Captain Igloo e l’isola di Bibione: Parblù!!!
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Info su questo ebook
Questo emozionante libro ti introdurrà in un mondo di avventure uniche, intrighi e la bellezza mozzafiato della laguna di Bibione.
Ti immergerai nell'infanzia di Captain Igloo scoprendo come abbia gettato le basi della sua straordinaria vita. Poi vedrai che, da giovane, ha avuto incontri straordinari che lo hanno ispirato a dedicarsi alla sua passione: esplorare i canali lagunari. Portato a valorizzare il territorio, Captain Igloo è diventato una figura iconica nel settore. Nonostante prove durissime, non ha mai lasciato il timone, nemmeno di fronte alle sfide più grandi e alle minacce.
Nella sua missione di tutela dell'ambiente ha vissuto avventure al limite del verosimile. La sua è una storia incredibile che lo ha portato persino a sfidare il mistero e l'ignoto nella laguna.
Scopri come un uomo determinato abbia potuto trasformare la sua passione in una missione ecologica e culturale, affrontando l'inaspettato con coraggio e determinazione, per se stesso e per suoi ormai tantissimi visitatori e clienti che arrivano numerosi di varie Nazionalità.
Captain Igloo organizza oggi gite nella sua amata laguna per tutti coloro che, grandi e piccini, desiderano scoprire la bellezza del luogo in compagnia di un vero e proprio punto di riferimento.
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Anteprima del libro
Captain Igloo e l’isola di Bibione - Captain Igloo
PARTE PRIMA
Immagine che contiene Aerofotogrammetria, aria aperta, Vista aerea, estuario Descrizione generata automaticamenteImmagine che contiene acqua, cielo, aria aperta, Risorse idriche Descrizione generata automaticamenteCaptain Igloo: una vita di emozioni
Il ritmo degli eventi spesso è intriso di dinamiche inspiegabili, che prendono forma quando meno te lo aspetti.
Talvolta si arriva a un momento della propria vita in cui si sente una vera e propria esigenza di raccogliere quelle che sono le esperienze vissute, in modo da contenerle in una sorta di scrigno dei ricordi. Per me è accaduto, e ora questo scrigno è diventato il mio igloo.
Di avventure ne ho vissute molte, tutte rinchiuse e custodite nella mia memoria, e il piacere che si prova nel riportarle alla luce è qualcosa di impareggiabile.
Per questo motivo si è accresciuto sempre più in me il bisogno di ripercorrerle, in un certo qual modo, con i pensieri e poi fermarle al contempo su un foglio di carta, così da riviverle e mantenerle come appena vissute.
Ma poi, si sa, le situazioni che si susseguono nel tempo possono essere piacevoli come non esserlo affatto, ma è comunque importante tenerle sempre bene a mente, ancorate a un fondale che ci ha formato, nel bene e nel male, poiché ogni frangente, a mio avviso, può essere educativo e utile a plasmare una persona.
Perché dai propri vissuti stimolanti, come anche dalle difficoltà, si impara e si cresce. E queste ultime soprattutto possono insegnare tante cose, agli adulti come ai ragazzi.
Proprio per questo motivo ho deciso di radunare le mie idee in un libro, in modo che possa mostrare uno squarcio di realtà che tocca un territorio per me unico al mondo per le sue caratteristiche, e che fin troppo poco è stato valorizzato come avrebbe dovuto fare chi di dovere. Questo è un classico che, purtroppo, si verifica spesso e in ogni parte del mondo.
Basta pensare al fascino dell’esotico
. Siamo guidati dal desiderio di scoprire altre realtà e luoghi distanti, dimenticando il più delle volte di ammirare in modo scrupoloso quello che abbiamo sotto il naso o appena fuori dalle nostre finestre di casa.
Bello non è sinonimo di distante, e l’Italia è un esempio di questo, con le sue tante ricchezze naturalistiche, artistiche e culturali.
Nel mio piccolo, ho cercato di mostrare le bellezze del territorio a cui appartengo per quelle che sono, in modo che sia gli adulti che i più giovani possano trarne piacere e beneficio, scoprendo dei luoghi fatti di natura incontaminata, con incredibili varietà faunistiche e botaniche caratterizzanti, seguendo canali delimitati da lunghe distese di canneti.
Era il 1969 quando venni a conoscenza della realtà di Bibione, una frazione del comune veneto di San Michele al Tagliamento, dopo un lungo periodo di emigrazione.
Ricordo che arrivai dal Québec con i miei genitori, dove vivevamo all’epoca, in un posto che mi è sempre rimasto nel cuore. Allora venivo chiamato il piccolo Captain, visto l’amore che provavo per i moli e il fascino che il mare mi suscitava. Quella laguna mi catturò, col suo porticciolo e le barche da pesca, dove mi ritrovavo a passare gran parte del mio tempo libero, ammirando il rientro dei pescherecci e curiosando attorno alle reti ancora da pulire dal pescato.
Sono sempre stato attirato dalle storie dei pescatori di altura come dalle baleniere, e questa attrazione la vivo tuttora. Da bambino, quando avevo poco più di sei anni, ero affascinato dai racconti ambientati nei mari.
Immagine che contiene trasporto, natante, veliero, aria aperta Descrizione generata automaticamenteImg.1: Le baleniere.
Storie di corsari che, sotto le loro bandiere, combattevano la pirateria per conto dei nobili. Uno di questi personaggi, un capitano, divenne il mio idolo e lo è ancora adesso: il Corsaro Robert Surcouf di Saint Malo.
Le sue avventure e le guerriglie che fece sono custodite nel profondo del mio cuore.
Immagine che contiene natante, trasporto, acqua, aria aperta Descrizione generata automaticamenteImg.2: La barca di Robert Surcouf.
Immagine che contiene aria aperta, statua, cielo, scultura Descrizione generata automaticamenteImg.3: Statua del Corsaro Robert Surcouf di Saint Malo.
Non mi sono perso una puntata di quelle avventure nei mari e dei loro feroci combattimenti contro gli spietati pirati.
Nei giochi a scuola, durante la ricreazione, ricordo che si combatteva imitando questi miti ed eroi dei mari. Ero un bambino pieno di immaginazione e compivo dei viaggi incredibili con la mente, che poi, da grande, ho deciso di realizzare, per rendere tangibili quelle emozioni che da fanciullo avevo solo immaginato.
Img.4: Battaglia navale dei corsari.
In quel periodo, nacque il soprannome che i compagni di classe mi diedero: il piccolo Captain. Ricordo con un sentimento piacevole quei momenti spensierati che ho vissuto.
Oltre alla realtà marittima, grande fascino e interesse ho sempre nutrito verso tutte quelle popolazioni che conducevano una vita integrata alla natura, anche in condizioni estreme e pericolose.
Attraverso questi interessi, la mia curiosità si allargava oltre gli orizzonti, giungendo sino agli eschimesi, popoli che vivevano in condizioni molto precarie nei freddi mari polari, in case fatte di ghiaccio chiamate Igloo.
Immagine che contiene edificio, aria aperta, neve, cielo Descrizione generata automaticamenteImg.5: Un igloo.
Immagine che contiene mammifero acquatico, Mammifero marino, persona, Viso umano Descrizione generata automaticamenteImg.6: Dei bambini eschimesi con un tricheco.
Questi gruppi, riuniti in piccoli villaggi sul ghiaccio, vivendo con pochissimi mezzi a disposizione, quasi sempre costruiti artigianalmente, da sempre hanno affrontato orsi polari, balene, orche e foche, navigando con canoe fatte di pelle di foca, usando per sopravvivere armi costruite con ossa degli stessi animali cacciati, affrontando il gelo estremo con i loro caldi e semplici indumenti autofabbricati.
Sono sempre stato colpito dalle capacità di alcune persone ad adattarsi all’ambiente circostante, e vedere in particolare queste popolazioni che, con così pochi mezzi a disposizione riuscivano a sostenersi e ad essere felici, è stato uno stimolo forte per ogni cosa che ho fatto successivamente nella mia esistenza. Inventiva e spirito di adattamento sono aspetti che ho sempre tenuto in grande considerazione per affrontare la vita.
Questi mondi suscitavano, nella mia fantasia di ragazzo, immagini incredibili e stimoli continui, ne ero completamente invaso, li consideravo veri e propri eroi, degni di questo appellativo, esempi di vita che dalla natura e delle sue risorse prendevano solo il fabbisogno necessario a sopravvivere, per sfamare se stessi e le loro famiglie, rischiando il più delle volte anche la propria pelle.
Il legame con la natura per queste persone è forte e incredibile, ed è la dimostrazione di come, dalle difficoltà estreme si può trovare la chiave per una sopravvivenza dignitosa,