Il mistero dell'amicizia, l'amicizia di mistero

Di Antonio Lanzano

Antonio Lanzano è uno scrittore nel senso più puro del termine: è colui che scrive.

Antonio racconta la sua storia, l’amore dei suoi cari e le difficoltà della loro umile quotidianità, scrive di come un terribile incidente sul lavoro gli abbia molto limitato la possibilità di camminare e di come una piccola radio ricetrasmittente e un sincero legame di amicizia gli abbiano salvato la vita, trascinandolo dalla sofferenza più buia in un turbinio di meravigliose emozioni.

Antonio racconta la rabbia e la paura ma non è arrabbiato e non è più spaventato: la vita avanti e non tutto il dolore è un dolore inutile e, a ben vedere, anche lui ha potuto imparare qualcosa dalla sua esperienza.

Quella di Antonio è una storia in cui la malinconia più profonda si mescola con una dolce tenerezza per riportare il lettore a quelle che sono le vere ricchezze di ogni giorno: la vita e l’amicizia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 15 apr 2019
• ISBN: 9788831615235

Anteprima del libro

te.

Prefazione

Il libro di Antonio Lanzano è la storia di una rinascita: la sua.

Nato in Campania da una famiglia di umili origini e di sani principi, fin da acerbo adolescente Antonio si arrangia come può per aiutare la famiglia: si ingegna alla bell’e meglio al fine di avere un impiego e trova lavori certamente più adatti a un uomo che a un ragazzo in età adolescenziale.

Antonio ambisce a diventare vigile del fuoco e fa di tutto per coronare il suo sogno: ci arriva così vicino da poterlo sfiorare ma, purtroppo, un grave incidente nella fabbrica in cui lavora come metalmeccanico manda in frantumi il suo desiderio.

Antonio, vittima dell’inesperienza sua e di altri, rimane per 664 giorni senza alcuna possibilità di poter camminare tra le vie della sua città, non potrà più correre né tantomeno fuggire dalla prigione che è diventato il suo corpo. 

Dopo un primo tempo all’ospedale di Napoli, viene trasferito a Bologna per un intervento necessario e urgente dopodiche in una struttura piu adatta per le lunghe degenze a Cortina d’Ampezzo  lontano 1000 km dagli affetti, familiari, ha come unico conforto la sua radio ricetrasmittente, col suo nome in codice Mistero  che gli permette di comunicare con altri radioamatori.

Proprio attraverso questi, in un giorno in cui si sente più avvilito del solito per la propria condizione, conosce una donna del terzo piano nella sua stessa struttura: la loro amicizia si trasformerà presto nella salvezza del giovane. Grazie a Goccia di mare, Antonio, che ha scelto come pseudonimo Mistero, ritroverà il gusto per la vita e la forza di andare avanti, metterà da parte la sofferenza e la rabbia contro il fato per approdare a una nuova consapevolezza: il passato è passato, la vita continua.

Quella che il lettore si appresta a conoscere è la storia vera di una vera sofferenza ma è anche una storia di grande coraggio; il tema dell’amicizia non è limitato all’analisi di cosa questo sentimento può fare ma è soprattutto sviscerato intorno a ciò che un legame può insegnare: la forza che Goccia di mare trasmette a Mistero non svanisce nel nulla nel momento in cui i due si dividono ma perdura nel tempo, nonostante la distanza fisica e i lunghi silenzi, è un seme che ha messo radici e cresce verso il cielo.

Il testo non ha la pretesa di insegnare ma solo la volontà di raccontare, eppure, qualcosa da imparare c’è e rimane aggrappato all’animo del lettore.

Favolosa relazione fra la mancanza del particolar sapere e il pensiero

Ora che è cambiato il colore dei miei capelli e la misura è quasi colma, ho notato, costatato e capito che le giornate non mi dicono più nulla e neanche si accorgono di me: tutte uguali, anche se apparentemente diverse, sono scandite solo da assordanti ticchettii.

Fino al momento in cui ho scoperto il piacere di rientrare nella casa vuota e silenziosa e sedermi davanti al pc a spulciare tra le news e le frivolezze del web; curiosando affiorano i miei ricordi e i miei pensieri e, anche se non supportato da dote culturale, li scrivo come mi