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Il piacere dell'onestà
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E-book72 pagine54 minuti

Il piacere dell'onestà

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Info su questo ebook

Il piacere dell’onestà (1917), una delle più celebri commedie di Luigi Pirandello, è ispirata dalla sua novella Tirocinio (1905). Come già in Pensaci Giacomino e in Ma non è una cosa seria, l’autore usa l’espediente del falso matrimonio per costringere i personaggi a togliersi la maschera dietro la quale hanno ingannato se stessi e gli altri. In questa edizione il testo è stato lasciato - a parte alcuni pochi interventi filologici - rispettosamente intatto nella sua originale stesura “primonovecentesca”.
LinguaItaliano
Data di uscita6 ago 2021
ISBN9791220832953
Il piacere dell'onestà
Autore

Luigi Pirandello

Luigi Pirandello (1867-1936) was an Italian playwright, novelist, and poet. Born to a wealthy Sicilian family in the village of Cobh, Pirandello was raised in a household dedicated to the Garibaldian cause of Risorgimento. Educated at home as a child, he wrote his first tragedy at twelve before entering high school in Palermo, where he excelled in his studies and read the poets of nineteenth century Italy. After a tumultuous period at the University of Rome, Pirandello transferred to Bonn, where he immersed himself in the works of the German romantics. He began publishing his poems, plays, novels, and stories in earnest, appearing in some of Italy’s leading literary magazines and having his works staged in Rome. Six Characters in Search of an Author (1921), an experimental absurdist drama, was viciously opposed by an outraged audience on its opening night, but has since been recognized as an essential text of Italian modernist literature. During this time, Pirandello was struggling to care for his wife Antonietta, whose deteriorating mental health forced him to place her in an asylum by 1919. In 1924, Pirandello joined the National Fascist Party, and was soon aided by Mussolini in becoming the owner and director of the Teatro d’Arte di Roma. Although his identity as a Fascist was always tenuous, he never outright abandoned the party. Despite this, he maintained the admiration of readers and critics worldwide, and was awarded the 1934 Nobel Prize for Literature.

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    Il piacere dell'onestà - Luigi Pirandello

    Intro

    Il piacere dell’onestà (1917), una delle più celebri commedie di Luigi Pirandello , è ispirata dalla sua novella Tirocinio ( 1905 ). Come già in Pensaci Giacomino e in Ma non è una cosa seria , l’autore usa l’espediente del falso matrimonio per costringere i personaggi a togliersi la maschera dietro la quale hanno ingannato se stessi e gli altri. In questa edizione il testo è stato lasciato - a parte alcuni pochi interventi filologici - rispettosamente intatto nella sua originale stesura primonovecentesca.

    IL PIACERE DELL’ONESTÀ

    Personaggi

    ANGELO BALDOVINO

    AGATA RENNI

    La Signora MADDALENA, sua madre

    Il Marchese FABIO COLLI

    MAURIZIO SETTI, suo cugino

    Il PARROCO DI SANTA MARTA

    MARCHETTO FONGI, borsista

    1° CONSIGLIERE

    2° CONSIGLIERE

    3° CONSIGLERE

    4° CONSIGLIERE

    Una cameriera

    Un cameriere

    La comare (che non parla)

    In una città dell’Italia centrale

    Oggi [1917]

    NOTE PER LA RAPPRESENTAZIONE

    Angelo Baldovino; sui quaranta; grave; capelli fulvi, non curati affatto. Corta barba, un po’ ispida, rossiccia; occhi penetranti; parola piuttosto lenta, profonda. Veste un greve abito color marrone; porta quasi sempre tra le dita un paio di lenti. La persona trasandata, l’aria, il modo di parlare, di sorridere, denotano un uomo dalla vita trarotta, che serba in sé, ben nascosti, tempestosi e amarissimi ricordi, da cui ha tratto una strana filosofia piena insieme di ironia e d’indulgenza.

    Questo, specialmente nel primo atto e in parte nel terzo. Nel secondo, appare, esteriormente almeno, trasformato: sobriamente elegante: disinvolto, ma con dignità; signore; ha cura della barba e dei capelli; non tiene più le lenti in mano.

    Agata Renni. Ventisette anni; altera, quasi dura per lo sforzo di resistere al crollo della sua onestà. Disperata e ribelle nel primo atto, va poi fieramente diritta e ossequente alla sua sorte.

    La signora Maddalena; cinquantadue anni; elegante, ancora bella, ma rassegnata alla sua età. Piena di passione per la figlia, non vede che per gli occhi di lei.

    Il marchese Fabio Colli; quarantatré anni, garbato, dabbene. Con quel tanto di goffo che predispone certi uomini a essere disgraziati in amore.

    Maurizio Setti; trentotto anni; elegante e disinvolto, di parola facile, uomo di mondo, amante d’avventure.

    Marchetto Fongi. Cinquant’anni, vecchia volpe, piccola figura losca, sbilenca, tutta pendente da un lato. arguto tuttavia e non privo di spirito e d’una certa aria signorile.

    ATTO PRIMO

    Elegante salotto in casa Renni. Uscio comune in fondo.

    Uscio laterale a destra. Finestre a sinistra.

    SCENA PRIMA

    MAURIZIO SETTI, CAMERIERA, poi la SIGNORA MADDALENA

    Al levarsi della tela la scena è vuota. Si aprirà l’uscio di fondo, entrerà la cameriera e darà passo a Maurizio Setti.

    CAMERIERA. S’accomodi. Vado ad annunziarla subito.

    Via per l’uscio a destra. Poco dopo entrerà per questo uscio la signora Maddalena, turbata, ansiosa.

    MADDALENA. Buon giorno, Setti. Ebbene?

    MAURIZIO. È qua. Arrivato con me, stamattina.

    MADDALENA. E... stabilito tutto?

    MAURIZIO. Tutto.

    MADDALENA. Spiegato tutto, chiaramente?

    MAURIZIO. Tutto, tutto, non dubiti.

    MADDALENA ( esitante). Ma... chiaramente come?

    MAURIZIO. Oh Dio, gli ho diletto... gli ho detto la cosa, com’è.

    MADDALENA ( crollando il capo, amaramente). La cosa... eh già!

    MAURIZIO. Bisognava pur dirla, signora mia!

    MADDALENA. Eh sì, certo... ma...

    MAURIZIO. La cosa poi cangia, non dubiti, ha diverso peso secondo la qualità delle persone, i momenti, le condizioni.

    MADDALENA. Ecco, sì, proprio così!

    MAURIZIO. E questo - stia sicura - l’ho spiegato bene!

    MADDALENA. Come siamo noi? Chi è mia figlia? E... accettato? Senza difficoltà?

    MAURIZIO. Senza difficoltà, stia tranquilla!

    MADDALENA. Ah! Tranquilla, amico mio? Come potrei star tranquilla? Ma com’è? Ditemi almeno com’è?

    MAURIZIO. Ma... un bell’uomo. Oh Dio, non dico mica un Adone: un bell’uomo, vedrà. Bella presenza, una cert’aria di dignità non affettata. È nobile davvero, di nascita… un Baldovino!

    MADDALENA. Ma i sentimenti? Io dico per i sentimenti!

    MAURIZIO. Ottimi, ottimi, creda.

    MADDALENA. Sa parlare? Sa parlare... dico...

    MAURIZIO. Oh, a Macerata, signora, in tutte le Marche, creda, si parla benissimo.

    MADDALENA. No, dico, se sa parlare a modo! Capirete, in fondo, è tutto qui. Una parola fuor di tono, senza quella certa... tocca appena le parole con la voce, quasi che, a proferirle, se ne senta ferire … quella certa... oh Dio, non so proprio come esprimermi...

    Cava un fazzoletto e si mette a piangere.

    MAURIZIO. Bisogna farsi animo, signora!

    MADDALENA. Sarebbe una pugnalata per la mia povera Agata!

    MAURIZIO. No, stia proprio tranquilla per questo, signora. Non gli uscirà mai di bocca una parola men che corretta. Garantisco. È riservatissimo. Misurato. Le dico, un signore. E poi, capisce a volo. Non tema per questa parte. Garantisco.

    MADDALENA. Credetemi, caro Setti, non so più in che mondo mi sia! Mi

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