Le storie di Nonno Gnomo: Favole e racconti per piccoli lettori

Di Luciano Di Valentino

Il libro è una sorta di pot pourri di brevi favole, apologhi, novelle e filastrocche e nel quale non c'è, apparentemente, un'unica trama, infatti pagina dopo pagina si susseguono storie e filastrocche diverse che il più delle volte sembrerebbero slegate le une dalle altre ma che, in fondo nel loro alternarsi, cercano di mostrare come, ognuno di noi, possa divenire l'artefice della propria storia personale e di come, con il cuore e l'amore, si possa, infine, arrivare laddove si vuole. E' un libro che, essenzialmente, è rivolto ai bambini ma nel quale anche gli adulti potrebbero riconoscersi e ritrovarsi e così riscoprire anche il fanciullino che è sopito nel profondo di ogni persona.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 17 mar 2021
• ISBN: 9791220328036

Anteprima del libro

ancora...

Il bruchetto Lucianino

Lucianino era un bel bruchetto verde con tanti puntini gialli che viveva in un campo di cavoli dei quali si nutriva ma nonostante tutto non era felice. Guardava sempre con invidia gli altri insetti suoi amici che vivevano nel suo stesso campo ritenendoli più belli e più felici di lui. Quel giorno si fermò a parlare con Maya la coccinella e le chiese dove poteva trovare un così bell'abito rosso cosparso di sette puntini neri e che le permetteva anche di volare. La coccinella non seppe cosa rispondergli e gli disse di provare a chiedere a qualcun altro. Lucianino allora si mise in cammino e cammina, cammina incontrò Bettina la formichina che sudando trasportava un immenso chicco di grano. Alla richiesta del bruchetto la formica rispose in malo modo dicendo: «Lasciami stare, non posso perdere tempo con le tue stupidaggini, devo lavorare, ieri ho portato 100 chicchi di grano ma oggi ho deciso che dovrò portarne almeno il doppio, vai via non mi intralciare devo essere più brava delle altre formiche. A questo punto Lucianino sentì un rumore sull'albero e vide che c'era Pablo, la cicala, che strimpellava con la sua chitarra cantando una filastrocca:

"Lucianino sulla foglia

mangia tanto, quanto ha voglia.

Mangia tanto cavolfiore

mangia sempre a tutte l'ore

Quando pieno avrà il pancino

schiaccerà un bel sonnellino.

Tanti giorni passerà

fino a che si sveglierà..."

Lucianino alzò la sua testolina e voleva chiedere alla cicala perché stava cantando dicendo il suo nome ma Pablo era già volato via interrompendo la sua filastrocca.

Ora il bruchetto era molto incuriosito e quindi decise di andare a chiedere al saggio Ettore, lo scarabeo dorato, e così strisciando, strisciando si mise in cammino verso il prato dove Ettore aveva la sua casetta ricavata su una pianta di rose.

«Ciao Lucianino» disse lo scarabeo non appena si fu avvicinato «cosa posso fare per te?»

«Ho sempre ammirato gli altri miei amici insetti per i loro vestiti ed il fatto che loro possono volare nel cielo mentre io sono costretto a strisciare per terra. Anche tu sei bellissimo con tuo abito dorato ed il tuo volo...»

«Lucianino, Lucianino devi aver pazienza. Verrà un giorno che tutto cambierà quando meno te lo aspetti. Ora torna serenamente nel tuo orto e vedrai che un giorno tutto potrà cambiare»

Ettore era il più saggio degli insetti e quindi Lucianino non osò replicare e dopo aver fatto un inchino salutò lo Scarabeo e si mise in cammino verso casa.

Da lontano sentiva a tratti la voce di Pablo la Cicala che strimpellava e cantava questa filastrocca:

"E passa il tempo pian pianino

per il nostro Lucianino

Giunta è ormai la sera

e il bruchetto si dispera..."

Ed il buio arrivò prima che Lucianino potesse essere giunto al suo campo. Il bruchetto cominciò ad avere paura ma ecco che vide un puntino luminoso che piano, piano si avvicinava diventando sempre più grande... era Lucilla, la Lucciola, che volava nella notte con la sua lanternina accesa.

«Ciao Lucianino cosa fai qui, di notte, lontano di casa?»

«Sono andato nel prato a chiedere un consiglio allo Scarabeo Dorato però mi si è fatto tardi ed ora mi sono anche perso»

Lucianino stava quasi per piangere ma la Lucciola lo rassicurò

«Non ti preoccupare e segui la mia luce. Io conosco bene la strada di casa e a me il buio non fa paura»

E fu così che il