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Tecniche di Astrologia Mondiale e collettiva
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E-book192 pagine3 ore

Tecniche di Astrologia Mondiale e collettiva

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Questo volume si rivolge a chi desidera apprendere o migliorare la propria conoscenza di astrologia mondiale, storica e collettiva: ne illustra diverse tecniche tra le più note e le più rare e ne suggerisce un uso misto. Spiega come interpretare a livello astrologico eventi celesti e terrestri di portata collettiva quali comete, eclissi, lunazioni, ingressi del Sole e dei pianeti nei segni, grandi congiunzioni, cicli planetari, l'indice ciclico planetario, le carte di fondazione di stati, città ed enti impersonali. Contiene l'analisi astrologica dei primi mesi dell'operazione militare in territorio ucraino alla luce delle carte astrali dei protagonisti maggiormente coinvolti: capi di stato, nazioni, confederazioni, alleanze militari. L'analisi astrologica del passato ci permette di capire meglio il presente e fare ipotesi sul futuro, che appare ancora critico ma destinato a un deciso miglioramento nei prossimi anni. Il volume è corredato da 51 illustrazioni in bianco e nero. Prefazione di Anna Maria Morsucci, postfazione di Alessia Praitano.
LinguaItaliano
Data di uscita14 nov 2022
ISBN9791221435689
Tecniche di Astrologia Mondiale e collettiva

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    Anteprima del libro

    Tecniche di Astrologia Mondiale e collettiva - Luciano Drusetta

    1. INTRODUZIONE

    Che cos’è l’Astrologia Mondiale – Eventi eccezionali – Eventi ricorrenti – Dopo la Seconda guerra mondiale – L’approccio attuale – Astrologia Storica

    HO INIZIATO A OCCUPARMI di Astrologia Mondiale circa vent’anni fa, traducendo alcuni studi del grande astrologo francese André Barbault commissionatimi dalla rivista Ricerca ’90. Qualche tempo dopo, per omaggiare l’astrologo d’oltralpe, Enzo Barillà chiese ad alcuni volontari di tradurne altri articoli, poi raccolti sul web. In quel frangente Barillà mi propose di tradurre alcuni degli scritti più complessi di Barbault riguardanti l’andamento dell’Indice Ciclico Planetario (ICP) e dei cicli planetari nel corso della Storia, con affascinanti previsioni per i primi decenni di questo secolo: gli anni che stiamo ora vivendo in tutta la loro drammatica attualità.

    Ho poi approfondito gli studi di Astrologia Mondiale (o Storica, come preferisco chiamarla e presto capirete il perché) anche su testi di altri Autori, tenendo seminari e presentando diverse relazioni su queste tematiche.

    Che cos’è l’Astrologia Mondiale

    La Mondiale è uno dei pilastri dell’astrologia, materia umanistica e multidisciplinare che un tempo veniva chiamata scienza astrologica. Nel XIII secolo i due astrologi Pietro Abano e Guido Bonatti ne avevano separato le ramificazioni in modo sostanzialmente concorde. Una prima suddivisione separa l’Astrologia Naturale da quella Giudiziaria. La Naturale riguarda essenzialmente le previsioni meteo formulate con tecniche astrologiche. Rispetto ad altre branche, la Naturale non poneva problemi etico–religiosi legati alla spinosa dicotomia fra destino o libero arbitrio dell’essere umano. L’Astrologia Naturale è praticata anche ai giorni nostri, ma è facile capire che non può competere con l’attuale meteorologia, in grado di fare previsioni sempre più affidabili grazie alla potentissima capacità di calcolo dei moderni software di simulazione dei fenomeni atmosferici.

    La Giudiziaria è detta Scienza dei giudizi astrologici perché in base alle carte astrali l’astrologo formula giudizi. All’epoca, questa parola non aveva lo stesso significato di oggi. Qui intendiamo giudizi sulla posizione degli astri e sulla struttura della carta del cielo da cui l’astrologo trae considerazioni e previsioni: non si giudicano certo le persone o la supposta bellezza o pericolosità della carta astrale, come si tende a fare oggigiorno.

    Bonatti e Abano dividono la Giudiziaria in quattro filoni. Uno è l’Astrologia Oraria (Interrogazioni), dove si fa l’oroscopo del momento in cui nasce la domanda a cui si vuole dare risposta. Per calcolare e disegnare una carta domificata completa dobbiamo avere due precisi dati di partenza: il tempo (quando avviene una certa cosa?) e lo spazio (dove avviene quella cosa?). Il quando che si considera in Astrologia Oraria non è, come pensano molti, il momento in cui il consultante formula la domanda bensì quello in cui l’astrologo la riceve, la capisce e l’accetta. E il dove non è il luogo in cui si trova chi fa la domanda, ma quello in cui si trova l’astrologo quando la riceve e la comprende. Se il consulto avviene di persona, ovviamente tempo e luogo dell’astrologo e tempo e luogo del consultante (che in Oraria è detto richiedente, dall’inglese Querent) coincidono; ma in tempi di globalizzazione, telelavoro e didattica a distanza anche il consulto può essere smart e la differenza di tempo e spazio fra richiedente e astrologo può essere notevole.

    Altra grande suddivisione della Giudiziaria è data dalle Elezioni (Elezioni e inizi, secondo Bonatti), che oggi chiamiamo Astrologia Elettiva. Qui si chiede all’astrologo di indicare il momento migliore per svolgere un’azione: fondare una società, comprare casa, edificare uno stabile, aprire un negozio, spedire una lettera, iniziare un viaggio, contrarre matrimonio eccetera. Di solito in questi casi abbiamo già deciso dove fare questa cosa e chiediamo all’astrologo di dirci soltanto quando ci conviene farla. A volte il luogo è deciso da circostanze su cui non possiamo intervenire: per esempio, devo firmare un atto nell’ufficio del tale notaio della tale città e non posso pretendere di farlo altrove. Ma compatibilmente con gli orari e la disponibilità del notaio, l’astrologo può consigliarmi il momento migliore per la firma.

    Una ramificazione dell’Elettiva è la Rilocativa o Astrologia delle Rilocazioni. Qui il momento dell’evento è già fissato e non si può cambiare: si chiede dunque all’astrologo di individuare il luogo migliore dove farlo accadere. L’esempio più tipico è dato dalla rilocazione proattiva del cielo di rivoluzione solare (argomento al quale ho dedicato un libro a parte): il momento del compleanno astronomico–astrologico è prefissato e non si può cambiare, ma si può chiedere all’astrologo dove conviene festeggiarlo per avere un migliore cielo annuale. Molto diffuso fra gli astrologi è lo studio della rilocazione simbolica del tema natale: ridomificando la nostra carta astrale su altre località possiamo capire dove potremmo avere maggiori possibilità di successo, carriera, trovare l’amore, mettere su famiglia, riprenderci da brutti periodi e così via. Va da sé che sia l’Elettiva che la Rilocativa hanno limiti e controindicazioni; sono avversate da molti astrologi che preferiscono approcci più psicologico–evolutivi e che giustamente vedono nell’astrologia uno strumento di crescita personale, più che di ricerca del successo materiale.

    Terza branca è l’Astrologia Genetliaca o delle Natività, nella quale si fa l’oroscopo (nel senso di carta del cielo) del momento in cui qualcosa o qualcuno nasce; si domifica la carta in base alle coordinate geografiche e al regime orario del luogo in cui avviene la nascita. La tecnica si applica a nascite di esseri umani, ma mutatis mutandis si può usare per nascite impersonali o collettive (fondazione di edifici, stipula di contratti, nascita di nazioni e così via) oppure per nascite non umane: come, per esempio, l’astrologia canina o felina. E se perfino il Vaticano si chiede da tempo se sia il caso di battezzare ipotetici visitatori extraterrestri, l’astrologo del Terzo Millennio dovrebbe cominciare a pensare seriamente a come calcolare temi astrali relativi a nascite o altri eventi che possano aver luogo su altri pianeti.

    Altra suddivisione suggerita da Bonatti è quella delle Rivoluzioni degli anni: sineddoche di ciò che Abano definisce più propriamente Astrologia Mondana. Non inganni il termine: non è l’astrologia del pettegolezzo e dei vip. Si tratta dell’astrologia del mondo sublunare: oggi la chiamiamo Astrologia Mondiale e ad essa è dedicato questo volume. In alcune lingue è rimasto il ricordo del termine antico: in inglese la chiamano Mundane Astrology. È nota anche come Astrologia Cattolica (nel senso di universale). Comprende diverse tecniche: una di queste è la Rivoluzione degli anni o carta d’ingresso del Sole in Ariete, che nulla ha a che fare con le rivoluzioni solari: queste ultime normalmente riguardano previsioni annuali su singoli soggetti di cui si conosce il tema natale. Se conosciamo il tema di fondazione di una città o di uno Stato possiamo però fare Astrologia Mondiale studiandone i transiti, le rivoluzioni solari e quelle lunari, i temi progressi eccetera: applicando cioè su entità pubbliche le stesse tecniche previsionali che usiamo normalmente sugli individui. Trattandosi di realtà collettive, l’interpretazione però dovrà seguire attribuzioni di significato diverse rispetto ai temi natali individuali.

    In queste pagine sono illustrate queste e altre tecniche di uso comune, come le Grandi Congiunzioni, le carte di lunazione (Luna Nuova, Luna Piena), di eclisse, di ingresso e altre ancora. Prima però occorre chiarire che tipo di avvenimenti vengono generalmente considerati significativi in Astrologia Mondiale: possono essere eccezionali o ricorrenti; eventi celesti (astronomici, astrologici) o avvenimenti terreni a valenza collettiva.

    Eventi eccezionali

    Molti fenomeni di interesse astrologico sono ricorrenti. Altri sono o sembrano essere eccezionali. Alcuni avvengono in cielo, altri in Terra. Gli antichi chiamavano stelle tutto ciò che brilla in cielo. Notte dopo notte un gran numero di astri non cambia mai posizione: sono le stelle fisse. Alcune cosmogonie antiche le pensavano incollate come lustrini su un panno o inchiodate su quel soffitto immaginario che chiamiamo volta celeste. Altre sembrano spostarsi ogni notte e furono dette stelle erranti: sono i pianeti, parola greca che significa appunto viandante, pellegrino. Due di questi astri erranti sono il Sole e la Luna, detti Luminari per l’eccezionale lucentezza e dimensione apparente: ma sarebbe sbagliato definirli pianeti. Dal punto di vista astronomico il Sole è una stella: l’astro centrale del nostro sistema solare attorno a cui orbitano la Terra e gli altri pianeti. La Luna non è un pianeta: è il satellite naturale del nostro pianeta Terra.

    Gli antichi enumeravano altri tipi di astri, tra cui le stelle nuove che compaiono all’improvviso e magari scompaiono dopo un po’ di tempo. Oggi le chiamiamo novae o supernovae, se sono causate dall’esplosione di una stella. La più nota è la supernova SN1054 osservata da arabi e cinesi nel luglio del 1054 nella costellazione del Toro: da allora fu visibile anche di giorno per quasi un mese, e di notte per circa due anni. Al suo posto ora c’è la nube di gas nota come Nebulosa del Granchio.

    Stella nuova può anche essere un astro normalmente invisibile a occhio nudo, che aumenta d’improvviso di luminosità e diventa visibile per sempre o anche solo per un certo tempo. Le oscillazioni di luminosità nelle stelle non sono rare; gli astronomi non sanno darne sempre una spiegazione convincente. Clamorosi sono gli improvvisi cambi di luminosità di Betelgeuse, che normalmente è la decima stella più brillante del firmamento: è facilmente riconoscibile nella costellazione di Orione. Mostra imprevedibili e spesso elevate fluttuazioni di luminosità con ciclicità di qualche mese che si sovrappongono a periodi di variazione luminosa di circa 5 anni e mezzo. Durante ciascun ciclo, questa stella modifica le proprie dimensioni di oltre il 60% emettendo materiale e polvere stellare. Si ipotizza che in realtà possa trattarsi di una stella multipla. Oltre a questa variabilità, dal 1993 al 2009 ha subito anche una contrazione delle sue dimensioni. Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, anche a occhio nudo appariva meno brillante del solito. Si ritiene che i cambiamenti di luminosità o colore, la comparsa o scomparsa di stelle in cielo siano fenomeni molto importanti in astrologia.

    Fra gli eventi eccezionali annoveriamo anche le comete. Secondo la tradizione, la stella che adorna l’albero di Natale ricorda la cometa che annunciò ai re magi il luogo e il momento della nascita di Gesù. Molte di esse in realtà tornano a farsi vedere magari a distanza di anni o secoli: la cometa di Halley fa capolino in cielo ogni 76 anni circa. Ma la maggior parte di esse compare

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