinidad e Tobago. Tradizioni e curiosità dell'evento più atteso dell'anno - Pamela Preschern
Ringraziamenti
Introduzione
Le isole gemelle di Trinidad e Tobago
Curioso paese Trinidad e Tobago, due isole gemelle appartenenti all’arcipelago delle Piccole Antille, un unico Stato di poco più di un milione di abitanti. Non si tratta della classica isola caraibica presente nell’immaginario del viaggiatore poco informato (e magari un po’ sprovveduto), piuttosto di un paese ricco di sorprese e, a suo modo, unico. Innanzitutto da un punto di vista geografico.
Seppure facciano parte dei Caraibi, le due isole hanno evidenti somiglianze con la terraferma: la loro posizione sulla piattaforma continentale dell’America meridionale, così come alcune tracce evidenti di catene montuose, dimostrano che un tempo Trinidad e Tobago erano unite al continente. Guardando una cartina geografica ci si rende subito conto della prossimità di Trinidad al Venezuela e che solo una decina di chilometri la separano dalla costa orientale del paese sudamericano (una distanza inferiore a quella tra Trinidad e Tobago). La collocazione geografica subequatoriale, inoltre, protegge il paese dagli uragani che si producono nel Mar delle Antille e dai quali è regolarmente flagellata una buona parte delle altre isole caraibiche.
In un territorio di poco più di 5.000 km quadrati Trinidad e Tobago concentra un’immensa ricchezza naturale, frutto della combinazione di paesaggi, specie vegetali e animali di origine sia insulare che continentale.
Rispetto a Trinidad, Tobago è più apprezzata da un punto di vista turistico: si tratta di un vero paradiso per gli amanti del mare, complici la barriera corallina più grande e antica del mondo, le acque limpide, ideali per lo snorkeling e le immersioni, e le numerose baie ancora incontaminate.
Entrambe le isole sono dotate di un’ampia varietà di ecosistemi tra cui foreste pluviali, mangrovie, pianure, paludi che ospitano una ricchissima flora e fauna. In questi luoghi si possono ritrovare esemplari tipici dell’America meridionale come serpenti velenosi, caimani, farfalle, pipistrelli e numerosissime specie di uccelli e tartarughe giganti dei quali si possono osservare caratteristiche e comportamenti durante le escursioni rispettivamente di bird watching e turtle watching.
Se da un lato l’abbondanza di paesaggi marini, insenature, cascate e torrenti consente di praticare il kayaking, il surf, la vela, le immersioni e la pesca, gli spazi verdi delle foreste e dei parchi naturali offrono l’ambiente ideale per escursioni a piedi, a cavallo, in bicicletta o visite a bordo di un fuoristrada alla scoperta di scenari mozzafiato.
Altra curiosità di questo paese caraibico è la lingua. Il nome farebbe pensare che l’idioma ufficiale sia lo spagnolo, eppure non è così. Nelle due isole, chiamate da Cristoforo Colombo rispettivamente Trinidad, in onore della Trinità, e Tobago per la forma simile a quella di un sigaro, si parla l’inglese.Pochi conoscono la lingua dei primi coloni iberici, seppure la vicinanza dell’America latina e l’aumento degli scambi economici e dei flussi turistici abbia incentivato negli ultimi tempi l’apprendimento dello spagnolo attraverso corsi di lingua organizzati da istituti culturali o ambasciate. Dello spagnolo resta traccia nei nomi di alcune località e nei testi della musica natalizia di origine venezuelana, la cosiddetta parang.
Stupisce anche la prosperità delle due isole che ne fa uno dei paesi economicamente più sviluppati della regione caraibica e tra i primi settanta paesi al mondo per reddito medio pro-capite. A cosa si deve tale ricchezza? Prevalentemente alla produzione degli idrocarburi che dagli anni ’70 e ’80 sono tra i maggiori responsabili del boom economico e che oggi rappresentano l’80% delle esportazioni, ossia più del 40% del PIL del paese.
Al fiorente settore energetico si sono recentemente affiancate altre industrie tra cui quella alimentare, del tabacco,chimica, siderurgica, dei minerali non metalliferi,dell’editoria e della stampa, dell’abbigliamento e del legno. La loro crescita va attribuita senza dubbio al governo che, a partire dall’ultimo decennio,ha avviato strategie di diversificazione economica per assicurare al paese uno sviluppo sostenibile e una maggiore competitività dal punto di vista industriale, commerciale e finanziario.
Frutto di queste politiche è stato lo sviluppo di partnership pubblico-private, programmi di assistenza a imprenditori e a start-up, la costruzione di nuovi parchi industriali e l’ottimizzazione di quelli già esistenti.
La diversificazione ha riguardato anche i servizi, in particolare quelli turistici e finanziari e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le misure intraprese finora hanno dato risultati incoraggianti se si considera che Trinidad e Tobago è il maggior produttore industriale nella zona caraibica e che negli ultimi 5 anni il settore dei servizi ha contributo a circa il 50% della ricchezza complessiva.
Per diventare competitivo su scala mondiale Trinidad e Tobago sta puntando anche sulla promozione degli investimenti esteri e sull’internazionalizzazione delle proprie imprese. Con il sostegno dell’Agenzia per la promozione degli investimenti (invesTT) sta sviluppando misure che permettano ai potenziali investitori stranieri di beneficiare di conoscenze, contatti e strumenti utili quali, ad esempio, un quadro legislativo chiaro e semplificato. Il paese ha inoltre accordi bilaterali con la Gran Bretagna, gli USA, la Francia, la Spagna, il Canada, la Germania, l’India e la Cina e organizza missioni commerciali per fornire alle imprese locali delle concrete opportunità di business, oltre all’occasione di confrontarsi con altre realtà commerciali, sia nel continente americano che al di fuori.
Infine a rendere irresistibile il paese è l’energia che gli abitanti sprigionano.
La vivacità del suo popolo si esprime al meglio nei numerosi eventi che si svolgono durante tutto l’anno.
Da gennaio a dicembre le due isole ospitano feste e celebrazioni dei generi più vari.Al Carnevale, il più atteso e più importante dell’anno, segue il periodo di sobrietà e moderazione della Quaresima terminato il quale le feste riprendono.
Ad aprile a Tobago si tiene il Plymouth Jazz Festival che da una decina di anni rappresenta un’occasione unica per assistere alle tante esibizioni di jazzisti locali e internazionali e alle serate a tema organizzate in hotel, bar e ristoranti rinomati dell’isola.
Salvo una breve pausa a maggio, per tutta l’estate la musica resta la protagonista.
A Trinidad nel mese di giugno il WeBeat festival offre esibizioni musicali di calipso, il genere musicale tradizionale e di steelpan, lo strumento nazionale.
Il mese di luglio è dedicato alla soca con concerti e performance tra cui il Soca for Summer e allo steelpan con il Festival dello steelpan di Trinidad.Nello stesso periodo e fino agli inizi del mese successivo a Tobago si svolge il celebre Tobago Heritage Festival che in un susseguirsi di danze, musica e performance teatrali mostra il ricco patrimonio culturale dell’isola.
Agosto si apre e si chiude con le due maggiori festività nazionali: il primo del mese è il giorno dell’emancipazione dalla schiavitù, mentre nell’ultimo si festeggia l’indipendenza del paese dalla Gran Bretagna, proclamata ufficialmente il 31 agosto 1962. Le celebrazioni prevedono sfilate, spettacoli folkloristici e pirotecnici nei principali centri urbani, seppure il cuore dei festeggiamenti sia la capitale di Trinidad, Port of Spain.
A settembre il paese attira turisti e artisti con un’alternanza di proposte musicali e cinematografiche. Si inizia con il Tobago International Gospel Festival, seguito dal Trinidad e Tobago Film Festival per continuare a ottobre con lo European Film Festival dedicato alle produzioni europee e chiudere con lo Steelpan and jazz Festival. Tra ottobre e novembre in entrambe le isole si tiene una gara che presenta la cultura locale indigena nelle sue varie forme artistiche e durante la quale viene attribuito il titolo del miglior