Dipendente Infedele: Una mini-guida per la tutela del know-how aziendale

Di Giuseppe Vaciago, Andrea Cavalloni, Giuseppe Dezzani e Fabio Di Venosa

La guida, agevole e di semplice lettura, che state per leggere è un e-book che rappresenta una vera e propria guida pratica per le aziende di ogni settore e dimensione, interessate a gestire al meglio le problematiche legate al dipendente infedele.

La crescente diffusione delle tecnologie digitali e l'accesso sempre più semplice alle informazioni aziendali, hanno aumentato il rischio che i dati aziendali possano essere oggetto di furto o di diffusione impropria da parte dei dipendenti, che rappresentano il primo anello della catena di sicurezza dell'azienda.

Il presente e-book, fornito dallo studio legale 42 Law Firm, si propone di offrire un quadro completo delle problematiche legate al dipendente infedele, fornendo spunti di riflessione e di prevenzione per tutte le aziende che vogliono evitare di trovarsi impreparate di fronte a una situazione di crisi.

• Lingua: Italiano
• Editore: 42 Law Firm
• Data di uscita: 21 mar 2023
• ISBN: 9791222084619

Anteprima del libro

Dipendente Infedele

Dipendente Infedele

Una mini-guida per la tutela del know-how aziendale

Andrea Cavalloni

© 2023 Andrea Cavalloni

Table of Contents

Prefazione

Perché questo volume

I dati aziendali e il dipendente sprovveduto

I dati aziendali e il dipendente Infedele

La tutela penale del know-how

Prevenzione ed indagini digitali

Attività di investigazione

42 Law Firm

Prefazione

a cura di Guido Scorza

È sempre più frequente anche nell’universo delle cose della protezione dei dati personali che all’origine di un incidente o di una violazione della privacy vi sia la condotta di un singolo dipendente infedele per ragioni diverse o, più semplicemente, inadempiente alle istruzioni impartitegli dal datore di lavoro.

Le storie sintomatiche di questo fenomeno sono le più diverse: dal funzionario di banca che, per denaro, per amicizia o per amore, consegna a chi non dovrebbe informazioni bancarie di questo o quel correntista, al medico ficcanaso che accede ai fascicoli sanitari e/o alle diagnosi di pazienti diversi dai suoi per finalità ben diverse rispetto alla cura al principe di tutti i dipendenti infedeli, quello che, a qualche giorno dalla sua uscita dall’azienda presso la quale lavora, si fa una bella copia dell’intero database dei clienti di quest’ultima per utilizzarli, all’indomani, per farle concorrenza sleale.

In tutti questi casi, con poche eccezioni, a farne le spese, alla fine è il datore di lavoro, titolare del trattamento che nella logica dell’accountability alla base della disciplina europea della protezione dei dati personali farà un’enorme fatica a dimostrare di aver fatto tutto quanto possibile, specie nella prospettiva della privacy by design e by default e dell’adozione delle necessarie misure di sicurezza, per scongiurare il rischio che il dipendente infedele di turno potesse darla franca e violare i diritti degli interessati.

È raro, infatti, che l’imprevedibilità della condotta del dipendente infedele sia tale da spezzare ogni rapporto an che semplicemente di occasionalità con il trattamento dei dati personali del quale il suo datore di lavoro è titolare ed è raro, quindi, che