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Il girotondo dell'amicizia
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E-book76 pagine52 minuti

Il girotondo dell'amicizia

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IL GIROTONDO DELL'AMICIZIA

Elio, Michael e Andrea sono compagni di classe e amici inseparabili. Frequentano la quarta elementare e trascorrono il tempo libero giocando a calcio e sfogliando libri. Un giorno, Michael ed Elio difendono un bambino di prima elementare preso in giro a scuola da un bullo. L'episodio non è isolato e genera nei bambini conflitti interni che sfociano in discussioni interminabili fra loro e scontri col prepotente. È l'inizio di una serie di guai che i tre amici dovranno affrontare.

Sullo sfondo di una vita quotidiana fatta di lezioni fra i banchi di scuola e di pomeriggi dediti alle proprie passioni, emerge, viva e vitale come i dialoghi di cui si compone, una storia di sana e profonda amicizia fra giovanissimi. I tre impareranno a sostenersi a vicenda e a contare l'uno sull'altro per superare ostacoli comuni e difficoltà individuali. Insieme daranno vita ad un potere misterioso e magico che si origina e alimenta dal loro legame e che dovranno imparare a dominare e usare a fin di bene.

In uno stile semplice e chiaro, ideale per bambini di tutte le età, questa storia fa riflettere sulla solidarietà, l'integrazione e la forza della coesione e mira a trasmettere tutti quei valori che rendono un bambino di oggi un adulto consapevole di domani.
LinguaItaliano
Data di uscita24 giu 2022
ISBN9791220399661
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    Anteprima del libro

    Il girotondo dell'amicizia - Giampaolo Santoro

    Capitolo 1

    IL GIOCO CHE UNISCE

    In un campetto lastricato, vicino alla scuola primaria, tre bambini di quarta elementare giocavano a pallone.

    «Goal!» esclamò Michael, alzando le braccia.

    «E con questo sono tre...» disse Andrea. Era in piedi tra due fustoni di detersivo vuoti con le braccia ormai abbandonate lungo i fianchi.

    «Almeno ti potevi tuffare...». Elio sbuffò su alcune ciocche nere come la seta fine. Il suo cuore correva sulle verdi praterie emotive della giovinezza.

    «Poche chiacchiere, tocca a te stare in porta» disse in tono deciso Michael.

    «Uffa, ma a me non piace fare il portiere!» ribatté Elio.

    «Non piace a nessuno di noi ed è per questo che chi perde sta in porta» intervenne Andrea.

    «Almeno facciamo a chi segna cinque volte...» propose Elio con uno sguardo furbetto.

    «Ma abbiamo sempre fatto a tre...» osservò Michael accarezzandosi i crespi capelli neri tagliati corti.

    «Ed è arrivato il momento di cambiare».

    «Tanto non servirebbe a nulla» obiettò Andrea. «Grazie al suo fisico robusto vince sempre Michael». Abbassò la testa e fissò le sue gambe lunghe e magre.

    «Dici così perché ti sei stufato di non giocare» continuò Elio.

    «Infatti tocca a te stare in porta».

    «E se giocassimo senza il portiere...» suggerì Elio con uno scintillio negli occhi che illuminò il visino del piccoletto.

    «A porta vuota...» borbottò Andrea, poco convinto. Si mise una mano tra i lunghi capelli biondi, ondulati.

    «Tutti contro tutti... e nessuno si annoia».

    «Sai che divertimento...» disse Andrea. «Faremo solo tanta confusione».

    «Una confusione divertente...».

    «Provare non ci costa niente» li interruppe Michael. «Almeno così la finite di litigare».

    «Non stiamo litigando, mica ci stiamo azzuffando» ribatté Elio. «E poi non c'è niente di male a giocare alla lotta».

    «Sì, lo sappiamo» dissero in coro Andrea e Michael. «Per te qualsiasi cosa è più divertente di stare in porta» aggiunse Andrea.

    «Sì, è noiosissimo!» disse Elio buttando il pallone in aria. «Forza, giochiamo».

    E così fecero. Rincorsero il pallone per tutto il campetto dimenticando lo scopo del gioco. Davano calci alla palla in libertà.

    «Toglietemelo, se ci riuscite» disse Elio, dopo dieci minuti di corse sfrenate.

    «Perché ti sei allontanato così tanto?» chiese Michael.

    «Così sarà più difficile togliermi il pallone dai piedi».

    «Se scappi, certo che sarà difficile» disse Andrea. «Prova a fare goal affrontandoci» continuò pungolandolo nell'orgoglio.

    «Due contro uno non è leale» ribatté Elio.

    «Sei tu che hai voluto cambiare le regole».

    «Due difendono e uno attacca» propose Michael. «Hai tre tentativi...».

    «E se non segno?».

    «Fai il difensore».

    «Da solo?».

    «No, uno di noi due farà coppia con te».

    «E chi?».

    «Potremmo fare a pari e dispari...».

    «Va bene, ma voglio cinque tentativi».

    «Vada per i cinque tentativi».

    «Sei sicuro? Non hai altre richieste? Potremmo difendere saltellando su una gamba sola...». Andrea ridacchiò.

    «Meglio ancora a quattro zampe... come i cagnolini che abbiamo visto al circo» ribatté Elio sorridendo.

    «Erano proprio carini» intervenne Michael.

    «Di sicuro palleggiavano meglio di voi...» li stuzzicò Elio.

    «Potevi unirti a loro, tanto la taglia è la stessa» rispose Andrea.

    «Fai più ridere dei pagliacci! C'è posto anche per te in quel circo» ribatté Elio per nulla offeso.

    «Mi sento escluso...» disse col suo bel sorriso Michael.

    «Non sia mai» lo consolò Andrea. «Potresti fare il domatore delle bestie feroci».

    «È troppo pericoloso, meglio il numero in cui una persona sta ferma e un'altra gli lancia i coltelli» propose Elio.

    «Grazie per il pensiero, tu sì che sei un vero amico» ribatté Michael.

    «Scherzavo, e poi sicuramente ci sarà il trucco...».

    «Quale trucco?» chiese Andrea.

    «Avanti, non crederai che i coltelli siano veri...».

    «Veramente quando rimbalzavano sul legno lo scheggiavano... Per non parlare di quando rimanevano infilzati accanto alla ragazza».

    «Sono cose da grandi, a noi non devono riguardare» intervenne saggiamente Michael.

    «Già, a noi interessa il pallone» gridò Andrea correndo verso la palla.

    «Ehi, così non vale!» si lamentò Elio, sorpreso dalla fulminea azione dell'amico.

    «Ti restano quattro tentativi» sentenziò Andrea trionfante.

    «Non è giusto, stavamo parlando».

    «Basta chiacchiere, siamo venuti qui per giocare».

    «Però non è leale».

    «Ha parlato quello che si è portato il pallone in capo al mondo per non farselo togliere».

    «Stavamo facendo una pausa».

    «Mica siamo durante la ricreazione, quando si gioca non ci sono pause» intervenne Michael.

    «Tutti e due contro di me, ma ve la farò vedere io!» urlò Elio.

    «Non prendertela, stiamo giocando».

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