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Girotondo
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E-book180 pagine2 ore

Girotondo

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Info su questo ebook

Traduzione di Fulvia Cardella

Edizioni integrali

Girotondo, opera teatrale di Schnitzler di cui nel 1904 venne vietata la pubblicazione perché giudicata oscena, è un dramma in cui dieci individui di differente estrazione sociale (dal conte alla prostituta, passando per il poeta e la ragazzina) si incontrano a due a due in altrettante scene. I quadri consistono quindi dei loro dialoghi e si concludono sempre con un atto sessuale, che non viene però mai rappresentato sul palco. Uno dei due personaggi della scena appena conclusa riappare in quella successiva, in una concatenazione di incontri che potrebbe procedere all’infinito. Quello di Schnitzler è un testo grottesco, in cui i personaggi e le loro parole si svuotano di senso, in cui la danza del corteggiamento si conclude in rapporti sessuali aridi e scontati. A dominare e governare i comportamenti umani è la banalità, la vacuità delle relazioni, l’assenza di sentimenti sinceri. Arricchisce il volume il dramma in tre atti Amoretto.

«Lo so, che non sei una principessa. Al di là di tutto, quello che voglio sapere è semplicemente se riesci a sentire la vita dentro di te. Percepisci la vita in te?»

Arthur Schnitzler

nacque a Vienna il 15 maggio 1862. Medico e psichiatra, lavorò anche con uno dei maestri di Freud. Autore di numerosi lavori teatrali di successo, in cui ironizzava ferocemente sulla vita frivola e vuota della Vienna di fine secolo, ha scritto romanzi e racconti (tra gli altri La signorina Else, Verso la libertà, Fuga nelle tenebre) in cui predomina l’introspezione psicologica e affiorano le nevrosi e gli elementi onirici. Morì a Vienna il 21 ottobre 1931. Di Arthur Schnitzler la Newton Compton ha pubblicato Doppio sogno, il romanzo che ha ispirato l’ultimo capolavoro di Stanley Kubrick, Eyes Wide Shut, e Girotondo.
LinguaItaliano
Data di uscita5 gen 2012
ISBN9788854138926
Girotondo
Autore

Arthur Schnitzler

Arthur Schnitzler (* 15. Mai 1862 in Wien, Kaisertum Österreich; † 21. Oktober 1931 ebenda, Republik Österreich) war ein österreichischer Arzt, Erzähler und Dramatiker. Er gilt als Schriftsteller als einer der bedeutendsten Vertreter der Wiener Moderne. (Wikipedia)

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    Girotondo - Arthur Schnitzler

    345

    Titoli originali: Reigen; Liebelei

    Traduzione dal tedesco di Fulvia Cardella

    Prima edizione ebook: Gennaio 2012

    © 2012 Newton Compton editori s.r.l.

    Roma, Casella postale 6214

    ISBN 978-88-541-3892-6

    www.newtoncompton.com

    Edizione elettronica realizzata da Gag srl

    Arthur Schnitzler

    Girotondo

    Amoretto

    Edizioni integrali

    Newton Compton editori

    Nota biobibliografica

    862. Arthur Schnitzler nasce il 15 maggio a Vienna. Il padre Johann (1835-1893), seppur di umili origini, si era trasferito nella capitale dall’Ungheria, si era laureato in medicina (laringoiatria) nel 1860, era divenuto professore universitario e, nel 1880, direttore del Policlinico. La madre, Louise Markbreiter, era figlia di un famoso medico, fondatore di una rivista di medicina.

    1871-1879. Frequenta l’Akademisches Gymnasium a Vienna, che ha come allievi anche Peter Altenberg, Richard Beer-Hofmann, Hugo von Hofmannsthal.

    1879. S’iscrive alla facoltà di medicina.

    1880. Prime pubblicazioni letterarie sulla rivista monacense «Der Freie Landesbote».

    1882. Presta per un anno servizio militare come medico.

    1885. Si laurea in medicina e inizia a lavorare all’Allgemeines Krankenhaus (Ospedale Generale) di Vienna.

    1886. Lavora al Policlinico di Vienna con lo psichiatra Theodor Meynert, uno dei maestri di Freud.

    1887. Diventa redattore della rivista di medicina «Internationale Klinische Rundschau» fondata dal padre. Lavora con il prof. Isidor Neumann al reparto dermosifilopatico.

    1888. Lavora al reparto di chirurgia e poi diventa assistente del padre al reparto laringoiatrico. Compie esperimenti di ipnosi terapeutica.

    1889. Pubblica su una rivista medica un lavoro sull’ipnosi terapeutica e sulla rivista letteraria «An der schönen blauen Donau» («Sul bel Danubio blu») alcune novelle e un atto unico, Episode (Episodio), del ciclo Anatol.

    1890. Pubblica su «An der schönen blauen Donau» il poema drammatico in un atto Alkandis Lied (Il canto di Allkandi). Conosce al caffè Griensteidl il gruppo di scrittori dello Jung Wien.

    1892. Pubblica gli atti unici del ciclo Anatol.

    1895. Prima rappresentazione al Burgtheater di Vienna di Liebelei (Amoretto), che lo rende famoso.

    1897. Pubblica i racconti Die Frau des Weisen (La moglie del saggio), Ehrentag (Il giorno del successo), Halbzwei (L’una e mezza), Die Toten schweigen (I morti tacciono).

    1899. Prima rappresentazione al Burgtheater degli atti unici Paracelsus (Paracelso), Die Gefährtin (La compagna), Der grüne Kakadu (Il pappagallo verde).

    1900. Prima rappresentazione al Lobe-Theater di Breslavia di Der Schleier der Beatrice (Il velo di Beatrice). Pubblica i racconti Der blinde Geronimo und sein Bruder (Il cieco Geronimo e suo fratello) e Leutnant Gustl (Il sottotenente Gustl). Pubblica a proprie spese Reigen (Girotondo).

    1901. Viene privato del grado di tenente medico della riserva per aver leso l’onore dell’esercito austro-ungarico con il suo racconto Il sottotenente Gustl.

    1902. Prima rappresentazione al Deutsches Theater di Berlino del ciclo di atti unici Lebendige Stunden (Ore vive). Nasce il figlio Heinrich (che morirà a Vienna nel 1982).

    1903. Ottiene il premio Bauernfeld. Sposa in agosto la cantante Olga Gussmann, con cui conviveva da due anni.

    1904. Prima rappresentazione al Deutsches Theater di Berlino del dramma Der einsame Weg (La strada solitaria). Proibita in Germania la pubblicazione di Girotondo.

    1905. Prima rappresentazione al Burgtheater di Vienna della commedia Zwischenspiel (Intermezzo).

    1906. Prima rappresentazione al Lessing-Theater di Berlino di Der Ruf des Lebens (Il richiamo della vita).

    1907. Pubblicazione del volume di racconti Dämmerseelen (Anime crepuscolari).

    1908. Ottiene il premio Grillparzer. Pubblica il romanzo Der Weg ins Freie (Verso la libertà).

    1909. Prima rappresentazione al Deutsches Volkstheater di Vienna di Komtesse Mitzi oder Der Familientag (La contessina Mizzi ovvero Un giorno in famiglia). In settembre nasce la figlia Lili.

    1910. Prima rappresentazione al Burgtheater di Vienna di Der junge Medardus (Il giovane Medardo).

    1911. Prima rappresentazione della tragicommedia Das weite Land (L’immenso paese) in undici teatri di lingua tedesca. Pubblica le novelle Die dreifache Warnung (Il triplice avvertimento), Der Mörder (L’assassino), Die Hirtenflöte (Il flauto pastorale), Das Tagebuch der Redegonda (Il diario di Redegonda).

    1912. Prima rappresentazione al Kleines Theater di Berlino della commedia Professor Bernhardi. Muore il regista e amico Otto Brahm. In occasione del cinquantesimo anniversario di Schnitzler la casa editrice Fischer pubblica le opere complete.

    1913. Pubblica la novella Frau Beate und ihr Sohn (La signora Beate e suo figlio).

    1914. Collabora alla versione cinematografica di Amoretto, uscito in Danimarca come film muto.

    1915. Prima rappresentazione contemporanea a Vienna, Francoforte e Darmstadt del ciclo di atti unici Komödie der Worte (Commedia delle parole).

    1917. Pubblica il racconto Doktor Gräsler, Badeartz (Il dottor Gräsler medico termale).

    1918. Prima rappresentazione a Vienna della commedia Professor Bernhardi, che precedentemente era stata proibita in Austria. Pubblica il racconto Casanovas Heimfahrt (Il ritorno di Casanova).

    1919. Pubblica la commedia in versi Die Schwester oder Casanova in Spa (Le sorelle ovvero Casanova a Spa).

    1920. Prima rappresentazione al Kleines Schauspielhaus di Berlino di Girotondo.

    1921. Prima rappresentazione viennese di Girotondo, che provoca molte polemiche. Direttore, regista e attori vengono denunciati, processati per scandalo e poi assolti (a Berlino). Schnitzler divorzia in giugno dalla moglie.

    1922. Per il suo sessantesimo compleanno riceve una lettera di Freud che lo definisce un suo «doppio». In seguito si incontrano a cena.

    1923. Presentazione a Vienna del film muto Il giovane Medardo: sceneggiatura di Schnitzler e di Ladislaus Vajda, regia di Mihály Kèrtesz, che in seguito sarà famoso a Hollywood col nome di Michael Curtiz.

    1924. Prima rappresentazione al Burgtheater di Vienna della Komödie der Verführung (Commedia della seduzione). Pubblica il racconto Fräulein Else (La signorina Else).

    1925. Inizia la pubblicazione a puntate sulla rivista «Die Dame» del racconto Traumnovelle (Doppio sogno).

    1926. Inizia la pubblicazione a puntate sulla «Berliner lllustrierte Zeitung» della novella Spiel im Morgengrauen (Gioco all’alba).

    1927. Presentazione a Berlino di un’altra riduzione filmica di Amoretto: diretto da Jakob e Luise Fleck. Schnitzler è tra i collaboratori alla sceneggiatura. La figlia Lili sposa l’ufficiale italiano della milizia fascista Arnoldo Cappellini.

    1928. Collabora alla sceneggiatura del film muto Freiwild (Res nullius). In aprile compie una crociera con la figlia Lili e il genero (Trieste, Costantinopoli, Rodi, Venezia). In luglio la figlia Lili si suicida a Venezia senza una spiegazione apparente. Pubblica il romanzo Therese. Chronik eines Frauenlebens (Therese. Cronaca di una vita di donna). Escono altri volumi delle sue opere complete.

    1929. Produzione del film muto Fräulein Else, alla cui sceneggiatura ha collaborato l’autore. Prima rappresentazione al Deutsches Volks­theater di Vienna di Im Spiel der Sommerlüfte (Brezza d’estate), che sarà l’ultimo lavoro teatrale di Schnitzler.

    1931. Viene presentato il film sonoro Daybreak, prodotto dalla Metro-Goldwyn-Meyer, tratto dal racconto Gioco all’alba, alla cui sceneggiatura l’autore aveva partecipato. Schnitzler muore il 21 ottobre a Vienna e viene sepolto nell’ala ebraica del cimitero centrale. A maggio esce a puntate sulla «Vossische Zeitung» il racconto Flucht in die Finsternis (Fuga nelle tenebre), che Schnitzler aveva scritto tra il 1912 e il 1917.

    PRINCIPALI TRADUZIONI ITALIANE DELLE OPERE DI ARTHUR SCHNITZLER

    Il pappagallo verde, intr. di E. Castellani, Milano 1948.

    Girotondo e altre commedie, a cura di P. Chiarini, Torino 1959.

    Novelle, a cura di G. Farese, Roma 1971.

    Il ritorno di Casanova, a cura di G. Farese, Milano 1975.

    Doppio sogno, a cura di G. Farese, Milano 1977.

    La contessina Mizzi. Al pappagallo verde, intr., tr. e note di C. Magris, Milano 1979.

    Fuga nelle tenebre, a cura di G. Farese, Milano 1981.

    Verso la libertà, postf. di G. Zampa, Milano 1981.

    E un tempo tornerà la pace..., a cura di G. Lanza, Milano 1982.

    I morti tacciono e altri racconti, a cura di G. Farese, Milano 1982.

    La danzatrice greca e altri racconti, pref. di Italo A. Chiusano, Pordenone 1982.

    Gioco all’alba, a cura di F. Castellani, Milano 1983.

    Il sottotenente Gustl, a cura di G. Farese, Milano 1984.

    Commedie dell’estraneità e della seduzione, pref. di E. Bernardi, Milano 1985.

    Il dottor Gräsler medico termale, a cura di G. Farese, Milano 1985.

    Anatol, a cura di P. Chiarini, Torino 1986.

    Beate e suo figlio, tr. di M. Olivetti, Milano 1986.

    Commedia delle parole, a cura di G. Farese, Milano 1986.

    La signora Berta Garlan, intr. di Italo A. Chiusano, Milano 1986.

    Amoretto, a cura di P. Chiarini, Torino 1987.

    Morire, a cura di G. Farese, Milano 1987.

    Sulla psicoanalisi, a cura di L. Reitani, Milano 1987.

    Opere, intr., tr. e note di G. Farese, Milano 1988.

    Sorelle ovvero Casanova a Spa, trad. di C. Magris, Torino 1988.

    Therese, intr. di G. Farese, Milano 1988.

    Gioventù a Vienna. Autobiografia, intr. di E. De Angelis, Piombino 1989.

    Paracelso, a cura di P.M. Filippi, Faenza 1991.

    Anime crepuscolari, a cura di P.M. Filippi, Faenza 1992.

    Il ritorno di Casanova, a cura di G. Farese, Milano 1994.

    La signorila Else. La femminilità messa a nudo, Sommacampagna (Verona) 1995.

    La piccola commedia. Novelle giovanili, Milano 1995.

    La parola muta, a cura di P.M. Filippi, Faenza 1997.

    La sposa promessa, Milano 1999.

    Novella dell’avventuriero, Milano 1999.

    Tre novelle epistolari, a cura di R. Ascarelli, Milano 2000.

    La trasparenza impossibile. Aforismi e riflessioni, a cura di L. Coeta, Firenze 2000.

    Pensieri sulla vita e sull’arte, Milano 2000.

    Geronimo il ceco e suo fratello, a cura di B. Benvenuto e A. Iadicicco, Palermo 2000.

    La straniera e altri racconti, Milano 2001.

    Il libro dei motti e delle riflessioni, trad. di C. Graff, Milano 2002.

    PRINCIPALI STUDI SU SCHNITZLER

    CLAUDIO MAGRIS, Arthur Schnitzler, in Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna, Torino 1963, pp. 221-235.

    PAOLO CHIARINI, L’Anatol di Arthur Schnitzler e la cultura viennese fin de siècle, in «Studi Germanici», n.s., 1963, pp. 222-252.

    FREDERICK J. BEHARRIEL, Schnitzler: Freuds Doppelgänger, in «Literatur und Kritik», n. 19, 1967, pp. 546-555.

    WILLIAM H. REY, Arthur Schnitzler. Die späte Prosa als Gipfel seines Schaffens, Berlin 1968.

    ROBERT WEISS, The psychoses in the works of Arthur Schnitzler, in «The German Quarterly», 41 (1968), pp. 337-400.

    GIUSEPPE FARESE, Individuo e società nel romanzo «Der Weg ins Freie» di A. Schnitzler, Roma 1969.

    MARTIN SWALES, Arthur Schnitzler. A Critical Study, Oxford 1971.

    BERND URBAN, Arthur Schnitzler und Sigmund Freud: aus den Anfängen des «Doppelgängers». Zur Differenzierung dichterischer Intuition und Umgebung der frühen Hysterieforschung, in «Germanisch-Romanische Monatsschrift», n.s., vol. XXIV, n. 2, giugno 1974, pp. 193-223.

    REINHARD URBACH, Schnitzler-Kommentar zu den erzählenden Schrif­ten und dramatischen Werken, München 1974.

    RICHARD H. LAWSON-PEGGY STAMON, Love-Death Structures in the Works of Arthur Schnitzler, in «Modern Austrian Literature», vol. VIII, n. 3-4, 1975, pp. 266-281.

    BARBARA MELLEY, Proposte poetiche e indagine psicoanalitica nel carteggio Freud- Schnitzler, in «Annali dell’Istituto di Lingue e Letterature Germaniche dell’Università di Parma», 3, 1975.

    GIUSEPPE FARESE, Postfazione, in Arthur Schnitzler, Doppio sogno, Milano 1977, pp. 115-131.

    FRITHJOF STOCK, Casanova als Don Juan - Bemerkungen über Schnitz­lers Novelle «Casanovas Heimfahrt» und sein Lustspiel «Die Schwestern oder Casanova in Spa», in «Arcadia», vol. XIII, 1978, pp. 56-65.

    ANGELIKA GLEISENSTEIN, Die Casanova-Werke Arthur Schnitzlers, in Arthur Schnitzler in neuer Sicht, a cura di Hartmut Scheible, München 1981, pp. 117-141.

    FRANCO RELLA, Lo specchio inquietante dell’analisi, in Miti e figure del moderno, Parma 1981.

    Arthur Schnitzler e il suo tempo, a cura di Giuseppe Farese, Milano 1983.

    GIUSEPPE FARESE, Tramonto dell’io e coscienza della fine, in Arthur Schnitzler, ivi, pp. 24-33.

    GIUSEPPE BEVILACQUA, Schnitzler e Freud, in Anima e esattezza. Letteratura e scienza nella cultura austriaca tra Ottocento e

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