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C'era una volta... (le favole che r...esistono ancora)
C'era una volta... (le favole che r...esistono ancora)
C'era una volta... (le favole che r...esistono ancora)
E-book43 pagine31 minuti

C'era una volta... (le favole che r...esistono ancora)

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Info su questo ebook

C'era una volta è un salto all'indietro nel tempo per gli adulti, avendo modo di riaprire quei cassetti pieni di sogni chiusi da chissà quanto tempo, mentre per i più piccoli sarà un modo di sognare ad occhi aperti. Sono quattordici piccoli racconti che spaziano nel tempo dove la fantasia e la realtà sembrano un tutt'uno, dove il finale del vissero felici e contenti non può di certo mancare.
LinguaItaliano
Data di uscita9 lug 2020
ISBN9788831680875
C'era una volta... (le favole che r...esistono ancora)

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    Anteprima del libro

    C'era una volta... (le favole che r...esistono ancora) - Maurizio Maggi

    633/1941.

    PREFAZIONE

    Fin da pic­co­li sia­mo sta­ti abi­tua­ti ad ascol­ta­re fa­vo­le e con es­se ci sia­mo ad­dor­men­ta­ti cul­lan­do­ci in­sie­me ai so­gni di quel­le sto­rie con la cer­tez­za che un gior­no li avrem­mo rag­giun­ti.

    Da gran­di le ab­bia­mo di­men­ti­ca­te pen­san­do di non aver più so­gni da in­se­gui­re.

    Da ge­ni­to­ri le ab­bia­mo ri­tro­va­te e rac­con­ta­te ai no­stri fi­gli con la spe­ran­za che al­me­no lo­ro non ri­nun­ci­no ai lo­ro so­gni.

    LA RANA E LA LUNA

    C’era una vol­ta…

    Un bo­sco e all' in­ter­no del bo­sco c'era uno sta­gno, do­ve tut­te le se­re si ra­du­na­va­no gli ani­ma­li che vi­ve­va­no lì. C’era­no co­ni­gli, cer­biat­ti, sco­iat­to­li e uc­cel­li di ogni spe­cie e per ul­ti­ma c’era una ra­na, che se ne sta­va buo­na buo­na na­sco­sta tra i fi­li d’er­ba men­tre tut­ti gli al­tri ani­ma­li gio­ca­va­no nel­lo sta­gno.

    - Per­ché non sei in­sie­me agli al­tri?- do­man­dò all’im­prov­vi­so la lu­na

    - Ho ver­go­gna di far­mi ve­de­re; guar­da lo­ro, so­no tut­ti più bel­li di me. Io so­no sol­tan­to una brut­ta ra­na-.

    Do­po aver ascol­ta­to quel­le pa­ro­le la lu­na si ac­ce­se più di quan­to già non fos­se e il­lu­mi­nan­do tut­to lo sta­gno, ri­spo­se al­la ra­na

    - Non è im­por­tan­te co­me sia­mo fat­ti o il co­lo­re che por­tia­mo; quel­lo che con­ta ve­ra­men­te è co­me sia­mo den­tro. Av­vi­ci­na­ti al­la ri­va e pro­va a spec­chiar­ti-.

    La ra­na ini­zial­men­te ri­ma­se fer­ma, poi con un gran bal­zo sal­tò su di una gran­de fo­glia e gra­zie al­la lu­ce del­la lu­na riu­scì a ri­flet­ter­si nel­lo sta­gno e vi­de che tut­to som­ma­to non era poi co­sì brut­ta co­me cre­de­va. E gra­zie all’aiu­to del­la lu­na, fu co­sì che da quel­la se­ra non eb­be più pau­ra di far­si ve­de­re da­gli al­tri ani­ma­li e da quel gior­no la sua vi­ta cam­biò per sem­pre, di­ven­tan­do in po­co tem­po la mi­glio­re ami­ca che ogni ani­ma­le del­lo sta­gno po­tes­se mai de­si­de­ra­re di ave­re.

    UN MAGICO NATALE

    C’era una vol­ta…

    Una bam­bi­na di no­me Ca­te­ri­na e sa­pe­te una co­sa? Era sem­pre mol­to sgar­ba­ta con tut­ti e non vo­le­va mai gio­ca­re in­sie­me agli al­tri bam­bi­ni per pau­ra che po­tes­se­ro usa­re i suoi gio­cat­to­li e no­no­stan­te i suoi ge­ni­to­ri si rac­co­man­das­se­ro di es­se­re più buo­na, Ca­te­ri­na non ne vo­le­va pro­prio sa­pe­re. Mal­gra­do si stes­se av­vi­ci­nan­do il Na­ta­le, lei pre­fe­ri­va gio­ca­re da so­la nel­la sua ca­me­ret­ta. Quel­la stes­sa vi­gi­lia di Na­ta­le si ad­dor­men­tò nel suo let­to e quan­do il mat­ti­no se­guen­te si sve­gliò si ac­cor­se che tut­ti i suoi gio­cat­to­li era­no spa­ri­ti. Im­me­dia­ta­men­te ini­ziò a gri­da­re, ma si ac­cor­se che nes­su­no le ri­spo­se. Di cor­sa uscì dal­la stan­za ma ben pre­sto ca­pì che non c’era nes­su­no; con il pi­gia­ma an­co­ra in­dos­so e a pie­di scal­zi uscì di ca­sa ma all’in­fuo­ri del­la ne­ve che

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