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Schiaccia la paura di volare e viaggia
Schiaccia la paura di volare e viaggia
Schiaccia la paura di volare e viaggia
E-book222 pagine3 ore

Schiaccia la paura di volare e viaggia

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Info su questo ebook

Circa una persona su quattro ha paura di volare.

Quindi, se avete paura, non pensate di essere un’eccezione, siete in buona compagnia.

Questo libro, che non ha nessuna impostazione pseudo-psicologica, si legge con facilità e vi darà molte informazioni, risposte, utili suggerimenti.

Al suo interno emerge con forza la sicurezza dei viaggi aerei ai nostri giorni, anche con dati e paragoni con i mezzi che usiamo abitualmente.

Il libro è stato scritto da un esperto di sicurezza (safety) che per ragioni personali ha deciso di utilizzare uno pseudonimo.
LinguaItaliano
Data di uscita20 mar 2019
ISBN9788831609470
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    Anteprima del libro

    Schiaccia la paura di volare e viaggia - G. N. Flighter

    DISCLAIMERS

    PAURA?

    NIENTE DI STRANO:

    UNA PERSONA SU QUATTRO

    HA PAURA DI VOLARE

    Non siete un’eccezione, non siete strani, siete in buona compagnia.

    Volete saperne un’altra? Una buona percentuale di quelli che con giacca e cravatta tutti i giorni viaggiano per lavoro su e giù dagli aerei ha paura. Sì, esattamente come voi.

    PERCHÉ LA PAURA DI VOLARE?

    Battaglioni di psicologi si sono affannati a spiegare perché, come, quando… non mi ci metto nemmeno. Non è il mio campo. E in fondo, personalmente non credo che serva a molto. Il punto è che avete paura. Quindi vivete male l’esperienza di volare. L’idea che non siete ai comandi, che qualcuno decida per voi, che non controllate l’aereo, che possa cadere che… non so cos’altro… vi disturba, e a volte vi terrorizza.

    SERVE DIRVI CHE L’AEREO È OGGI IL MEZZO PIÙ SICURO CHE C’È?

    Sì, questo è assolutamente vero. L’areo oggi è il mezzo più sicuro che c’è. In macchina, tutti i giorni, rischiate infinitamente di più che viaggiando in aereo (ma gli studiosi di statistica si sono sbizzarriti in varie valutazioni anche molto, molto più positive). Nel mondo durante tutto il 2017 la circolazione stradale è stata centinaia di volte più pericolosa.

    RAZIONALMENTE DOVRESTE AVERE IL PANICO DA MACCHINA, NON QUELLO DA AEREO…

    Volare oggi è la cosa più sicura che si possa fare (circa 18 volte più sicuro rispetto a restare a casa e circa 10 volte più sicuro rispetto a stare a lavoro).

    Certo, certo la macchina non decolla…È vero. Però incrocia spesso senza nessuna protezione il flusso delle altre vetture che proviene dal lato opposto. Sbanda, passa su una strada che frana. Buca una ruota, si rompe lo sterzo, i freni non vanno. Voi non controllate tutti i giorni lo stato della vostra macchina. Vero?

    La usate e basta.

    I numeri dicono che non è per niente sicuro viaggiare in automobile.

    Per niente.

    In Europa nel solo 2015 le vittime di incidenti stradali sono state 26.000, come nel 2014. Tra l’altro con un costo sociale di 100 milioni di euro.

    Nel 2016 il numero di vittime resta particolarmente elevato, con 25.500 morti e 135.000 feriti gravi.

    A livello mondiale nel 2016 hanno volato complessivamente 3.,8 miliardi di passeggeri su oltre 40,4 milioni di collegamenti. Con meno di un centesimo di problemi seri per le persone.

    Le aree dove si verificano più sinistri sono Medio Oriente e Nord Africa (2,5 sinistri per milione di voli), Asia-Pacifico (0,38) e Caraibi-America Latina (0,79). Più sicuri Nord America (0,31 per milione di voli) e Europa (0,27 per milione di voli).

    In Europa, ad esempio, dovete fare un milione di voli per correre il rischio nello 0,27% di avere un possibile incidente.

    E lo 0,31% negli Stati Uniti.

    Il numero mondiale di vittime nel 2017 è stato 44, con più di quattro miliardi di persone in volo. Avete letto bene, non è un errore di stampa: 44! Pensate a quanta gente si fa male sulle strade ogni fine settimana, purtroppo. Non c’è il minimo paragone.

    A livello mondiale nel 2016 gli incidenti aerei con vittime erano stati, complessivamente, 20 (solo 4 con aerei passeggeri e nel 2015, 2)

    Nel 2016 le vittime erano state 268 (quindi circa un centesimo dei morti sulle strade della sola Europa). Nella sola Europa il numero di vittime conseguenti a incidenti stradali è oltre 25.000. Capite? Non c’è storia!

    Ma quando salite in macchina siete tranquilli. Invece vi sedete in aereo e siete tesi, a volte incominciate ad avere il batticuore, le mani sudano, siete ipersensibili a qualsiasi rumore…

    Cercherò di convincervi su come smettere di avere paura e, quindi, volare meglio, più sereni.

    L’AEREO È UN MEZZO SICURO?

    Assolutamente sì.

    Abbiamo già dato un’occhiata alle statistiche sugli incidenti che lo collocano come il mezzo più sicuro da utilizzare oggi per viaggiare.

    Tecnicamente parlando, inoltre, le strutture di un aereo sono soggette a tutta una serie di certificazioni e di controlli.

    I piloti stessi durante la loro attività quotidiana utilizzano delle specifiche check-list di controllo prima di accendere i motori, durante il rullaggio e durante il volo, e segnalano tutti gli inconvenienti che avvengono (a prescindere dalla loro gravità) così da rendere possibile mettere in campo (come è stato in tutti questi anni) le più efficaci azioni di miglioramento sia sui mezzi tecnici, sia sulle procedure operative, sia sul cosiddetto fattore umano.

    Nella cabina di un aereo ci sono due piloti, il capitano e il suo primo ufficiale.

    Sono professionisti ben addestrati e controllati periodicamente anche dal punto di vista del loro livello di salute.

    Le prove al simulatore li hanno preparati ad affrontare tutte le possibili eventualità.

    Sono, come noi, degli esseri umani con i loro affetti, figli, famiglie.

    Il loro lavoro è volare.

    Volano tutto il giorno, per quasi tutti i giorni (meno le pause obbligatorie). Il loro primo obiettivo è la sicurezza.

    L’aereo è un mezzo tecnico molto evoluto e sicuro.

    Moltissime cose sono doppie (tecnicamente si chiamano ridondanti) così che se ci fosse un guasto ci sarebbe subito la possibilità di rimpiazzare il sistema guasto con uno funzionante, già pronto.

    I piloti automatici, l’elettronica, i controlli, i materiali rendono questo mezzo il più sofisticato e il più sicuro tra quelli che si possano utilizzare. Infinitamente più della macchina della motocicletta o della bicicletta, che forse usiamo tutti i giorni.

    DA DOVE VIENE LA PAURA?

    La paura è un’emozione primaria. È una sensazione che accomuna sia gli uomini sia gli animali.

    Può essere definita così (fonte: Galimberti U., Dizionario di psicologia, Roma, Gruppo editoriale L’Espresso, 2006, p. 19, volume terzo):

    Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia.

    La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga.

    Ma che cos’è lo sapete benissimo. Non servono roboanti definizioni.

    Nella paura c’è la sensazione che qualcosa minacci la nostra esistenza, la nostra integrità biologica o quella delle persone a noi più vicine.

    L’emozione della paura si proietta nel futuro: qualcosa di brutto accadrà a noi o agli altri.

    SIETE TESI, UN PO’ ANSIOSI, VOLETE DIRLO AL PERSONALE DI CABINA?

    Il personale di cabina è lì per assistervi. Decidete voi. Certamente è un’informazione che vi guadagnerà più attenzioni e più sorrisi. Gli equipaggi di cabina di tutte le compagnie aeree sono ben addestrati e attenti.

    Volano tantissimo. Sono professionali. Sono tranquilli, sanno che volano al sicuro.

    Parlare con un assistente di volo non vi farà passare la paura ma probabilmente potrebbe servirvi per allentare un po’ la tensione. Non c’è niente di cui vergognarsi.

    Credetemi, tutto assolutamente normale.

    COS’ALTRO SI PUÒ FARE PER ALLENTARE LA TENSIONE?

    Innanzitutto sconsiglierei vivamente di bere alcolici…

    O troppi caffè. Se pensate che il vostro stato d’animo sia propenso alla tensione, suggerirei di mettersi in una situazione più comoda e confortevole possibile, a partire dal vestiario.

    Mantenetevi per quanto possibile caldi e comodi.

    Bevete acqua. Mantenetevi idratati. Senza esagerare … non state attraversando il deserto del Gobi.

    Non mangiate quantità esorbitanti di salatini… vi si bloccheranno sullo stomaco.

    Abbandonatevi all’aereo, non combattetelo!

    Rilassatevi. Assecondate i suoi movimenti.

    E se ci sarà qualche scossone pensate di essere con la vostra macchina in una stradina di campagna. Niente più che qualche buca.

    Non succede assolutamente niente di pericoloso.

    VOLETE FARE UN PICCOLO ESERCIZIO DI RESPIRAZIONE?

    Questa potrebbe essere una buona idea. È semplicissimo. Chiudete gli occhi. Ignorate tutto quello che avete intorno.

    Respirate lentamente, come meglio riuscite. Mettete aria nei polmoni, adagio, senza fretta, ripetendo mentalmente milleuno, milledue, milletre e poi buttate fuori l’aria che avete inspirato.

    Soffiatela fuori dalla bocca, senza forzare, ripetendo mentalmente millequattro, millecinque, millesei. E poi da capo.

    Fatelo fino a quando vi riesce semplice. Non dev’essere una fatica. Vedrete che vi sentirete subito più rilassati.

    Concentratevi sulla respirazione. Quello che avete intorno non interessa.

    VOLETE FARE UN PASSETTINO ANCORA PIÙ IN LÀ?

    Bene. Mettete in pratica i contenuti delle prossime venti righe!

    Questa è una semplice sequenza per un buon relax.

    Rifacciamo l’esercizio che abbiamo appena visto.

    Senza fretta.

    Se siete tesi e avete un po’ di paura all’inizio non sarà facile imporre al vostro corpo di trasformare la vostra contrazione in relax.

    Prendetevi i vostri tempi. Siate indulgenti con i vostri disagi.

    Sempre respirando, iniziate ad abbandonare a se stesso il braccio sinistro. Sentitelo diventare pesante. Sempre più pesante. Abbandonatelo.

    Vi accorgerete subito di quanto era elevata la tensione che avevate accumulato.

    Fate lo stesso con il braccio destro. Con calma. Continuando l’esercizio di respirazione.

    Ormai avete capito come si fa.

    Fatelo con la gamba sinistra. E poi con la gamba destra.

    Con la schiena.

    Con le spalle.

    Adesso fatelo con la fronte, poi con le guance e con il collo.

    Dovreste incominciare a sentirvi meglio.

    Bevete un po’ d’acqua.

    Se volete, sentite della musica (sconsiglierei l’heavy metal!).

    Oppure leggete qualcosa.

    LA TENSIONE TORNA ALL’ATTACCO?

    Bene, fate un altro esercizio di respirazione. E se volete una seconda, una terza sequenza di relax.

    Se vi formicolano le punte delle dita o vi sentite leggeri, smettete per un po’.

    Respirando vi state ossigenando.

    Respirando troppo potreste essere leggermente iperventilati. Nessun problema!

    Mantenetevi comodi. Idratati. Ignorate i rumori.

    Il Capitano e il suo equipaggio, vi assicuro, piloteranno benissimo anche senza la vostra iper attenzione a tutto quello che succede.

    LE COSE DA SAPERE

    CINQUE PUNTI IMPORTANTI DA SAPERE PRIMA DI LASCIARE SPAZIO ALLA PAURA DI VOLARE.

    I CIELI SONO PIUTTOSTO AFFOLLATI. Durante il 2017 hanno volato quattro miliardi di persone. In media, ogni giorno volano più di 10 milioni di persone. Un ordine di grandezza analogo nel 2018.

    I voli di linea che, quotidianamente, attraversano la totalità dello spazio aereo mondiale sono più di 93.000. Tutto questo con una probabilità di incidenti davvero molto, molto remota.

    NEL 2013, ARNOLD BARNETT, professore di statistica del MIT di Boston ha stabilito che il rischio di morte per i passeggeri di linee aeree commerciali è di 1 su 45 milioni di voli.

    Secondo il New York Times, un viaggiatore potrebbe volare dunque ogni giorno per 123.000 anni ed essere ancora statisticamente al sicuro.

    DAVID ROPEIK della Harvard University nel 2006 ha calcolato che le probabilità di morire in un incidente aereo sono 1 su 11 milioni. È più facile morire per l'attacco di uno squalo

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