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La tua Fede è la tua Fortuna
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E-book153 pagine2 ore

La tua Fede è la tua Fortuna

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Info su questo ebook

QUESTO libro parla dell'arte di realizzare i tuoi desideri. Ci parla del meccanismo usato nella produzione del mondo visibile. È un piccolo libro ma non insignificante. C'è un tesoro in esso, un percorso chiaro e definito per realizzare i tuoi sogni.

Se possibile porterà convinzione ad altri attraverso argomentazioni ragionate ed esempi dettagliati, questo libro sarebbe molte volte più grande. Raramente è possibile, tuttavia, farlo tramite dichiarazioni scritte o argomenti forniti al processo sospeso, sembra sempre plausibile dire che l'autore era disonesto o ingenuo e, quindi, le sue prove erano contaminate.
CHI È NEVILLE GODDARD?
Neville Goddard, meglio conosciuto come Neville, è stato uno degli insegnanti più influenti e discretamente drammatici nel campo del Nuovo Pensiero per molti anni ... In una conferenza di un'ora semplice ma piuttosto elegante, Neville è stata in grado di chiarire la natura di Dio e il rapporto di Dio con ogni persona. Parlò di Dio in termini intimi come se lo conoscesse molto bene, cosa che fece.

Joseph Murphy, scrittore e docente che ha studiato con Neville a New York City, ha detto di lui: "Neville può essere riconosciuto come uno dei più grandi mistici del mondo".

Nato il 19 febbraio 1905 alle Barbados (Antille britanniche), Neville era il quarto figlio di una famiglia di nove ragazzi e una ragazza. Un giorno stavano giocando vicino a una vecchia capanna spazzata dal vento nel mare. Un veggente viveva nella cabina e leggeva loro il futuro. I bambini più grandi eserciterebbero professioni, in medicina e affari. Queste previsioni si sono avverate. Oggi la famiglia Goddard è una delle famiglie più importanti e influenti dell'isola.

"Non toccare la stanza", disse il veggente, puntando un dito su Neville, "ha una missione speciale da svolgere nel mondo - di Dio". E per Neville, "Viaggerai in un paese lontano e passerai la vita lì. ”Anche questa previsione si è avverata. Da giovane andò negli Stati Uniti e lavorò in alcuni dei grandi magazzini di New York City. Più tardi, ha lavorato a teatro in compagnia dei fratelli Shubert.

In circostanze insolite, conobbe un ebreo nero di nome Abdullah, che tenne lezioni sul cristianesimo. Neville andò ad ascoltarlo, per metà protestando, per soddisfare la costante insistenza di un amico, "il cui giudizio non rispettava", disse Neville, "perché non faceva altro che scarsi investimenti finanziari".

Neville disse che era seduto nell'auditorium in attesa dell'inizio della conferenza, quando l'oratore - che non aveva mai incontrato Neville, scese nella sala dal retro dell'auditorium fino al palco.

"Sei in ritardo, Neville!" Disse Abdullah, "Sei mesi di ritardo! I fratelli mi avevano detto di aspettarti. Rimarrò qui finché non avrai ricevuto tutto ciò che ti devo dare. Poi partirò [da questo piano]. ”Da questa presentazione, Neville studiava con Abdullah sette giorni alla settimana per sette anni.

"Abdullah mi ha insegnato l'ebraico, mi ha insegnato la Kabbalah e mi ha insegnato di più sul cristianesimo reale (esoterico) di chiunque abbia mai conosciuto", ha detto Neville.

LinguaItaliano
Data di uscita9 feb 2020
ISBN9780463587041
La tua Fede è la tua Fortuna
Autore

Neville Goddard

Neville Goddard (1905-1972) was a profoundly influential teacher, and author, writing more than ten books under the pen name Neville. He was a popular speaker on metaphysical themes and is associated with the New Thought philosophy.

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    La tua Fede è la tua Fortuna - Neville Goddard

    Prima Di Abramo

    In verità, in verità, vi dico: prima che Abramo fosse, Io SONO.

    – Giovanni 8:58.

    All’inizio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

    ALL’INIZIO ERA la consapevolezza incondizionata di essere, e la consapevolezza di essere non condizionata divenne condizionata immaginando sé stessa di essere qualcosa, e la consapevolezza incondizionata di essere divenne ciò che essa aveva immaginato di essere; e così ebbe inizio la creazione.

    Per effetto di questa legge -prima concepire e poi diventare ciò che è stato concepito- tutte le cose evolvono fuori dalla Non-forma, e senza questa sequenza non c’è niente di fatto che sia fatto.

    Prima che Abramo o il mondo fossero, IO SONO. Quando tutto il tempo cesserà di essere, IO SONO.

    IO SONO l’informe consapevolezza di essere, che concepisco me stesso di essere uomo. Per la mia eterna legge di essere, io sono obbligato ad essere e ad esprimere tutto ciò che credo di essere.

    IO SONO l’eterna Non-cosa che contengo, all’interno del mio sé senza forma, la capacità di essere ogni cosa. IO SONO ciò in cui vivono, si muovono ed hanno la loro esistenza tutte le concezioni di me stesso, e lontano da cui esse non esistono.

    Io dimoro in ogni concezione di me stesso, e da questa interiorità io cerco sempre di trascendere tutte le concezioni di me stesso. Per effetto della stessa legge del mio essere, io trascendo la mia concezione di me stesso solo quando credo di essere colui che trascende.

    IO SONO la legge di essere, e oltre me non c’è altra legge. IO SONO quell’IO SONO.

    II.

    Tu Devi Decretare

    Così deve essere la mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non tornerà a me vuota, ma compirà quello che voglio, e condurrà a buon fine ciò per cui l’ho mandata.

    – Isaia 55:11.

    L’UOMO PUÒ decretare una cosa e questa sarà realizzata. L’uomo ha sempre decretato quello che è apparso nel suo mondo; sta oggi decretando ciò che appare ora nel suo mondo e continuerà a farlo fintanto che è consapevole di essere uomo.

    Niente è mai apparso nel mondo dell’uomo tranne ciò che l’uomo ha ordinato che dovesse apparire. Puoi negare questo ma, per quanto tu possa provare, non potrai smentirlo, perché questo decretare è basato su un principio immutabile.

    L’uomo non ordina alle cose di apparire attraverso le parole che, il più delle volte, sono solo una confessione dei suoi dubbi e delle sue paure; il decretare è sempre compiuto nella coscienza.

    Ogni uomo manifesta automaticamente quello che è consapevole di essere. Senza sforzi o uso di parole, in ogni momento l’uomo comanda a sé stesso di essere e possedere ciò che è consapevole di essere e possedere.

    Questo principio di manifestazione immutabile è rappresentato in tutte le Bibbie del mondo. Gli autori delle nostre sacre scritture erano mistici illuminati, antichi maestri dell’arte della psicologia. Nel raccontare la storia dell’anima hanno personificato in forma di documento storico questo principio impersonale, sia per conservarlo che per nasconderlo agli occhi dei non iniziati.

    Oggi coloro ai quali è stato affidato questo grande tesoro, ossia i cleri mondiali, hanno dimenticato che la Bibbia è una rappresentazione psicologica della coscienza dell’uomo; e nella loro cieca dimenticanza ora insegnano ai loro seguaci ad adorarne i personaggi come uomini e donne che vissero effettivamente nello spazio temporale.

    Quando l’uomo vede la Bibbia come un grande dramma psicologico, e tutti i suoi personaggi ed attori come qualità ed attributi della sua stessa coscienza, allora e solo allora la Bibbia gli rivelerà la luce della sua simbologia. Questo principio impersonale di vita che ha creato tutte le cose è personificato come Dio; e si scopre che questo Signore Dio, creatore del cielo e della terra, è la consapevolezza di essere dell’uomo. Se l’uomo fosse meno legato all’ortodossia e fosse un osservatore più intuitivo, leggendo la Bibbia non mancherebbe di notare che la consapevolezza di essere è rivelata centinaia di volte nel corso dell’opera. Per citarne alcune: IO SONO mi ha mandato a voi; Sii fermo e sappi che IO SONO Dio; IO SONO il Signore e non c’è altro Dio; IO SONO il pastore; IO SONO la porta; IO SONO la resurrezione e la vita; IO SONO la via; IO SONO l’inizio e la fine.

    IO SONO, la consapevolezza incondizionata di essere dell’uomo, è rivelata come Signore e creatore di ogni stato condizionato dell’essere. Se l’uomo abbandonasse la sua fede in un Dio separato da sé, riconoscerebbe che la sua consapevolezza di essere è

    Dio (questa consapevolezza che modella sé stessa ad immagine e somiglianza della propria concezione di sé stessa), e trasformerebbe il suo mondo da un terreno arido ad un campo fertile di suo gradimento.

    Il giorno in cui l’uomo lo farà, saprà che lui e suo Padre sono uno, ma che suo Padre è più grande di lui. Egli saprà che la sua coscienza di essere è una con ciò che lui è consapevole di essere, ma la sua coscienza incondizionata di essere è più grande del suo stato condizionato o della sua concezione di sé.

    Quando l’uomo scopre che la sua coscienza è il potere impersonale di espressione che eternamente si personifica nelle concezioni che lui ha di sé stesso, allora assumerà e si approprierà di quello stato di coscienza che desidera esprimere e, così facendo, diventerà quello stato in espressione.

    Decreta una cosa e questa avverrà può quindi essere detto in questo modo: Tu devi diventare consapevole di essere o possedere una cosa ed esprimerai o possiederai quello che sei consapevole di essere o di possedere.

    La legge della coscienza è l’unica legge di espressione. IO SONO la via, IO SONO la resurrezione. La coscienza è sia la via sia il potere che resuscita ed esprime tutto ciò che l’uomo sarà mai consapevole di essere.

    Abbandona la cecità dell’uomo non iniziato che si sforza di esprimere e possedere le qualità e le cose che non è consapevole di essere e possedere; e sii come il mistico illuminato che ordina sulla base di questa legge immutabile. Afferma consapevolmente di essere quello che cerchi; appropriati della consapevolezza di quello che cerchi, e anche tu conoscerai lo stato del vero mistico, come di seguito:

    Io divenni consapevole di esserlo. Io sono ancora consapevole di esserlo. E io continuerò ad essere consapevole di esserlo fino a quando quello che sono consapevole di essere sarà perfettamente espresso.

    Sì, io decreterò una cosa e questa avverrà.

    III.

    Il Principio di Verità

    Tu conoscerai la verità e la verità ti renderà libero.

    – Giovanni 8:32.

    LA VERITÀ CHE rende l’uomo libero è il sapere che la sua coscienza è la resurrezione e la vita, che la sua coscienza resuscita e rende vivo tutto ciò che egli è consapevole di essere. Oltre la coscienza non c’è né resurrezione né vita.

    Quando l’uomo abbandona la sua fede in un Dio separato da lui e comincia a riconoscere come Dio la sua consapevolezza di essere (come fecero Gesù e i profeti), egli trasformerà il suo mondo con la comprensione che Io e mio Padre siamo uno, ma mio Padre è più grande di me. Egli saprà che la sua coscienza è Dio e che ciò che egli è consapevole di essere è il figlio che porta la testimonianza di Dio, il Padre.

    L’ideatore e la concezione sono uno, ma l’ideatore è più grande della sua concezione. Prima che Abramo fosse IO SONO. Sì, io ero consapevole di essere prima che diventassi consapevole di essere uomo, ed il giorno che cesserò di essere consapevole di essere uomo sarò ancora consapevole di essere.

    La consapevolezza di essere non è dipendente dall’essere qualche cosa. Essa precedeva tutte le concezioni di sé stessa e sarà quando tutte le concezioni di sé stessa cesseranno di essere. IO SONO l’inizio e la fine. Ossia tutte le cose o concezioni di me stesso iniziano e finiscono in me ma io, la coscienza senza forma, rimango per sempre.

    Gesù scoprì questa gloriosa verità e dichiarò Sé stesso di essere uno con Dio, non il Dio che l’uomo aveva foggiato, perché Egli non riconobbe mai tale Dio. Gesù scoprì che Dio era la Sua consapevolezza di essere e così disse all’uomo che il Regno di Dio e il Paradiso erano dentro.

    Quando è riportato che Gesù lasciò il mondo e andò da Suo Padre, si sta semplicemente affermando che Egli distolse la Sua attenzione dal mondo dei sensi e si elevò nella coscienza a quel livello che Egli desiderava esprimere, e lì rimase fino a che divenne uno con la coscienza alla quale era asceso. Quando ritornò al mondo dell’uomo Egli poté agire con l’assicurazione positiva di ciò che Egli era consapevole di essere, uno stato di coscienza che nessuno tranne Lui sentiva o sapeva di

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