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Persuasore Occulto: Quando l'Arte incontra la Tecnica
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E-book150 pagine2 ore

Persuasore Occulto: Quando l'Arte incontra la Tecnica

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Info su questo ebook

In questo manuale semplice da comprendere, tratterò diversi argomenti tra cui l'ipnosi, la PNL e la retorica, spiegando quelle che sono le tecniche moderne oggi in voga. Questo manuale è molto utile perché, non è solo incentrato sull'arte dell'ipnosi, ma viene proposta agli appassionati una versione che ha più risvolti e più sfaccettature, come a creare un connubio perfetto fra l'arte di ipnotizzare e l'arte di persuadere. Questo è un manuale che si prefigge di andare oltre, ovvero di presentare l'ipnosi in maniera più approfondita, spogliandola dei soliti luoghi comuni ed integrando la capacità di comunicare, di sapersi costruire una credibilità, di avere delle solide basi sull'argomento, così da arrivare a realizzare effetti sfruttando le potenzialità che la comunicazione è in grado di fornire. Però non è riservato solo a chi si occupa di mentalismo, ma a tutti coloro che sono curiosi di sapere e conoscere le dinamiche di quest’arte o che vogliono capire come può essere possibile persuadere ed usare le armi della comunicazione a proprio vantaggio. In queste pagine troverete tutto ciò che vi sarà utile allo scopo di un vero e proprio persuasore e ci sarà molto materiale da studiare e su cui meditare. Premetto fin da ora, che questo sarà il primo di una serie di manuali e rappresenterà la base necessaria per comprendere poi le nozioni successive.
Se siete veramente pronti a fare un salto di livello, allora avete scelto il manuale giusto.
Buona lettura.


In questo ebook Impari:

-Introduzione
-Capitolo 1 – IPNOSI
-L’ipnosi e la retorica
-Milton Erickson
-PNL – Mentalismo e Milton Erickson
-Capitolo 2 - PNL E MILTON MODEL
-Presupposizioni
-Doppio legame
-Equivalenza complessa
-Descrivere l’esperienza in atto
-Non pensare – non fare – non agire
-Capitolo 3 - INDUZIONE IPNOTICA
-Ipnosi e autoipnosi
-Comunicazione inconscia
-Discorsi pre ipnosi
-Come ti faccio scegliere il sette in un mazzo di carte
-Chi sa domandare sa ipnotizzare
-Evitare il fallimento: l’ipnotista perfetto
-Aggirare le aspettative
-Non focalizzatevi sul risultato
-Marcatura analogica
-Adattarsi istantaneamente
-Auditivo – visivo – cinestesico
-Capitolo 4 – TEST
-Il braccio che si abbassa
-Il braccio che si solleva
-Palmi magnetici
-Occhi che si chiudono
-Un oggetto che diventa pesante
-Contatto invisibile
-Capitlo 5 - IPNOSI SENZA TRANCE O IPNOSI VIGILE?
-Fallire con dignità
-Ti ipnotizzo con l’autorevolezza
-Creare fascino e mistero
-Manipolazione inconscia
-Il potere in ciò che dite
-Ipnorapina
-Interruzione dello schema
-Capitolo 6 - RETORICA E PERSUASIONE
-Ethos
-Logos
-Phatos
-Post hoc ergo propter hoc
-Contraddizione vantaggiosa
-La magia del rovescio
-Giocare d’anticipo
-Attenzione ai luoghi comuni
-Limitazione delle possibilità
-False possibilità in azione
-Frasi non specificate
-Disseminazione di comandi
-Anafora
-Imitare e incorporare
-Capitolo 7 - NEI SUPERMERCATI
-Epilogo
 
LinguaItaliano
Data di uscita18 ago 2015
ISBN9788897922520
Persuasore Occulto: Quando l'Arte incontra la Tecnica

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    Anteprima del libro

    Persuasore Occulto - Andrea Strano

    Capitolo 1

    IPNOSI

    L’IPNOSI E LA RETORICA

    Se parliamo di retorica vengono alla mente i sofisti, ma senza dilungarmi in spiegazioni storiche che andrebbero ad occupare un libro intero, mi limiterò a spiegarvi quanto l’arte di saper argomentare fosse potente e in grado veramente di suscitare cambiamenti all'interno di un uditorio. È molto importante saper argomentare e ancor più saper convincere. Del resto convincere, influenzare o manipolare sono tre modi diversi di dire più o meno la stessa cosa. Come già ho detto, se pensiamo al periodo dell’antica Grecia o a personaggi del calibro di Aristotele, ci addentriamo in un mondo dove il saper argomentare era considerata un’arte importantissima e i sofisti  erano dei veri e propri artisti della comunicazione persuasiva.

    Oggi le cose non sono cambiate poi molto, anche noi continuiamo a comunicare. Lo facciamo tramite chat, via sms, via mail, via post sui blog e social network, solo che non c’è consapevolezza in ciò che facciamo. Viviamo nell’era digitale, dove si esprimono opinioni, condividono scelte, producono idee, ma la maggioranza delle persone non sa nemmeno cosa possa significare interagire bene con gli altri e come farlo nel modo corretto. Siamo abituati a sentire dialoghi scadenti e modi di dire alquanto rozzi, ascoltiamo i litigi in televisione a tutte le ore, dove ci si attacca a vicenda e basta senza coerenza, senza argomentazioni, e di conseguenza questi sono gli stereotipi che vengono veicolati alla masse. Al contrario, se osservate bene come vengono realizzate e strutturate le pubblicità o i discorsi dei politici, inizierete a cogliere delle sfumature molto importanti. Noterete che ogni persona può essere convinta e portata a cambiare idea su qualcosa, che è sempre possibile usare la comunicazione in maniera persuasiva per portare le persone a muoversi in una determinata direzione o, addirittura, spingerle a compiere una azione ben precisa. Ora, vorrei dirvi che l’ipnosi agisce nella medesima maniera e che non è qualcosa di molto diverso, ma se pensate che ipnotizzare qualcuno significhi piazzare un pendolino all’altezza della glabella, che è la radice del naso, mentre chiedete al vostro soggetto di guardare intensamente quell’oggetto che oscilla per poi cadere addormentato, allora faticherete a credermi. Sappiate però che siete fuori strada. Non basta un semplice pendolo per generare risposte ipnotiche.

    In questo manuale ho intenzione di spiegare cos’è l’ipnosi e ne tratteremo anche le tecniche e le modalità di impiego, tuttavia quello che mi preme adesso di più in assoluto è farvi capire cosa provoca davvero lo stato di trance ipnotica. Direte voi, che ruolo ha la retorica in tutto questo? Ha un ruolo fondamentale perché mi permette di raggiungere un setting indispensabile per poter agire come meglio credo all’insaputa del mio interlocutore. Preciso che acquisendo questo materiale dovrete usare tutto ciò in maniera responsabile e sappiate che come tutte le cose, c’è un modo per fare del bene e un modo per fare del male. Ho scritto questo manuale con lo scopo di portarvi a scoprire quanto saper comunicare faccia la differenza in tutto. Un mago o un mentalista che non sa comunicare, poco importa quello che presenterà, se non saprà creare le giuste aspettative e non saprà muoversi nel giusto contesto, invaliderà il proprio spettacolo.

    MILTON ERICKSON

    Quando oggi parliamo di ipnosi, forse non tutti conoscono l'operato del medico Statunitense Milton Erickson (1901-1980).  Egli, a torto o ragione, fu colui che diede una svolta al mondo dell'ipnotecnica. Prima di Erickson l'ipnosi era praticata in modo molto diverso, in più non era mai stato possibile definire del tutto l'ipnosi in quanto ancora oggi ci sono molti metodi e scuole di pensiero per valutarla e concepirla, che è quasi impossibile definire la cosa in maniera definitiva e precisa. Se però vogliamo tracciare una breve storia dell'ipnosi dobbiamo menzionare ovviamente il medico Tedesco Franz Anton Mesmer(1734-1815). Egli credeva che nel corpo umano esistesse un fluido che scorrendo dentro ognuno di noi, garantisse la salute dell'individuo. Quando questo fluido, smette di scorrere correttamente, si genera uno squilibrio e sorge la malattia. Per guarire una persona da una malattia sarebbe stato necessario, secondo Mesmer, riequilibrare questo fluido e ricreare la giusta armonia. Per fare ciò Mesmer iniziò ad utilizzare dei magneti che gli permettevano di agire direttamente su questo fluido. Usò moltissimi marchingegni per magnetizzare tant'è che divenne anche famoso ed iniziò a curare più pazienti contemporaneamente usando procedure sempre diverse, come ad esempio magnetizzare un albero e far sedere diverse persone attorno allo stesso per ottenerne i benefici. La pratica di Mesmer venne però malamente smontata e venne dimostrato che non esisteva nessun fluido da armonizzare. Diversamente da quello che Mesmer voleva dimostrare, egli ottenne un grande risultato perché riuscì a guarire pazienti affetti da diversi disturbi, nonostante i suoi magneti e metodi servissero a pochissimo. Come ci riuscì? Tutto ciò è spiegabile con quella che oggi definiamo suggestione, o meglio, l'aspettativa che genera il risultato. Molti pazienti fiduciosi nella fama del Medico Tedesco, venivano per così dire guariti perché la forte aspettativa che nutrivano per questo metodo e per questa metodica aveva l'effetto positivo di eliminare la patologia. In poche parole, è quello che oggi conosciamo come effetto placebo. Il metodo di Mesmer continuò ad essere praticato nel 1800, prendendo il nome di Mesmerismo.

    Nonostante non esista un modo o un metodo unico per ipnotizzare qualcuno, esiste la tecnica giusta nel contesto giusto. In molti oggi affermano che è facile ipnotizzare usando particolari modelli basati sulla comunicazione, pochi però trattano quello che è lo scenario, la preparazione e la base su cui costruire il processo. Dimenticatevi lo stereotipo dell'ipnotista che fa sdraiare un soggetto su un lettino, gli fa chiudere gli occhi e inizia a mandarlo in trance. Quel tipo di ipnosi e contesto è più adatto a chi usa questa tecnica in campo terapeutico. Se invece volete eseguire effetti di illusionismo o meglio ancora avere la capacità di far fare al vostro soggetto quello che voi volete (nei limiti del possibile) capirete che è un contesto sbagliato a priori. Da questo momento in poi è utile parlare di contesto più che di ipnosi, ovvero quella capacità di suscitare reazioni nel vostro soggetto in base alla situazione in cui vi trovate. Oggi in tanti la chiamano ipnosi conversazionale, ma è più giusto chiamarla ipnosi velata dove addirittura il più delle volte  di ipnosi non ce n’è nemmeno l’ombra, visto che non si ha una vera e propria trance con perdita della coscienza. Qui ci sarebbe da fare una premessa: chiunque di voi comunicando influenza la persona con cui sta parlando e a sua volta ne viene influenzato, questa è la prima regola che tutti devono recepire onde fare confusione. Quante volte vi sarà capitato di aver sposato le idee di un vostro amico? Di aver acquistato qualcosa che non vi serviva sulla base di ciò che avete visto da vostro cugino o da un vostro conoscente? Manipoliamo e veniamo manipolati senza nemmeno ci sia la volontà di voler convincere qualcuno a fare qualcosa. Il punto è che imparando a comunicare in un certo modo è sostanzialmente possibile portare le persone con cui entrate in contatto a pensarla come voi e ad agire di conseguenza.

    Forzare per un motivo o per l’altro la volontà di una persona è ciò che oggi tutti vogliono ed è per questo che desiderano imparare l’ipnosi. Ma cos'è l'ipnosi davvero? Pensate veramente di riuscire a comandare una persona o di farle compiere delle azioni sulla base di una suggestione impartita un uno stato di trance? Non è così facile come lo descrivono in molti manuali e in ogni caso per ottenere certe cose esistono modi molto più semplici. Il processo ipnotico, ovvero indurre uno stato di trance, è una metodologia informe se non vi sono dietro degli obbiettivi specifici, tant'è che il più delle volte per ottenere dei risultati non c'è nemmeno bisogno di ottenere uno stato di trance profondo come da molti viene definito. Tutti andiamo in trance. E dimenticatevi la strampalata idea che solo alcuni possono essere ipnotizzati perché la trance, che dal latino significa transire, ergo attraversare, è quel processo che viviamo tutti i giorni più volte al giorno, dove ognuno di noi si dissocia dalla realtà per calarsi nei propri pensieri o nelle proprie immagini interiori. Succede quando ascoltiamo la nostra musica preferita, leggiamo un libro accattivante, facciamo una ricerca impegnativa su internet o semplicemente anche quando siamo concentrati mentalmente nel risolvere i problemi della vita quotidiana. C'è da dire che nel corso dei secoli si sono sviluppati tantissimi metodi per indurre la trance in un soggetto ed è più che normale che la differenza è data dalla bravura e dalla flessibilità dell'ipnotista, non certo dal metodo usato. Ci sono procedure che possono funzionare su alcuni tipi di soggetti e non su altri, la bravura la fa sempre l'ipnotista nel sapere come raggiungere il proprio obbiettivo. C'è tanta gente, se non troppa, che oggi pensa di imparare l'arte dell'ipnosi leggendo libri dove si parla solo di tecnica, ma secondo voi è possibile imparare un'arte partendo solo dalla tecnica? Qualsiasi sia il vostro metodo preferito di indurre la trance non potete basare certo tutto sulla tecnica, quanto su un corretto uso della comunicazione e su quello che per me è fondamentale come setting per potermi addentrare via via in processi più complessi. Nel capitolo successivo illustrerò quelle che oggi sono le metodiche moderne più diffuse per indurre uno stato di trance e ovviamente ci rifaremo a questi metodi, ma approfondendo quello che sta dietro a tutto ciò senza soffermarci solo sulla mera tecnica. A mio avviso potrete usare tutto quello che volete dopo che avrete capito e compreso i principi che ne stanno dietro, e avrà senso studiare procedure diverse, scuole di pensiero diverse e ottenere da ognuna in ogni caso un risultato positivo, perché la differenza sarete sempre voi a farla e non il metodo che deciderete di scegliere.

    PNL – MENTALISMO E MILTON ERICKSON

    In molti oggi conoscono senza dubbio la programmazione neuro linguistica fondata da Richard Bandler e da John Grinder. Bandler e Grinder, estrapolarono quello che era il modo di comunicare ipnotico di Milton Erickson. La cosa forse più curiosa è che chi studia Mentalismo, ovvero quella branca dell'illusionismo dove vengono realizzati effetti usando capacità mentali e psicologiche, finisce con l’avvicinarsi alla PNL, pensando o credendo che la PNL abbia a che fare col Mentalismo. Dal mio modo di vedere la cosa, PNL e Mentalismo non hanno nessun tipo di correlazione, o meglio, non è necessario studiare PNL se volete fare i Mentalisti. Ormai sembra quasi un

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