Con tutto l'amore che posso

Di Matilde Ventura

Cambiano i temi, l’amore è più doloroso e consapevole, i sentimenti basati sulla vita reale.
Cambiano gli affetti, rivolti non soltanto al compagno-amante, ma anche alla famiglia intera.
Cambiano infine i pensieri, rivolti anche al sociale, alla vita attuale, al mondo contemporaneo con tutti i suoi problemi. “Con tutto l’amore che posso” è un viaggio nei sentimenti, anche i più profondi e intimi di una donna, e nei ricordi, quelli dolorosi delle perdite. E’ infine una riflessione e uno sguardo attento al vivere convulso dei nostri giorni.
“Con tutto l’amore che posso” è la terza silloge poetica di Matilde Ventura - nata a Frascati nel 1962 dove ancora oggi vive e lavora - dopo “Diario 1983/1991” e “Per te che aspetto ogni sera”.
Questa è la raccolta dell’età adulta, della maturità.
Della stessa autrice sono i romanzi “Gabriele e le lucciole”, “Tutta colpa della mia stupida pancia” Aletti editore, “Il mondo di chicca” e “Le giostre di Natale”.
E’ presente in rete su www.matildeventura.eu

• Lingua: Italiano
• Editore: Abel Books
• Data di uscita: 29 mar 2012
• ISBN: 9788897513810

Anteprima del libro

Matilde Ventura

Con tutto l’amore

che posso

Abel Books

Proprietà letteraria riservata

© 2012 Abel Books

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Abel Books

via Terme di Traiano, 25

00053 Civitavecchia (Roma)

ISBN 9788897513810

Ai miei cari genitori

L’amore scarlatto

Vieni qui,

appoggia il tuo viso,

ascolta in silenzio il mio cuore…

sentilo, batte, si muove,

guardalo,

apri gli occhi… è il mio amore.

Appoggiati… non aver paura

qui, sopra al mio seno

bacia le mie rosse labbra,

rosse come il veleno.

Ti guardo, mi guardi, sospiri

sopra lenzuola di fuoco

rossi gli orli merlati

e vuoto nella testa… solo vuoto.

Rossa è la nostra passione

come quel fiore goloso,

caldo quel sole d’estate,

brucia la voglia e il passato.

Ora sei qui e questo importa,

fremo di rossa gelosia

di scarlatta ira furibonda…

come sangue cola, frenesia.

Sentilo… guardalo… ascoltalo…

questo è il rosso del cuore,

ieri non conta, oggi credo…

rossa è la mia voglia d’amare.

Il viola

Quando penso ai tuoi occhi,

alla linea sottile del tuo sguardo,

quando affogo in quel mare calmo e poi…

lentamente mi perdo.

Viola come i tuoi teneri occhi,

come un mare in tempesta,

come un campo di lavanda

e come un temporale su una festa.

Poi quegli occhi mi guardano attenti

ora morbidi… ora invece severi,

in essi mi sciolgo come neve,

poi in un attimo sembrano neri.

Alzi lo sguardo, mi sfiori, sorridi…

Viola è quel filo appeso a brillare,

caldo è il camino che brucia d’amore

come la fiamma dentro il mio cuore.

Poi i ricordi volano  in dietro…

Viola è quel velo che vela i suoi occhi,

è sul suo viso che più non mi guarda,

dura la trama, sembra la spezzi.

Mi volto…

e il viola sembra svanire,

solo lo sguardo tuo a ricordare…

quegli anni, quel cielo e l’acqua del lago,

le nuvole alte, la neve, l’amore.

Oggi tutto è così lontano,

quegli occhi, quel cielo e i miei pensieri,

il viola, quel velo dentro il mio cuore…

l’amore, i ricordi e la vita di ieri.

L’incontro

È stato un attimo

uno sguardo, un sorriso,

è stato come nascere due volte,

guardarti e perdermi in mondi inesplorati,

guardarmi e credere che esistono altre scelte.

Per me che non ho avuto molto dalla vita

incontrare te, fortuna o forse sorte,

ma ho paura, temo di soffrire…

pianto, dolore e morte,

a volte morte.

Come può una donna amare così tanto,

come può donare la sua intera essenza?

Le donne lo fanno e regalano il destino

per puro amore,

o forse… per incoscienza.

In quella strada al buio,

quel giorno di ottobre

il tuo sorriso mi ha tolto la ragione,