Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Con gli occhi al cielo... La storia di Matteo
Con gli occhi al cielo... La storia di Matteo
Con gli occhi al cielo... La storia di Matteo
E-book255 pagine3 ore

Con gli occhi al cielo... La storia di Matteo

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Il libro comprende una serie di scritti dell'autore, copia conforme agli originali di suo pugno, in possesso della famiglia Farina, trovati in quaderni, nel suo computer, articoli di quotidiani locali, compiti in classe nelle varie scuole frequentate ecc. Dopo una brevissima premessa, nella biografia una guida accompagna il lettore raccontando la breve ma intensa vita terrena di Matteo; seguendo un criterio i suoi scritti sono divisi per argomenti, senza cambiare nulla, neanche una virgola delle sue composizioni.
LinguaItaliano
Data di uscita16 giu 2020
ISBN9788831679879
Con gli occhi al cielo... La storia di Matteo

Correlato a Con gli occhi al cielo... La storia di Matteo

Ebook correlati

Narrativa religiosa per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Con gli occhi al cielo... La storia di Matteo

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Con gli occhi al cielo... La storia di Matteo - Matteo Farina

    Farina

    dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi 1, 3-11

    Preghiera di ringraziamento

    Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest'opera buona la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

    E’ giusto, del resto, che io provi questi sentimenti per tutti voi, perché vi porto nel cuore, (sia quando sono in prigionia, sia quando difendo e confermo il Vangelo), voi che con me siete tutti partecipi della grazia. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’ amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo a gloria e lode di Dio.

    PREFAZIONE

    L'Amore, solo l'amore ci ha spinto a raccogliere le testimonianze che Matteo ha lasciato. L'Amore di cui traboccano le sue preghiere, dialogo con l'Altissimo, ha suscitato il nostro stupore che cresceva con il passare del tempo nel cogliere la commozione negli occhi e nelle parole di tutti coloro che a quelle testimonianze si accostavano.

    Un crescendo di amici, conoscenti, addirittura persone che non avevano conosciuto Matteo in vita, ma ne sentivano parlare, bussava alla porta della sua famiglia per saperne di più. Allora non si poteva ignorare questa richiesta.

    Siamo entrati in punta di piedi nella profondità e nell'intimità del grande amore di Matteo: la Fede.

    Abbiamo capito che questo amore era dedicato a tutti.

    Prima di cominciare questo lavoro abbiamo pregato e chiesto al Signore di illuminarci con il Suo Santo Spirito, per intercessione della Sua Santissima Madre. Come era solito fare Matteo, con la Bibbia fra le mani, abbiamo chiesto a Dio di parlarci e, aperta a caso una pagina della Sua Parola, la scelta è caduta su San Paolo.

    Nelle parole di San Paolo abbiamo trovato il fine del messaggio che Matteo, attraverso il suo percorso di vita ci ha comunicato.

    La famiglia, superando la grande sofferenza, ha reso possibile la realizzazione di questo libro con spirito di offerta e amore.

    MATTEO FARINA è il protagonista di questa storia: un giovane che nell'arco di diciotto anni, tale è la breve durata della sua vita, ha vissuto la quotidianità di tutti i giovani, ricca di momenti di esuberanza e di entusiasmo, ma ha conosciuto anni di grandissima sofferenza a causa della manifestazione improvvisa di un tumore cerebrale.

    In quasi sei lunghi anni questo male lo ha provato duramente sino a causarne la sua fine terrena, avvenuta il 24 Aprile 2009. Matteo ha sopportato la grande sofferenza che questo genere di malattia comporta, con spirito di accettazione e offerta.

    La FEDE ha costituito la roccia su cui poggiarsi e da cui attingere la forza che ha tanto stupito le moltissime persone che negli anni lo hanno avvicinato.

    Innumerevoli le testimonianze che Matteo ha lasciato, trovate nel suo computer dal papà e dalla sorella Erika. La famiglia ha ritenuto di offrirle, soprattutto ai giovani, perché arrivi il messaggio d'Amore e di Fede che gli scritti di Matteo esprimono, diretto ai cuori di coloro che vorranno accoglierlo!

    Dedicato ai giovani

    Questo libro è dedicato a voi: Serena, Sara, Elisa, Federica, Cristina, Francesca, Valentina, Marina, Claudia, Alessia, Chiara, Marzia, Vittoria, Pamela, Vanessa, Giorgia, Andreana, Simona, Maura, Silvia, Alessandra, Barbara……. a voi: Andrea, Alberto, Francesco, Marco, Roberto, Simone, Luigi, Stefano, Nicola, Paolo, Alessandro, Matteo, Davide, Salvatore, Mattia, Daniele, Santo, Miro, Vincenzo, Piero, Angelo, Mario, Fabrizio…….. ed a tutti i giovani che vorranno raccogliere il testimone che Matteo ha lanciato. Stringendo la sua mano protesa, possano riflettere la luce del Signore in ogni azione, in ogni singolo momento della propria vita: tra sassi ed erba, tra petali e spine

    La vita di Matteo

    E’ l'alba del 19 Settembre 1990 e con qualche giorno di anticipo nasce Matteo: sono le 3.30 del mattino; il parto è veloce e la mamma ha fatto in tempo ad arrivare ad Avellino, presso la clinica del professore Malzoni, cugino del papà, dove sono nati tutti i bimbi dell'ultima generazione Farina. Avellino è il paese natale del nonno paterno, Mario, che tanto desiderava un nipotino di nome Matteo, come aveva chiesto a sua nuora in tempi non sospetti, quando era ancora la fidanzata di suo figlio. Nonno Mario, purtroppo, morì nel gennaio del 1982, ma la mamma di Matteo pensava sempre a quella richiesta, e quando seppe di essere in attesa di un bimbo, mise in una ciotolina tanti bigliettini con nomi diversi, tra cui anche Matteo. Invitò la piccola Erika, la primogenita, a pescarne uno a caso… Si chiamerà Matteo!. Era venuto fuori proprio il nome che nonno Mario desiderava ed era anche il preferito della mamma: Matteo significa dono di Dio e proprio questo era stato per lei apprendere di essere di nuovo in attesa. Una gravidanza inaspettata, ma accolta con immensa gioia, che la riempì di una grande forza sin dal primo momento! Una combinazione felice, un legame con un nonno che Matteo non avrebbe mai conosciuto, ma del quale, crescendo, spesso chiedeva; tanto che un giorno, a soli 8 anni, disse alla mamma: <>.

    Trascorsi i primi giorni di vita ad Avellino, Matteo torna a casa, a Brindisi, la città della sua famiglia, in braccio a mamma e papà dalla sorellina Erika che lo accoglie con grande entusiasmo: è il dono più bello che i suoi genitori potessero farle al ritorno da quel viaggio. Lo tiene stretto a sé e lo coccola come una mammina: nasce un legame fortissimo e indissolubile che nulla, neanche il distacco fisico del triste 24 Aprile 2009, riuscirà a scalfire. Matteo è stato, è e sarà per sempre il mio tutto, l'esempio di uomo più straordinario da seguire!. Così dice sempre Erika…

    Matteo entra a far parte della comunità cristiana il 28 Ottobre 1990, ricevendo il Sacramento del Battesimo nella Parrocchia Ave Maris Stella di Brindisi, al rione Casale, dal Parroco Padre Damiano Comes. I suoi padrini sono la zia paterna Marilena e lo zio Franco, suo marito, che con grande affetto lo accompagneranno nella sua formazione cristiana, fino alle vicende più dolorose della sua vita.

    Matteo si mostra subito un bimbo tranquillo, mangia e dorme senza fare mai capricci, neanche quando, ancora di pochissimi mesi, si ammala per una bronchite prima e per varicella e pertosse poi. E’ un periodo di preoccupazione per la salute del piccolo, ma grazie a Dio, si risolve per il meglio.

    Matteo cresce allegro, solare, affabile e sorridente: è la dolcezza fatta persona. E’ amato e coccolato da tutta la sua grande famiglia composta da nonni, numerosi zii e cugini. Già nei primissimi anni di vita, dimostra di essere desideroso di conoscere e imparare: ha una grande passione per i dinosauri, dei quali conosce tutti i nomi e le caratteristiche. Alla scuola materna M. Boschetti Alberti si impegna nei lavori e socializza con tutti i suoi compagni; apprende con rapidità ogni nozione gli venga data e così impara presto a scrivere e a leggere.

    Nonostante la tenera età è capace di stare attento e tranquillo anche in chiesa, durante la Santa Messa, dove spesso i genitori lo portano, così impara presto a pregare e ad ascoltare la parola di Dio, crescendo in un ambiente di profonda fede cristiana.

    La sua dolcezza e l'amore per il creato culminano quando, in un giorno di scuola materna, insieme ad una sua compagna, ha cura di un topolino morto, trovato nel cortile: lo prende in braccio e lo coccola, dispiaciuto per quella creaturina, suscitando la repulsione delle maestre e della bidella presenti che prontamente ammoniscono Matteo e lo disinfettano da capo a piedi. La risposta è il suo disarmante: <> Anche da grande, Matteo continuerà ad avere questa attenzione per tutte le creature, anche le più piccole, non esitando a metterle in salvo.

    Terminata la scuola materna, a sei anni Matteo comincia il primo anno della scuola elementare G. Calò. In questo periodo iniziano a manifestarsi episodi di allergie ed asma che lo costringono ad essere costantemente sotto cura e ad avere un po’ di attenzione in più. Ciò nonostante, una brutta broncopolmonite lo colpisce per un lungo periodo, alla fine della prima elementare: febbre oltre i 40° e lunghe cure, ma Matteo è sempre mite e si rassegna a stare lontano dai suoi amici e cugini, confortato dall'affetto dei suoi cari e da Gesù e Maria ai quali rivolge le sue semplici preghiere. Nonostante tutto la vita riprende la sua normalità: dimostra di essere molto volitivo, a scuola non trascura nessuna materia.

    Matteo ha sete di conoscenza, vuole imparare a fare tante cose e fa tutto con impegno e passione, dimostrando il suo amore per la vita, immenso dono di Dio. Oltre che a scuola, si impegna anche in varie attività sportive, passando dalla semplice ginnastica al tennis, alla pallavolo, al basket, al karate, al calcetto ed infine al nuoto. Spicca nella recitazione e manifesta una predisposizione al canto e alla musica, imparando a suonare diversi strumenti grazie all'aiuto del papà. Gioca e si diverte con i suoi amici ai videogames; però c’è qualcosa di raro che lo arricchisce: la grande Fede, nonostante la sua tenera età!

    Matteo comincia a frequentare il catechismo, disponendosi con un grande entusiasmo e tanta voglia di sapere, due cose che sempre lo accompagneranno. Partecipa attivamente alla Santa Messa come chierichetto, già a partire dagli 8 anni, proseguendo poi come lettore della Parola di Dio e della Preghiera dei Fedeli. Sempre all'età di 8 anni riceve per la prima volta il Sacramento della Riconciliazione, al quale darà una grande importanza per tutto il resto della sua vita.

    Sceglie come confessore Padre Antonino Colasanti, figlio spirituale di Padre Pio, che diverrà il suo padre spirituale; sarà legatissimo a lui da un affetto profondo che manifesterà anche dopo il trasferimento del sacerdote in altra sede, attraverso telefonate e incontri.

    Con Padre Antonino Matteo farà l'esperienza di bellissimi ritiri spirituali, alcuni trascorsi in Trentino Alto Adige; ritemprerà anima e corpo nella spettacolare natura delle Dolomiti, dove gli sembrerà di toccare il cielo con un dito…

    L'azzurro del cielo sarà per Matteo il colore preferito!

    Proprio Padre Antonino impartirà l'ultima Eucarestia a Matteo il 13 Aprile 2009, Lunedì dell'Angelo.

    Il Sacramento della Confessione assume maggiore importanza per Matteo dopo il sogno che farà all'età di 9 anni, nella notte tra il 2 e il 3 gennaio del 2000, un sogno che diverrà per lui percorso di vita e di fede.

    La visione in sogno del Beato Padre Pio da Pietrelcina

    (notte tra il 2 e il 3 gennaio 2000)

    Ieri sera non riuscivo a dormire.

    Quando mi addormentai sognai che ero a scuola e Vincenzo e Federica* litigavano; io dissi: - Madonna-. Sentii qualcosa dentro.

    Facemmo la recita e tornammo a casa.

    Lì (a casa) il tempo si fermò e una luce mi prese. Il tempo continuò ma non si accorse nessuno che io non ero in casa.

    Mi ritrovai in un giardino. Da una parte era verde con alberi, prati e fiori, dall'altra solo terra. Io ero nel giardino fatto di terra e avevo la forma di un albero marrone scuro con foglie secche.

    Arrivò un signore con una pinza e mi disse: - Spogliati dai tuoi peccati-. Mi tolse qualche ramo e qualche foglia.

    Ripresi la forma normale e, però, affianco a me c’ era un gran vuoto e dietro un pastorello.

    Scappai di corsa nel giardino verde dove m'inginocchiai ad un signore vestito di pelli d'animali che mi disse: - Ti battezzo per la seconda volta per toglierti dai peccati perché quel vuoto che hai visto erano le persone che non credono in DIO, peccano e sono tristi-.

    A quel punto, dietro di me, apparve PADRE PIO vestito con una tunica marrone, una cordicella bianca a vita, gli occhi azzurri, un'aureola in testa e i buchi alle mani.

    Mi disse: - Racconta tutto ciò alla tua famiglia. Se sei riuscito a capire che chi è senza peccato è felice devi farlo capire agli altri in modo che potremo andare tutti insieme, felici, nel regno dei cieli-. Lo abbracciai e lui disse: - Dio, Signore…- ed una luce disse: - Portalo tu a casa. Mi prese in braccio come un bambino piccolo e mi portò al mio letto, poi disse: - Non fa niente se non sei andato in chiesa perché non era per tuo volere, ma per un dolore che avevi. Mi lasciò e a quel punto mi sono svegliato.

    (in quel periodo Matteo aveva una gamba ingessata per un infortunio accaduto giocando a basket)

    *sono due compagni di classe di Matteo

    Matteo si accosta al Sacramento delle Confessione con frequenza settimanale, come suggeriva Padre Pio ed il suo padre spirituale gli aveva insegnato; in seguito nuovi confessori lo inviteranno ad allungare i tempi fra una confessione e l'altra; Matteo accetterà solo per obbedienza, mettendo da parte la sua naturale inclinazione.

    Questa è una delle poesie che Matteo scriverà a partire dall'agosto 2005. Saranno raccolte in un libricino che la famiglia ha donato a ricordo del proprio figlio in occasione del trigesimo della sua dipartita.

    PERDONO

    Che ho combinato amore mio,

    che ho combinato.

    Ci ho provato… ci ho provato,

    ma non ce l'ho fatta.

    Ti ho offeso…

    Non sono riuscito a trovare il tuo volto in chi

    mi sta accanto,

    ho perso la pace… la tua pace,

    ho perso la gioia… la tua gioia.

    Mi sento così sbandato,

    così piccolo…

    eppure non riesco ad essere umile.

    Mi sento così vuoto amore mio,

    un vuoto che mi consuma.

    Com’è difficile seguirti…

    Come posso vivere di gioia?

    Ogni volta che mi propongo di migliorare…

    ricado, ancora, e ancora, e ancora…

    … e mi fa male amore mio, mi fa male.

    Ma non è forse così che abbiamo imparato a camminare?

    Perdonami amore mio,

    ma rialzami, ti prego,

    mi sento così male…

    Ho peccato,

    ma tu, ti prego, non guardare alle mie colpe,

    guarda invece a quel misero bene che faccio,

    e risollevami,

    così che io sia un fiume d'amore,

    che possa trascinare tutti con me,

    e tutti insieme possiamo camminare verso te.

    Non è la prima volta che ti offendo,

    mio Signore,

    e purtroppo so che non sarà l'ultima.

    Perdonami amore mio, perdonami.

    Come posso essere migliore?

    Come piacerti?

    È così che vuoi che sia la mia vita?

    La nostra vita?

    Un'eterna lotta tra bene e male?

    Sai già però che tante battaglie ancora ho da

    perdere, per imparare, si,

    imparare ad amare.

    Va bene.

    Se è questo che vuoi…

    Sia fatta la tua volontà.

    Una cosa sola ti chiedo:

    perdonami amore mio,

    perdonami.

    Matteo Farina

    Comincia all'età di nove anni l'istintivo desiderio di evangelizzazione" da parte di Matteo nei confronti di tutti coloro che gli sono attorno: familiari, amici, compagni di scuola, professori ecc… Non perde mai occasione di testimoniare la sua fede nel quotidiano, questo con grande naturalezza, non assumendo mai atteggiamenti di pretesa o alcuna forma di supponenza, perché Matteo, come già detto, è mite in ogni circostanza.

    Scriverà più tardi << spero di riuscire a realizzare la mia missione di infiltrato tra i giovani, parlando loro di Dio (illuminato proprio da Lui) …osservo chi mi sta intorno, per entrare tra loro silenzioso come un virus e contagiarli di una malattia senza cura, l'Amore!>>.

    Matteo partecipa con vivo interesse agli incontri di catechesi sulla Pa-rola che la Parrocchia organizza nel tempo di Quaresima attraverso cenacoli familiari; è il periodo che precede la sua Prima Comunione. Tutti i partecipanti sono colpiti dalla sua conoscenza del Vangelo, inconsueta per la sua giovanissima età (poco più di 9 anni). Come impegno quaresimale Matteo legge tutto il Vangelo di Matteo e piange nel momento delle crocifissione di Gesù; la Bibbia sarà per lui la risposta a tutte le domande che durante la sua breve ma intensa vita gli si presenteranno.

    Consulterà la Sacra Scrittura continuamente, considerandone il contenuto come il filo diretto con Dio. <<Lampada per i miei passi è la Tua Parola, Luce sul mio cammino >> è la

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1