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Io non sono Penelope: Poesie dal 2018 al 2020
Io non sono Penelope: Poesie dal 2018 al 2020
Io non sono Penelope: Poesie dal 2018 al 2020
E-book172 pagine1 ora

Io non sono Penelope: Poesie dal 2018 al 2020

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Info su questo ebook

Poesie di viaggio e d'amore. Poesie dal cuore di una donna. Storie brevi di una vita. 
Le poesie di questa raccolta sono state scritte tra il 2018 e il 2020, durante alcuni viaggi, in isolamento in una stanza e nel turbine di grandi amori. Da questa immersione tra parole e sentimenti, emerge l'immagine di una donna libera ma continuamente alla ricerca di se stessa. 
LinguaItaliano
Data di uscita8 feb 2021
ISBN9791220262101
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    Io non sono Penelope - Flora Dispenza

    Flora Dispenza

    Io non sono Penelope

    Poesie dal 2018 al 2020

    UUID: 27afff05-5dc1-4b02-9a7a-2b860b5d2708

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Poesie dal 2018 al 2020

    Follow me on Instagram

    @flora_dispenza

    Quasi primavera

    Al principio di primavera

    Si vive tutti come in galera

    Nelle strade di primavera

    Si respira la morte, quella vera

    Tutti i fiori di primavera

    Oggi onorano chi parte senza petali

    Oggi piangono sulle bare

    Di uomini morti in battaglia, soli

    Contro il male della nostra era

    L'esercito porta via sogni e anime

    Ci restano solo baci non dati e lacrime

    Oggi che è la festa di ogni padre

    Siamo tutti orfani della nostra terra madre

    Bergamo, 19 marzo 2020

    Domani

    Domani nascerà nel vento

    Spazzerà via il greve lamento

    Che oggi canta nel cuore spento

    Domani non ci sarà spazio per il rimpianto

    Dovremo vivere momento per momento

    La paura ci donerà un nuovo talento

    Domani ti verrò a cercare

    Non ti chiederò di ritornare

    Sarò io che proverò a restare

    Manca non manca

    Mi manca la vita

    Sporca e imperfetta

    Mancano gli incontri

    Lenti come un per sempre

    Fuggenti come uno sguardo

    Mi manca l'aria

    Quella del mare al tramonto

    Quella che soffia sul nuovo giorno

    Sui miei pensieri

    E tra i cantieri dei miei progetti

    Mi manca il presente

    Che è infortunato

    Immobile a letto

    Sul comodino resta solo

    Un rimpianto ed un fazzoletto

    Ma non mi manca la voce

    Continuo a cantare

    Non mi manca l'ardore

    Continuo a bruciare

    Non mi manca l'amore

    Continuo a lottare

    Tutto tace

    Milano mia, non parli più

    Non mi confidi i tuoi segreti

    Nei nostri dialoghi notturni

    Dopo una festa d'amore o di rimpianti

    Adesso tutto tace

    Nel cortile di casa mia

    C'era un asilo e la vita in fiore

    Ora c'è solo il mio timore

    Di restare sola, senza via di uscita

    Non c'è più spazio per una confessione

    Adesso tutto tace

    Milano mia, ridammi indietro ciò che sei

    I tuoi difetti, la tua folle frenesia

    Mi hai lasciato solo il passato

    Il futuro te lo sei ingoiato

    Hai chiuso la bocca del desiderio

    Nessuna sinfonia

    Adesso tutto tace

    Adesso tutto tace

    E in questo silenzio

    Io non trovo più pace

    Tremo

    Non ho più paura

    Che si abbatta su di me la tua sciagura

    Ho costruito intorno a me

    un mondo dalle solide mura

    Non ho più paura

    Di chi usa la parola come un'arma per ferire

    Come una potente curia

    Che manovra la mia anima pura

    Con le mani sporche di peccati

    Alla luce del sole condannati

    Di nascosto esercitati

    Tremo, ma non ho più paura

    È l'inverno del tuo sentimento freddo

    Che fa tremare ogni spiffero

    della mia estiva calura

    Io non sono Penelope

    Io non sono Penelope

    Mentre combatti la tua battaglia

    Solo io conosco la tua paura

    Lontano da me tu scopri mondi

    Io devo armarmi di vita

    Perché ho dei desideri forti

    Delle domande da porre

    al tempo che passa violento

    Mia madre mi ha messa al mondo

    Per sentirmi viva

    Non posso morire tra i mari

    della tua gloria infinita

    Io non sono Penelope

    Sono uno strumento a corde

    Suonate da un dio segreto

    Che non ha voce

    Ma sussurra parole nel vento

    Non so stare al posto

    che hai disegnato per me

    Con il sangue delle tue pretese da re

    Io non sono Penelope

    Eppure mi troverai dentro te

    Ogni volta che cerchi l'amore

    Quello vero, che non conosce reclusione

    Io non tesso la tela dell'attesa

    Combatto come te in questa vita vera

    La mia libertà rende viva

    la tua carcassa di eroe stanco

    Mi ritroverai sempre dove mi hai lasciata

    Nel cuore della battaglia, al tuo fianco

    È meglio così

    È meglio così

    Che te ne vai

    Che non mi basta ciò che mi dai

    Che non mi cerchi

    Tra ciò che non mi dai

    È meglio così

    Perdo sempre a braccio di ferro

    Non ho talento per fare lo spettro

    Non ho la forza per desiderare di te

    Solo un pezzo

    È meglio così

    Sai, non sono una vera donna

    Ma solo un'anima che dona

    È meglio così

    Vai per la tua strada

    Continua la tua scalata

    Verso chi sa essere

    Metà serpente e metà fata

    Dare

    Dare

    Una delle poche cose che so ancora fare

    Non mi salverà dalla mia condanna

    Non sarò più amata o celebrata

    La bellezza non cadrà dal cielo come la manna

    Eppure continuo a dare

    È l'unico gesto in cui non mi pento di stare

    Non mi risparmio, ho paura

    Ma non mi nascondo nella radura

    Resto sotto i riflettori della coscienza

    Per lei sono una peccatrice

    Anche quando faccio di tutto

    per essere una musa per me stessa

    La mia Beatrice

    Dare significa restare

    Significa sacrificare

    Ma è in quel gesto faticoso

    Umile e coraggioso

    Che l'amore non si esaurisce

    Al contrario

    Si continua a moltiplicare

    Sono morta

    Sono morta in un addio

    Nel tuo dolore io sono morta

    Nell'assenza di chi ho amato

    Io nasco e muoio ad ogni sospiro

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