Beato Rolando Rivi

Di Marco Sorgia

Rolando Rivi era un ragazzo nato nel 1931 a San Valentino in provincia di Reggio Emilia, entrato in seminario aveva il desiderio di diventare sacerdote per poi andare in terra di missione. A causa della guerra il seminario viene chiuso e Rolando ritorna nella casa dei genitori. A casa continua a studiare portando con coraggio l'abito talare come segno della sua testimonianza di fede e di carità, perché diceva: «Io sono di Gesù». Nell'aprile del 1945 Rolando viene rapito da un gruppo di partigiani comunisti, accusato di essere una spia dei tedeschi, viene brutalmente torturato. Viene ucciso con due colpi di rivoltella, mentre sta pregando per i suoi genitori. Il suo corpo viene ritrovato in una fossa poco profonda ricoperta da un po' di terriccio e foglie secche. Nel 2013 è stato beatificato da papa Francesco. Nel 2018, la figlia di uno degli assassini, che al momento dei fatti non era neppure nata, riesce a ricostruire la vicenda e scopre che uno degli assassini era suo padre. Decide di chiedere perdono alla sorella di Rolando e le due donne si stringono in un abbraccio.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 10 mar 2023
• ISBN: 9791221468588

Anteprima del libro

La famiglia

Rolando Rivi nasce il 7 gennaio 1931, nella casa del Poggiolo, a San Valentino, un borgo rurale a trecento metri d’altitudine sulle prime alture dell’Appennino nel Comune di Castellarano in provincia di Reggio Emilia, tra il torrente Tresinaro e il fiume Secchia.

Il giorno successivo alla sua nascita, il parroco don Luigi Lemmi gli amministra il Battesimo, nella chiesa parrocchiale dei Santi Martiri Eleucadio e Valentino, imponendo il nome di Rolando Maria. I genitori, Roberto Rivi e Albertina Canovi, erano profondamente cattolici, e prima di uscire dalla chiesa presentano il bambino all’altare della Madonna. Rolando era il secondogenito, prima di lui era nato Guido, dopo qualche anno nascerà la sorellina Rosanna.

La famiglia Rivi era originaria di Levizzano-Baiso, un piccolo centro distante poco più di undici chilometri da Castellarano, sempre in provincia di Reggio Emilia. Il nonno, Alfonso Rivi con la moglie Anna Ferrari si erano trasferiti a San Valentino, all’inizio del novecento, per lavorare la terra e si erano spostati nel vasto casale di campagna del Poggiolo, con i loro nove figli, dei quali Roberto era il primogenito, nato nel 1903.

Quando nasce Rolando, suo padre ha ventotto anni. Papà Roberto, cresce educato alla fede semplice e ferma della madre, Anna Ferrari. Frequenta l’ambiente della Azione Cattolica, risultando fra i primi iscritti della sua parrocchia. Dopo il matrimonio con Albertina continuano a vivere al Poggiolo svolgendo, entrambi, l’umile lavoro della terra come mezzadri. Roberto, prima di andare a lavorare nei campi, ogni mattina partecipa alla celebrazione della Messa, accostandosi alla Comunione. Quella di Rolando è una famiglia profondamente cattolica, di persone semplici, ma di fede profonda e legate alla vita parrocchia.

Il piccolo Rolando

In questo ambiente Rolando assorbe la buona linfa che nutre l’anima. Manifesta ben presto un carattere deciso e vivace. Spesso partiva in una corsa sfrenata e non si fermava davanti ad un