Il medaglione con la pietra di luna
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Info su questo ebook
Zhivka Yurukova è pedagogista e avvocato. Scrive poesie e prosa. È autrice dei libri The Soul of the Wind, La pipa magica, Il segreto della pipa magica e di molti articoli che trattano argomenti legali e di psicologia. I suoi lavori sono stati pubblicati su diversi giornali, riviste e antologie.
Ha partecipato con le sue illustrazioni a numerose mostre internazionali e cinque sono invece le mostre personali.
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Anteprima del libro
Il medaglione con la pietra di luna - Zhivka Yurukova
La figlia del re
In un regno sconosciuto nacque una fanciulla dolce e bella.
Sua madre, la regina, si svegliò una notte per uno strano rumore. Guardò e vide che sopra la culla della bambina c’erano tre fate.
La prima fata disse che la bimba sarebbe stata felice e avrebbe trovato sempre una via d’uscita, in ogni situazione. La seconda disse che sarebbe stata bella ma aggiunse che la bellezza non è sempre garanzia di felicità e che può causare l’invidia delle altre persone. La terza fata mise un medaglione con una pietra di luna al collo della bambina e sussurrò: «Questo medaglione con questa pietra l’aiuterà quando sarà nei guai».
Le tre fate scomparvero rapidamente e quando il re si svegliò al mattino, la regina gli raccontò la sua strana visione. Il re le disse che doveva aver sognato, ma quale fu la loro sorpresa quando trovarono davvero un medaglione con una bellissima pietra di luna appesa al collo della ragazza...
La fanciulla crebbe in grazia e bellezza. Un giorno una donna anziana, passando davanti al castello, chiese un bicchiere d’acqua alla servitù. Una cameriera la invitò a seguirla nelle cucine e le porse un bicchiere d’acqua, poi giunse la bella figlia del re. Ella adorava mescolarsi alla servitù e chiacchierare con i cuochi. In quel momento, l’anziana sconosciuta tirò fuori di tasca una palla e la porse alla ragazza.
«Questo è il mio regalo per te» disse la donna, e se ne andò.
Nessuno sapeva chi fosse veramente quella donna. Era una maga.
Alla figlia del re piacque molto la palla e ci giocava spesso. Un giorno era nel cortile del palazzo a giocare ma la palla rotolò lungo un sentiero e la principessa le corse dietro. La palla rotolava via veloce e la ragazza la inseguiva e fu così che si ritrovò improvvisamente in mezzo alla foresta. La fanciulla notò una casa molto strana. La palla si fermò proprio davanti alla porta di quella casa. Si era appena chinata per afferrarla quando all’improvviso iniziò un terribile temporale...
La principessa decise di bussare alla porta e trovare riparo all’interno della casetta, fin quando il temporale non fosse passato. Bussò quindi alla porta e sulla soglia apparve la stessa vecchia che aveva cercato un bicchiere d’acqua a palazzo. Tuttavia, la ragazza non la riconobbe. La donna la invitò a entrare e molto gentilmente le offrì una tazza di tè di erbe di bosco. Come detto, questa donna era una strega ed era anche molto malvagia e il suo tè era in realtà una pozione potente. Quando la ragazza ne bevve, immediatamente dimenticò chi era, da dove veniva e dove si trovava. E fu così che rimase in quella casa, con la maga malvagia che le raccontò di essere sua madre e che da quel momento in poi avrebbe preso in mano la sua vita, facendole fare tutto quello che desiderava...
Il mago lupo
Devo dirvi, tuttavia, che sebbene la maga fosse molto malvagia, non avrebbe fatto del male alla ragazza, perché la strega iniziò davvero ad amarla. La ragazza era così gentile e premurosa con lei che la maga si affezionò come a una figlia vera. Ma vediamo cosa accadde ai genitori della principessa; da quando la fanciulla era scomparsa, erano molto infelici e annunciarono una ricompensa per chiunque fosse riuscito a trovare la loro figlia. Molte persone giunsero e cercarono di aiutarli, ma nessuno poté trovarla. Non riuscivano a scoprire dove si trovasse la figlia del re...
Un giorno uno strano lupo venne a casa della maga. Bussò alla porta, era ferito. A quanto pare alcuni cani lo avevano aggredito e gli avevano strappato via la pelliccia. La maga non era in casa e la ragazza, molto compassionevole, lo aiutò. Il lupo dormiva davanti al camino. La cosa strana, tuttavia, era che le sue ferite si erano rimarginate prima della mezzanotte e l’animale di nuovo forte e sano. Vedendo questo, la ragazza fu molto felice e abbracciò il lupo.
«Vuoi fare una passeggiata?» le disse il lupo.
«Sì» rispose la ragazza, «ma ormai è mezzanotte, se vuoi faremo una passeggiata domattina, quando la mamma torna».
«No» disse il lupo. «Sali sulla mia schiena e ti accompagnerò attraverso la foresta notturna. Guarda che bella luna piena, come illumina le cime degli alberi».
La ragazza si lasciò convincere, salì in groppa al lupo, lui uscì di casa e si precipitò con tutte le sue forze attraverso il bosco. Correva, correva, correva… e la ragazza era felice e contenta. Ma a un certo punto si ritrovarono davanti ad un enorme palazzo tetro. Il lupo bussò alla porta e apparve un vecchio.
«Benvenuto, mio signore» disse il vecchio. La ragazza scese dalla schiena del lupo e lui si trasformò in un uomo. Disse alla fanciulla: «Non aver paura di me. Ti tratterò con gratitudine per avermi aiutato a guarire dalle ferite che mi sono state inflitte». Entrambi entrarono nel palazzo, presero posto a tavola, mangiarono e bevvero, quindi l’uomo fece accomodare la ragazza in una stanza molto carina. La ragazza si sdraiò e si addormentò e dormì intensamente per tre giorni e tre notti.
La strega intanto era tornata a casa e non trovando la ragazza, si arrabbiò molto perché pensava che fosse scappata...
Al terzo giorno, quando la ragazza si svegliò, chiese all’uomo di riportarla da sua madre. Quello le chiese: «Vuoi davvero vedere tua madre?».
«Sì» disse lei.
«Va bene» rispose l’uomo, che era un grandissimo mago. «Ti aiuterò perché tu mi hai aiutato quando ero nei guai... Ma rimarrai sorpresa. Tua madre non è la maga con cui vivi, tua madre è la regina del regno vicino e tuo padre è il re del regno vicino».
La ragazza, ovviamente, fu molto sorpresa da ciò che le veniva rivelato. Quando venne la notte, l’uomo si trasformò di nuovo in lupo e le disse di montargli in groppa, che l’avrebbe portata nel regno di sua madre e suo padre, ma l’avrebbe lasciata alle porte del palazzo perché aveva paura che i cani lo attaccassero di nuovo.
La ragazza salì in groppa al lupo e quando furono prossimi alle mura della città, lui le disse di proseguire sulla strada e si allontanò, addentrandosi nella foresta. La fanciulla raggiunse il cancello del palazzo reale e bussò. Una guardia le chiese chi fosse, lei rispose che era una giovane in cerca di lavoro e così fu condotta nelle cucine.
La maga volpe
Va ora detto che la maga, quando si accorse che la ragazza se n’era andata e pensando che fosse fuggita, aveva invocato un potente incantesimo per cui nessuno poteva indovinare chi fosse, per questo la ragazza lavorava in cucina e davvero nessuno seppe riconoscerla.
Un giorno la fanciulla chiese di servire da mangiare al re e alla regina. Quando la regina la vide, le disse che era una ragazza molto simpatica, non certo immaginando che fosse sua figlia. La ragazza pensò che se nessuno la riconosceva, forse il lupo le aveva mentito. Lei non era affatto la principessa… e fu così che decise di tornare dalla maga, che pensava fosse la sua vera madre.
Andò nella foresta ma non riuscì a trovare la casa perché questa era protetta dagli occhi delle persone da strani incantesimi magici. La ragazza camminando si perse nel bosco ma la cosa peggiore fu che si ritrovò in una palude. Il terreno melmoso le impediva di muoversi fin quando la fanciulla non iniziò ad affondare. L’acqua aveva ormai raggiunto il suo collo quando una volpe apparve sulla riva.
«Vuoi che ti aiuti?» chiese con voce umana.
«Oh sì, cara volpe! Aiutami, perché annegherò».
La volpe rispose: «Sì, ti aiuterò, ma voglio che mi prometti di darmi qualcosa in cambio».
«Qualunque cosa, ti darò tutto quello che ho» l’implorò la ragazza.
«Bene» rispose la volpe. «Voglio che tu mi dia il medaglione che hai appeso al collo».
«Va bene» disse la ragazza. «Te lo darò quando uscirò dalla palude, perché non riesco nemmeno a muovere le mie braccia».
La volpe aiutò la ragazza a uscire da quella prigione di fango e lа portò a un ruscello per ripulirsi e in cambio ricevette il medaglione con la pietra di luna. Il furbo animaletto prese il medaglione e si allontanò veloce verso la sua tana, mentre la ragazza continuò per la sua strada.
Anche la volpe, in verità, era una maga. Sapeva che il medaglione che indossava la ragazza aveva molto potere e che poteva realizzare qualunque desiderio, ecco perché voleva possederlo.
Quando la maga tornò a casa sua, strofinò la pietra di luna e un genio apparve di fronte a lei, chiedendole se c’era qualche desiderio che voleva essere soddisfatto. La maga volpe disse di volere essere la donna più bella del mondo e il genio la esaudì. In effetti, ella era una strega molto