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Rossoblù, che storia!: Cronaca del Cagliari Calcio
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E-book111 pagine1 ora

Rossoblù, che storia!: Cronaca del Cagliari Calcio

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Info su questo ebook

Alessandro non vuole cedere la maglia autografata dai giocatori del Cagliari a sua sorella Anna. Ma quando a scuola gli viene affidata una ricerca sulla sua squadra del cuore, Alessandro è costretto a chiedere aiuto proprio a lei! E sapete cosa vuole in cambio l’esperta sorellina?
Pensando alla maglia, Anna si addormenta e si ritrova improvvisamente in piazza d’Armi, nel 1902, quando a Cagliari si tirano i primi calci al pallone. Durante un incredibile sogno, ripercorre le tappe fondamentali della storia rossoblù, parla con i protagonisti, raccoglie notizie e curiosità di campionato in campionato. Vive la prima partita dell’8 settembre 1920 del Cagliari Football Club, il mitico scudetto del 1970, la partecipazione alla Coppa dei Campioni, la Coppa UEFA e la promozione in Serie A nella stagione 2015-2016.
Al suo risveglio Anna accetterà la richiesta di Alessandro, ormai rassegnato a consegnarle la preziosa maglia. Ma per la piccola cronista sportiva questa non sarà l’unica vittoria...
Età: da otto anni in su.
LinguaItaliano
EditoreCondaghes
Data di uscita13 giu 2019
ISBN9788873569329
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    Anteprima del libro

    Rossoblù, che storia! - Angela Latini / Martina Matteoli

    Angela Latini – Martina Matteoli

    Rossoblù, che storia!

    Cronaca del Cagliari Calcio

    illustrazioni di Bruno Olivieri

    ISBN 978-88-7356-932-9

    Condaghes

    Indice

    La ricerca

    La prima volta contro i marinai, poi ‘Cocchino’

    Maglie rossoblù

    Anni ‘30: Podestà

    Anni ‘40: la voragine

    Anni ‘50: tutti all’Amsicora

    Anni ‘60: andiamo in Serie A!

    Dopo Sandokan il filosofo

    L’anno dello scudetto

    12 aprile 1970

    1970-1980: a colpi d’arancia

    Brugnera il più presente

    1990-2000: UEFA! UEFA!

    2000-2005: in A con Zola

    2008-2009: dopo 40 anni vittoria contro la Juve

    2010-2012: Sant’Elia inagibile

    2013-2014: Cellino lascia, dopo 11 anni rivediamo la B

    2015-2016: missione compiuta

    Quel Borriello in più…

    Sogno o son desta?

    Cagliari-Milan. Addio al Sant'Elia col sorriso

    Rossoblù, che numeri!

    Le Autrici e l'Illustratore

    La collana Il Trenino verde

    Colophon

    La ricerca

    È maggio. A Cagliari fa caldo già da tempo. Alla fine dell’anno scolastico manca una manciata di settimane. L’edificio che ospita le classi della scuola media ‘Cristoforo Colombo’ sembra lievitare. Nelle aule i professori alzano la voce nell’intento di chiedere attenzione agli alunni chiacchieroni e distratti, con la mente già in vacanza. Succede anche in 2^B, dove un insegnante ordina a un gruppetto intento a parlare di calcio: – A voi, sì, mi rivolgo proprio a voi. Visto che vi interessate quasi esclusivamente di calcio, che avete in testa solo il pallone, che vi sfuggono i congiuntivi, che cretesi ed egiziani pensate siano uno stesso popolo vissuto all’ombra delle piramidi, ho pensato di assegnarvi una ricerca speciale: per lunedì dovrete portare, sintetica e puntuale, la storia del Cagliari.

    – Ma prof!

    – Né ma né se, è un compito e va svolto nel migliore dei modi. Intesi?

    – Ma c’è poco tempo, la storia è lunga e domani c’è pure la partita del Cagliari.

    – Il tempo è sufficiente e la storia ruota attorno al vostro mondo, quindi niente repliche. Il compito è assegnato!

    E la campanella che fissa il termine delle lezioni di un sabato particolarmente vivace rianima l’aria della classe, come fosse una benedizione.

    – Dici che siamo nei guai? – chiede Andrea ad Alessandro cercando con lo sguardo Diego e Giacomo, gli altri due compagni del gruppetto.

    – Credo di sì…

    – Certo che però è forte la storia del Cagliari… – si intromette Diego.

    – Sì, ma chi cerca le notizie e le trascrive? – insiste Andrea.

    – Questa volta non si può neppure chiedere aiuto alle femmine, non ne sanno niente di calcio… – dice sconsolato Giacomo.

    Alessandro nel sentire questa affermazione cambia espressione, come se all’improvviso una lampadina si fosse accesa nella mente.

    – Ale, qualche idea?

    – Le femmine non sanno niente di calcio eh? Forse è vero, ma non tutte…

    – Spiegati meglio – domanda incuriosito Andrea.

    – Dopo, vi dico tutto dopo. Corro, ho avuto un’illuminazione.

    Alessandro arriva a casa trafelato e apre la porta così velocemente che pare abbia urgentemente bisogno di andare in bagno.

    – Anna?

    – Ma che hai? Che ti prende? – gli chiede suo padre.

    – Anna dov’è? – ripete con un tono di voce che si usa quando c’è l’urgenza di salvare qualcuno in pericolo di vita.

    – Fratellino, – gli fa lei senza scomporsi comparendo in quel momento nel salotto – come mai mi cerchi con tanto affanno? Guai all’orizzonte?

    – Guai, sì, proprio guai.

    – Sputa il rospo.

    – Il professore di Italiano ci ha chiesto, anzi non chiesto, ci ha proprio assegnato un compito difficilissimo…

    – Ecco dov’è il guaio! – lo interrompe Anna.

    – … dobbiamo scrivere una sintesi dettagliata della storia del Cagliari!

    – Ti capisco. Certo, c’è proprio da essere preoccupati – gli fa eco con una punta di ironia.

    – Mi aiuti? Tu sai un sacco di cose sul Cagliari…

    – Io? Un sacco di cose?

    – Sì, proprio tu, la mia sorellina preferita!

    – Ma come, dici che non capisco nulla di calcio perché sono una femmina e ora, magicamente, sono diventata la persona giusta per risolvere questa missione impossibile?

    – Tu sei diversa dalle altre…

    – Come sei gentile. E in cambio cosa mi dai? – si informa Anna.

    – Non essere mocciosa e tiranna.

    – Non essere egoista e sfruttatore. Per quando ti serve?

    – Per lunedì.

    – Lunedì? Ma non c’è tempo. Domani c’è pure Sassuolo-Cagliari.

    – Ti prego!

    – Non capisco, questa è materia tua, dovresti essere super informato sul calcio!

    – Sulle formazioni, sui nomi dei giocatori. Ma la storia è un’altra cosa…

    – Vedremo, ma se decido di aiutarti non sarà un aiuto gratuito, sappilo.

    – Ti–ran–na!

    – Facciamo che ci penso… il sonno porta consiglio.

    – Tu guarda da chi devo dipendere… tiranna!

    Questa è l’occasione giusta per portagli via la maglietta, quella maglietta con tutti gli autografi, quella che custodisce gelosamente nel cassetto da quando era un moccioso pensa Anna.

    Una volta i genitori avevano ospitato un cugino di Porto Torres che doveva sostenere il test d’ammissione all’Università di Cagliari. Conoscendo bene alcuni ragazzi del settore giovanile rossoblù, aveva ricambiato la cortesia regalando ad Alessandro (chissà perché proprio a lui, si era chiesta Anna più avanti) una maglia del Cagliari completamente autografata dai giocatori della prima squadra: Lopez, Suazo… Una vera chicca che lui aveva riposto nel cassetto e non aveva più mostrato a nessuno. Quel cimelio le faceva gola da sempre… Cederà in cambio della ricerca? Io la metterei in cornice, appesa alla parete accanto al mio letto.

    Anna non sa se accettare la richiesta di Alessandro, ma nel frattempo documentarsi

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