La disabilità nelle fiabe

Di Matteo Celon

Dopo un anno di Servizio Civile a contatto con persone disabili, l'autore compie alcune riflessioni sulla tematica delle fiabe, dove i protagonisti sono personaggi sempre perfetti e lontani dalla realtà. In questo coraggioso libro, l'autore ripropone alcune delle più famose fiabe, dove i protagonisti sono dei "disabili" o persone "svantaggiate". Non dobbiamo aver paura del diverso, ma al contrario, dovremmo comprenderlo e rispettarlo. Questo libro è adatto sia ad un pubblico adulto che ad un pubblico in età scolare. - Se loro per noi sono i "diversi", noi "diversi" lo siamo per loro. - Matteo C

• Lingua: Italiano
• Editore: Matteo Celon
• Data di uscita: 16 giu 2015
• ISBN: 9781311418203

Matteo Celon

Celon Matteo was born in Monselice (PD) in 1988.He completed his studies as firefighting and then start a different academic, which led him to attend the Faculty of psychology of Padua.After being operated on for cancer in 2011, now seeks new studies in the field of nursing.In 2014 the National Civil Service at the ULSS 17 di Monselice, intense experience that puts you in direct contact with a difficult because sad reality, made by disabled persons, former alcoholics and former toxic employees. Remains fascinated by this world, and composed his first opera "there is no place for us".Also performs voluntary work at the civil protection of Agna (PD) and Ready, where volunteer Conselve plays welfare type/rescuer.At this time he devoted himself to the writing of his biography as well as the writing of her first novel, titled "The red dress".In my blog you can found a code that you have sold 40% less ai the book price.The end is June, 30

Anteprima del libro

La disabilità nelle fiabe

Celon Matteo

Titolo originale: Non c’è posto per noi

2015 Celon Matteo (testo)

I Edizione 2015

E’ assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro, così come l’inserimento in circuiti informatici, la trasmissione sotto qualsiasi forma e con qualunque mezzo elettronico, meccanico, attraverso fotocopie, registrazione o altri metodi, senza il permesso scritto dei titolari del copyright.

A tutti noi, da bambini, i nostri genitori leggevano le favole, la sera, per farci addormentare.

Crescendo, però, mi accorsi che la vita non è sempre una fiaba.

I personaggi delle favole, sono sempre perfetti, in salute.

Tuttavia non trovai nessuna fiaba che per protagonista avesse persone down, o malate di tumore o anoressiche, tanto per fare degli esempi.

Cos’hanno, loro, che non va?

Essi sono esattamente persone come me, come noi, come voi.

Quindi meritano anche loro un posto, nelle nostre fiabe, prima di addormentarci.

In questo breve libro, mi sono proposto di riadattare alcune delle favole per bambini più famose, cambiando quei protagonisti perfetti, in persone (consentitemi il termine), meno fortunate, come bambini affetti da sindrome di down, anoressici, autistici e così via.

Questo libro vuole essere tutt’altro che una presa in giro delle persone affette da queste patologie, sulla quale mai mi permetterei di ironizzare, ma, queste riflessioni derivano dalla mia esperienza di un anno di Servizio Civile Nazionale, presso strutture che ospitavano ragazzi, ma anche adulti, affetti da disturbi psichici e fisici.

Questo breve libro vuole essere un omaggio degno a loro, per il loro essere semplicemente diversi, e per questo speciali.

Ho tenuto volontariamente inalterato il testo delle favole, affinché possiate rendervi conto di come le cose non cambino.

Buona lettura.

CAPPUCCETTO ROSSO

C'era una volta, in un piccolo paesino di campagna, una cara ragazzina dai capelli neri e fluenti.

Nel paese tutti le volevano un gran bene: era come fosse la figlia di tutti. A volerle gran bene però era ; solo a vederla le volevano tutti bene, e specialmente l’anzianaa nonna, che non sapeva più cosa regalarle. Le aveva regalato tantissime cose: giocattoli, magliette fatte a mano, quaderni, penne e tutto ciò che la piccola potesse desiderare. La bambina però era ammalata della sindrome di down.

Un bel giorno di primavera la nonna le regalò un bellissimo cappuccio di soffice tessuto rosso. Alla bambina piaceva tantissimoLa bimba se ne innamorò e non voleva più indossare nient’altroa tal punto da non volerlo mai togliere.

Da quel momento, per tutto il paesino, la chiamarono sempre Cappuccetto Rosso.

, la piccola diventò Cappuccetto Rosso.

Un giorno lasua mamma le disse: 

"Vieni qui Cappuccetto Rossofiglia mia. Ascoltami con attenzione: , eccoti un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino da portare alla nonna.nel cestino ti ho messo un pezzetto di focaccia e una bottiglia di vino da portare alla nonna.

SaiLo sai che da un po’ di tempo la nonna è debole e malata. C e con questi doni starà un pochino meglio.

Parti presto se non vuoi che faccia troppo caldo e che non diventi buio; e mi raccomando bambina mia: segui sempre il sentiero cheome ti ho insegnatoabbiamo fatto insieme, altrimenti ti perdi o rischi di farti male oppuree di rompere la bottiglia. Se la rompi, la povera nonna resta a mani vuote.

Mi