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Ragazzi simpatici
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E-book159 pagine2 ore

Ragazzi simpatici

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Una originale e avvincente avventura che parte con i primi capitoli caratterizzati da uno stile da sitcom televisiva dove i tempi sono strettissimi e le vicende prendono vita in modo caotico e vorticoso senza pause, come se si trattasse di una sorta di improvvisazione rap.
Poi si passa alle atmosfere incantate del noto maghetto Harry arrivando alle mitiche ambientazioni dell’Iliade, dell’Odissea e dell’Eneide. In questa carrellata non può mancare la Divina Commedia con le sue suggestioni ultraterrene.
Un viaggio attraverso i grandi classici della letteratura rivisitati con acume e originalità.
Punto di contatto tra i vari capitoli è Collians, il protagonista, sempre presente al fianco di famosi eroi e personaggi con cui ha condiviso le grandi imprese, e nei quattro epiloghi: girotondo spensierato; clima, inquinamento ed ecologia alla vigilia della maturità; pandemia; guerra, e pure nei due finalini, dialoghi, scherzosi ma non troppo, con due professori sul libro.

Collians Dogliotti ha 22 anni. È nato a Mombasa (Kenya) da padre italiano e madre keniota. È rimasto presto orfano dei genitori e si è trasferito in Italia, a Genova dove vive con gli zii.
Ama molto il calcio e gioca in una squadra di terza categoria, “Sturla”. Frequenta l’università di Scienze umanistiche, Lettere classiche.

Ragazzi simpatici è la sua Opera prima, un sogno e, alla fine, forse un percorso, non solo letterario, dalla adolescenza alla maturità (a tratti ironico e che, soprattutto nei primi capitoli, cerca di costruire un ritmo di rap, descrivendo una sitcom giovanile), dai classici antichi fino alla dura contemporaneità: clima, pandemia, guerra.
LinguaItaliano
Data di uscita30 apr 2023
ISBN9788830682412
Ragazzi simpatici

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    Anteprima del libro

    Ragazzi simpatici - Collians Corrado Dogliotti

    Nuove Voci

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    Capitolo 1 - Ragazzi espulsi

    Questi ragazzi si iscrivono alle Immacolatine di Genova. Sono Vittorio, Alberto e Edoardo, e ci stanno per un anno e mezzo, ma la scuola non gli piace perché i compagni e i professori sono molto seri, mentre loro sono troppo giocosi e scherzosi. Fanno molta confusione, divertendosi e, addirittura, non si sa se volontariamente o solo per dimenticanza, allagano i bagni.

    Il preside comincia ad indagare e scopre i colpevoli, sono proprio loro. È abbastanza mite e vorrebbe solo sospenderli. I professori sono molto arrabbiati e li portano in consiglio, chiedono l’espulsione. Il preside non ha scelta e dice: Allora li mandiamo tutti a casa, diamo comunicazione alle famiglie: voi verrete non solo sospesi ma anche espulsi.

    Vittorio dice: Preside, già che siamo più o meno alla fine della scuola, visto che siamo espulsi e mandati a casa, per non perdere l’anno possiamo andare a iscriverci in un’altra scuola?.

    Il preside dice: .

    Vittorio e i suoi amici molto contenti decidono di andare a iscriversi al Collegio Emiliani, dove ci sono molti loro amici e amiche della stessa età.

    Francesca, una bravissima ragazza del collegio, litiga sempre col suo fidanzato Andrea.

    Alberto e Francesco sono molto amici, litigano raramente, e c’è la sorella di Francesco, che si chiama Angelica e frequenta il primo anno del liceo classico agli Emiliani, è molto brava nelle materie: infatti è la prima della classe, è innamorata di Alberto, migliore amico di suo fratello. Alberto è un ragazzo estroverso e simpatico, non tanto bravo a scuola, andava in un istituto a Castelletto e ha cambiato, perché ci metteva troppo tempo ad arrivare lì, si è iscritto agli Emiliani nel periodo in cui si è iscritto Martino, nello stesso indirizzo classico, e sono diventati subito amici.

    Alessio, il prof di ginnastica, cerca sua madre che è la signora Carla, direttrice del Collegio Emiliani e lui non lo sa.

    Benedetta e Lucrezia sono brave amiche ma prendono in giro Giulia che è la cantante del Collegio.

    La scuola Emiliani si trova a Genova, è stata fondata da Gerolamo Emiliani, ex direttore del Collegio.

    Paolo e la sorella di Edoardo, che si chiama Stefania, scappano dal Collegio e vanno in un ristorante.

    Stefania dice che ha la carta di credito ma invece non l’ha.

    Il cameriere si arrabbia, chiama la direttrice della scuola che paga il conto.

    Andrea, Vittorio e Alberto hanno una squadra di calcio, dove c’è anche una ragazza, Shelley, che è la figlia di un ex giocatore.

    Al Collegio arriva probabilmente dall’estero una ragazzina che dal suo sguardo assomiglia a una strega. Si chiama Olivia.

    Arriva pure al Collegio Collians, bellissimo e simpaticissimo, fa subito amicizia con ragazzi e ragazze.

    Nel Collegio Martino ed Edoardo indossano un travestimento da fantasma, Vittorio e Alberto si spaventano molto, e poi arriva il vero fantasma che li fa spaventare ancora di più. Vittorio e Alberto dicono ad Andrea ed Edoardo: Se non siete voi i fantasmi, allora chi è questo?.

    Andrea ha i capelli lunghi, occhi marroni, carattere abbastanza forte, gioca a calcio con Collians, Vittorio, Edoardo, egoista quando riceve la palla, perché non la passa mai a nessuno.

    Vittorio ha i capelli lisci molto lunghi, occhi marroni, anche lui carattere molto forte, gioca a calcio con Collians, Vittorio e Andrea, gioca forte, sa stoppare bene la palla, e sa fare il giro del mondo quando palleggia.

    Ilaria ha i capelli lisci e bruni, occhi marroni, carattere molto forte, litiga spesso con le sue amiche, non fa nessuno sport, a volte quando Collians e Alberto la fanno arrabbiare, li riempie di ceffoni perché le danno fastidio, però è scherzosa e simpatica.

    Martino è allergico alle vespe, viene punto da molte, e poi portato in ospedale, e dice che non vuole più rimanere in Collegio.

    Diego decide di fare un torneo di calcio con altre scuole, e partecipano: Collians, Vittorio, Alberto, Andrea ecc. Altri fanno molto sport fuori dalla scuola.

    Gli studenti della scuola decidono di fare due tornei: 1) torneo delle classi e 2) torneo delle scuole.

    Partecipano: Vittorio, Andrea, Edoardo e Collians e molti altri studenti. Il torneo delle classi ha inizio a marzo e fine ai primi di maggio, mentre quello delle scuole ha inizio a gennaio fino a giugno.

    I ragazzi si allenano molto, fanno molta ginnastica per vincere il torneo, organizzato dagli studenti che giocano a calcio, e il preside accetta di fare da allenatore, e firma un documento che dice: Se nel torneo non vengono rispettate tutte le regole, questo verrà chiuso. Il preside, molto attento, firma il contratto e il torneo ha inizio.

    Le compagne di classe fanno la sfilata dentro il teatro della scuola e successivamente vanno a vedere e tifano per i ragazzi che hanno organizzato il torneo.

    Lucrezia, che è la governante del Collegio Emiliani, va da un dottore in ospedale, si fa curare e scopre che era stata abbandonata e ricoverata in orfanotrofio e poi adottata dalla direttrice Carla. L’affronta e le dice: Tu mi hai fatto molto soffrire e non mi hai mai detto che ero stata abbandonata.

    Alessandro ha un nemico che si fa chiamare Eusebio.

    Eusebio è accompagnato da un gruppo di cattivi, tra cui Rita, persona di fiducia della signora Carla.

    Renata crede di essere fidanzata di Alessio, figlio della direttrice, ma lui non lo sa.

    Collians, Martino, Vittorio, Alberto e Edoardo dormono nella stessa stanza, si divertono moltissimo e sono spesso svegli durante la notte. Ora conoscono benissimo il Collegio, e c’è Lucrezia, la governante, più l’ispettore Roseti, che dice: Se il regolamento non va rispettato, il Collegio viene chiuso. Nella scuola, infatti, sono cambiate molte cose, ci si può fidanzare e gli studenti sono molto felici e non devono avere più le divise che avevano prima per ordine della signora Carla.

    Alessio trova una foto nel cortile della scuola, lui bambino e la direttrice più giovane, e pensa che lui sia il figlio della direttrice.

    Martino, Collians, Vittorio e Alberto vanno nella cantina e trovano un baule, e pensano che dentro il baule ci sia un tesoro ma poi non trovano niente, all’improvviso vedono un bel quadro del fantasma e sentono una risata perfida. Il fantasma che stava nel baule nello scantinato è un antenato di Gerolamo Emiliani.

    Eusebio chiama Alessandro per dirgli che il telecomando per andare nell’altra dimensione sta per attivarsi.

    Alessandro convoca tutti i ragazzi della scuola per chiedere dove è il telecomando per guardare la televisione.

    Martino, Collians e Alberto cercano il telecomando nella borsa di Francesco, Martino chiede informazioni sul telecomando e Andrea risponde: Oggi hanno cambiato le lenzuola e penso che siano giù nella lavanderia. Martino abbraccia Francesco e gli dice: Grazie.

    Francesca e Celeste portano le lenzuola in lavanderia e sentono un suono, e Celeste chiede che cosa sia questo suono, Francesca dice: Non lo so. Mi sembra dentro le lenzuola. E Martino con Vittorio e i suoi amici vanno in lavanderia ma la porta è chiusa a chiave, arriva Rita e chiede: Voi ragazzini, cosa ci fate qua in lavanderia?. E Alberto

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