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Anatomia della Memoria
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E-book80 pagine1 ora

Anatomia della Memoria

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La memoria è il codice segreto che tiene insieme gli infiniti frammenti delle esperienze di vita e dei ricordi che hanno partecipato alla costituzione della nostra identità personale. Nella fase di registrazione degli eventi, le componenti di una forma vengono associate in un ricordo se esse vengono percepite in modo più o meno simultaneo: i lineamenti del volto di un amico, ad esempio, vengono memorizzati in associazione e non singolarmente. Percepire significa classificare i vari oggetti e questo avviene mediante l'attivazione di reti associative che rappresentano tali oggetti nella memoria. A questo proposito, si ritiene che ogni nuova associazione aggiunga connessioni a una rete preesistente. Qualunque cellula, o gruppo di cellule, può far parte di molte reti e, pertanto, di molti tipi di memoria.

LinguaItaliano
Data di uscita26 giu 2012
ISBN9781476088679
Anatomia della Memoria

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    Anteprima del libro

    Anatomia della Memoria - Georg Werner

    La memoria non è una entità unica ma è frazionabile in memoria a breve termine e in memoria a breve termine: quest'ultima è composta da due sistemi di base, la memoria esplicita e la memoria implicita. Per molti anni è prevalsa la convinzione che la memoria dell'uomo sia una singola entità riconducibile ad un'unica struttura o regione del cervello. Progressivamente i neurobiologi si sono resi conto che la memoria dell'uomo è costituita da molteplici componenti imperniate su una rete diffusa di neuroni. I Mammiferi più evoluti e in particolare l'uomo, sono caratterizzati dalla memoria esplicita o dichiarativa, il solo sistema mnemonico accessibile alla coscienza e hanno conservato notevoli capacità di memoria implicita. L'apprendimento è il processo grazie al quale si acquistano nuove informazioni relative al mondo che ci circonda, mentre la memoria è il processo che garantisce l'archiviazione di quelle informazioni. La memoria è il codice segreto che tiene insieme gli infiniti frammenti delle esperienze di vita e dei ricordi che hanno partecipato alla costituzione della nostra identità personale. Nella fase di registrazione degli eventi, le componenti di una forma vengono associate in un ricordo se esse vengono percepite in modo più o meno simultaneo: i lineamenti del volto di un amico, ad esempio, vengono memorizzati in associazione e non singolarmente. Percepire significa classificare i vari oggetti e questo avviene mediante l'attivazione di reti associative che rappresentano tali oggetti nella memoria. A questo proposito, si ritiene che ogni nuova associazione aggiunga connessioni a una rete preesistente. Qualunque cellula, o gruppo di cellule, può far parte di molte reti e, pertanto, di molti tipi di memoria. James (1890) per primo ha proposto l'esistenza nell'uomo di una memoria primaria e di una memoria secondaria. Solo dopo la metà degli anni cinquanta, numerose ricerche di neuropsicologia hanno fornito un supporto sperimentale all'intuizione di James, cioè che la memoria umana non è un processo unitario, ma può essere distinto in due fondamentali componenti: la memoria primaria o a breve termine e la memoria secondaria o a lungo termine. Le due memorie differiscono per le modalità secondo le quali è in esse rappresentata l'informazione. La memoria a breve termine privilegia le caratteristiche fisiche dello stimolo mentre la memoria a lungo termine privilegia il significato dello stimolo e tiene in scarsa considerazione le sue caratteristiche fisiche (ad es.: le parole manto, santo e vanto sono confondibili nella memoria a breve termine in quanto simili fonologicamente, ma non nella memoria a lungo termine, perché diverse quanto a significato - Vallar 1983). La memoria a lungo termine si basa su due sistemi distinti: la memoria esplicita e la memoria implicita. Tulving (1972) ha distinto la memoria esplicita in memoria semantica - vale a dire la memoria dei fatti o delle conoscenze generali - e in memoria episodica, o memoria degli avvenimenti, cioè una memoria che contiene elementi del passato individuale (o autobiografica) e quelli prospettici delle azioni future. La memoria implicita riguarda invece le capacità motorie, verbali o cognitive: quando si acquisisce un'esperienza e la si ripete ulteriormente, la memoria implicita facilita la prestazione senza che sia necessario fare appello ad un ricordo cosciente.

    LA MEMORIA A BREVE TERMINE

    La memoria a breve termine è associata alle prime fasi dell'apprendimento: nell'uomo permette di ricordare, per periodi di tempo brevi, quantità limitate di informazioni. Il difetto più marcato che si manifesta in pazienti con memoria a breve termine uditiva-verbale compromessa, consiste nell'incapacità di ripetere sequenze di stimoli verbali subito dopo la loro presentazione. Mentre un soggetto normale riesce a ripetere senza problemi una serie costituita da cinque o più numeri (oppure lettere o parole), questi pazienti sono già in difficoltà nel ripetere una serie di due o tre numeri. La memoria a breve termine di questi pazienti è migliore se l'informazione viene presentata tramite immagini (modalità visiva) e ciò suggerisce che esistano magazzini a breve termine separati, rispettivamente per informazioni visive e uditive. I pazienti con carenze funzionali della memoria a breve termine uditiva verbale presentano difetti di comprensione molto sottili e particolari: infatti è normale la loro capacità di comprendere parole isolate e frasi semplici, mentre questa capacità si deteriora nell'interpretare frasi di maggior complessità, il cui significato è legato all'ordine degli elementi verbali (ad es.: L'uomo che il bambino colpì portava una scatola può divenire per questo tipo di paziente L'uomo colpì il bambino che portava una scatola [invece di Il bambino colpì l'uomo che portava una scatola"]). Anche l'individuo sano, ha difficoltà di comprendere una frase lunga

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