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Beata Anna Rosa Gattorno. Umile "portavoce di Gesù"
Beata Anna Rosa Gattorno. Umile "portavoce di Gesù"
Beata Anna Rosa Gattorno. Umile "portavoce di Gesù"
E-book63 pagine35 minuti

Beata Anna Rosa Gattorno. Umile "portavoce di Gesù"

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Info su questo ebook

La presente biografia che ha come sottotitolo: Umile "portavoce di Gesù" è un breve viaggio attraverso la vita straordinaria della beata Anna Rosa Gattorno, una figura che ha illuminato il suo tempo con la sua fede, la dedizione e le opere di carità. Nata in un'epoca di cambiamenti sociali e spirituali, madre Anna Rosa ha affrontato dolorose sfide personali e ha trovato la sua vocazione nel servizio agli altri. Questo ebook fornisce alcune note sulla sua infanzia, la sua crescita spirituale, e la sua dedizione alla causa della carità, seguendo il suo cammino verso la beatificazione. L'ebook offre una prospettiva sulla vita di madre Anna Rosa Gattorno, evidenziando gli insegnamenti spirituali che ha condiviso con il prossimo. L'autore mette in evidenza alcuni momenti chiave della sua vita, raccontando episodi che hanno affinato il suo percorso spirituale e il suo impatto sulla società. Il testo non solo celebra la vita della beata Anna Rosa Gattorno, ma vuole offrire anche alcuni motivi di una riflessione sulla sua eredità che ancora oggi continua a ispirare e guidare le odierne generazioni. Attraverso la storia di una donna straordinaria che ha vissuto la sua vita come una testimonianza luminosa di amore e servizio verso gli altri, il lettore, dal confronto, può utilmente esplorare il significato della fede, della compassione e della dedizione verso il prossimo.
LinguaItaliano
Data di uscita15 gen 2024
ISBN9791222725321
Beata Anna Rosa Gattorno. Umile "portavoce di Gesù"

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    Anteprima del libro

    Beata Anna Rosa Gattorno. Umile "portavoce di Gesù" - Marco Sorgia

    1. INFANZIA E GIOVINEZZA

    a. La nascita a Genova

    Francesco Gattorno, titolare di una fiorente ditta di commercio in cereali, noto esponente della emergente borghesia genovese, aveva sposato Adelaide Campanella, sorella di Federico Campanella, patriota e politico italiano, convinto mazziniano, iscritto alla massoneria e anticlericale. Di Francesco, dietro un atteggiamento che lo faceva apparir abbastanza burbero con un portamento tipico di una persona austera, nel conoscerlo si poteva subito apprezzare la sua onestà derivante da una grande integrità morale. Adelaide, nonostante la parentela e la frequentazione con il fratello dal carattere impetuoso e rivoluzionario, era una donna di intensa pietà cristiana, che i figli amavano definire una «santa donna».

    La coppia di sposi abitava in una elegante abitazione situata in uno dei quartieri storici genovesi, il sestiere del Molo, infatti, è uno dei quartieri più antichi del centro storico della città di Genova.

    Dalla famiglia di Francesco e Adelaide, che possiamo certamente definire di agiate condizioni economiche, con una buona fama nella società cittadina e di profonda formazione cristiana, nacquero sei figli, tre maschi e tre femmine.

    La bambina di cui ci apprestiamo a raccontare la storia era la seconda nata, prima di lei era nato un maschietto. Come era normale consuetudine la bambina riceve il sacramento del Battesimo lo stesso giorno della nascita, il 14 ottobre del 1831, nella vicina chiesa parrocchiale, una splendida chiesa romanica del XII secolo, intitolata a San Donato; alla bambina furono impartiti i nomi di Rosa Maria Benedetta.

    La bambina, come pure i suoi fratelli e le sorelle, trova i suoi primi formatori nei genitori che la educano istruendola alla vita morale e cristiana. Non si hanno notizie di quando riceve la Prima Comunione, mentre si sa con certezza che riceve il sacramento della Cresima nella basilica dedicata a Santa Maria delle Vigne, il 19 aprile 1843, quando non aveva ancora compiuto i dodici anni, dall’arcivescovo di Genova il Cardinale Placido Maria Tadini.

    b. L’educazione e la formazione spirituale

    Rosa Maria Benedetta trascorse l’infanzia e l’adolescenza in famiglia dove riceve, non solo una profonda formazione cristiana, ma anche l’istruzione scolastica. Infatti, era normale, almeno nelle famiglie di agiata condizione economica, che si potesse ricevere una adeguata istruzione, in casa, con l’aiuto di insegnanti privati. L’istruzione pubblica, all’epoca, era destinata esclusivamente ai maschi.

    La giovane, ricevendo gli insegnamenti della fede cristiana, mostra subito il suo carattere sereno, amabile, aperto alla pietà e alla carità. Ma allo stesso tempo ha un carattere risoluto; infatti, non mancarono alcuni episodi, in cui ha dimostrato la sua fermezza sapendo reagire alla conflittualità del clima politico e anticlericale, caratteristico dell’epoca, e che si viveva anche in ambito  familiare, quando sentiva alcune affermazioni del fratello Federico e dello zio Federico Campanella o di altri massoni e anticlericali che frequentavano la loro abitazione, e non si risparmiava nel reagire confutando le loro convinzioni che arrivavano anche a denigrare la fede cristiana.

    Rosa Maria Benedetta, di fronte a queste situazioni

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