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Il Diario Spirituale
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E-book313 pagine3 ore

Il Diario Spirituale

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Info su questo ebook

IL DIARIO SPIRITUALE:

Il diario spirituale è uno degli strumenti più importanti che chi calca il sentiero dello sviluppo interiore ha a sua disposizione. E imperativo che il discepolo cominci a registrare gli aspetti importanti della sua vita soggettiva, ed il diario gli permette di farlo.

L'impostare ed il tenere un diario spirituale fornisce un metodo sistematico per registrare tutto ciò che è rilevante per l'anima, cioè sogni, visioni, impressioni, progressi nella meditazione, atti di servizio, studi esoterici o, anche, cambiamenti nel corpo fisico.

Il diario, infine, diventa un ponte fra l'individuo ed il suo Sé Superiore, e può essere usato come un meccanismo con cui chiedere consigli a questo. Impostato nella maniera giusta, può costituire un'inestimabile testimonianza diretta dell'evoluzione interiore.

LinguaItaliano
Data di uscita23 apr 2022
ISBN9781625691125
Il Diario Spirituale
Autore

Douglas M. Baker

Dr. Douglas M. Baker. English born and raised in South Africa has done extensive scientific research into those hinterlands of the mind which one might call psi-semantics. He graduated in the Arts & Humanities in South Africa and qualified in medicine at Sheffield University (UK) in 1964. Having taught in the East End schools of London for 10 years, he began his tour of the Western world giving lectures and seminars in Esoteric Healing, Esoteric Anatomy, Esoteric Astrology, Esoteric Psychology, Esoteric Science and Metaphysics. He, more than any other, set in motion the trends towards alternative methods of medicine which have transformed that field in Britain today. As medical advisor to the De la Warr laboratories in Oxford, he undertook research into Biomagnetism and quantum physics their effects on the human aura and dark matter, producing the book by the same name in conjunction with George de la Warr. Through the years he has given more than 15,000 lectures and attracted people from all over the world to his Esoteric Science Festivals and International Summer Schools staged in America, Canada, England, Switzerland, Italy, South Africa, Australia and New Zealand. His transformative experiences during the Second World War, when twice severely wounded, set the pattern for his life long investigations into the Powers Latent in Man. His extensive esoteric writings are said to be the largest collection in the world produced by a living author. He has written over 100 books, many of which have been translated into the 9 European languages at https://www.douglasbaker.com, and his list of downloadable MP3 audio lectures available at www.douglasbaker.org, include 500 live lectures given around the world and on a vast range of subjects. He has led the field in esoteric astrology, producing with a team, his magnum opus, a Dictionary of Astrology for the 21st Century in three volumes. This is in addition to the already existing 11 volume set of books on the same subject.

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    Anteprima del libro

    Il Diario Spirituale - Douglas M. Baker

    INDICE:

    IL DIARIO SPIRITUALE

    NOTA DELL'AUTORE

    PRIMA SEZIONE

    LO SCOPO DEL DIARIO

    Il seme di senape e il Buddha

    PSICOPOMPIA

    SECONDA SEZIONE

    QUESTIONI ILLUMINATE DAL DIARIO SPIRITUALE

    CORAGGIO E DISPERAZIONE

    IMPARARE A FOCALIZZARE

    INVOCAZIONE PER LA VERITÀ

    L'ARTE DI PORRE DOMANDE

    DOMANDE E RISPOSTE

    IL DIARIO COME STRUMENTO DI PREDIZIONE

    IL DIARIO COME STRUMENTO DI RIVELAZIONE

    LA TECNICA DEL BROODING

    IL DIARIO E L'INTERPRETAZIONE DEI SIMBOLI

    IL LAVORO DI GRUPPO

    IL DIARIO SPIRITUALE E IL SERVIZIO

    LA SCOPERTA DEL SIGNIFICATO

    INTERPRETAZIONE:

    GIANO

    IL FUOCO SOLARE E LA SOLARIZZAZIONE DELL'INDIVIDUO

    IMPRESSIONE VISIVA:

    LA NATURA CAUSALE DELL'UOMO

    APPENDICE I - LA VOCE DEL SILENZIO

    PREFAZIONE

    LA VOCE DEL SILENZIO

    Frammento I

    I DUE SENTIERI

    Frammento II

    LE SETTE PORTE

    Frammento IIII

    APPENDICE II - IL SIMBOLISMO

    I SIMBOLI DI SWEDENBORG

    SIMBOLI TRATTI DAL DIARIO DELL'AUTORE

    APPENDICE III - ESEMPI DI DIARIO

    IL PROGETTO MORALE DI BENJAMIN FRANKLIN (1)

    Sull'Ordine...

    Sull'Orgoglio...

    IL DIARIO SPIRITUALE DI EMANUEL SWEDENBORG

    APPENDICE IV - CANTI E POESIE IMMORTALI

    IL DIARIO SPIRITUALE

    TITOLO ORIGINALE:

    THE SPIRITUAL DIARY

    © Copyright 1977 by Douglas Baker

    Italiana prima cartacea edizione 1999

    © Copyright 1999 Edizioni Crisalide

    ISBN 8788871830865

    Traduzione: ANGELA LEONETTI

    Grafica: BRUNO IRMICI

    Questo è l'unico eBook autorizzato dell'edizione cartacea

    © Copyright Dr. Douglas M. Baker 2013

    Pubblicato da Baker eBooks Publishing

    ISBN 9781625691125

    Molte delle audioconferenze ed alcune delle immagini e dei diagrammi usati qui possono essere scaricati gratis in alta definizione dal nostro sito web https://www.douglasbaker.org (https://www.douglasbaker.org).

    La vendita di questo libro è sottoposta alla condizione che esso non verrà in alcun modo commercializzato, dato in prestito, rivenduto o comunque fatto circolare, in qualunque forma, copertina o rilegatura, senza il previo consenso dell'editore e senza che questa condizione venga imposta al successivo acquirente.

    Per questo ed altri libri cartacei in italiano

    del Dott. Baker rivolgersi a:

    Edizioni Crisalide.

    Via Campodivivo, 43.

    Spigno Saturnia (LT) Italia

    www.crisalide.com (http://www.crisalide.com)

    info@crisalide.com

    NOTA DELL'AUTORE

    Questo libro non ha alcun intento autobiografico, è invece rivolto agli studenti di esoterismo che desiderano migliorare la loro comprensione degli argomenti soggettivi, come fase preliminare all'azione soggettiva nei piani interiori dopo l'iniziazione. Molti aspetti della mia biografia sono contenuti nell'opera Il Dìario di un Alchimista; è necessario tuttavia rivelare qualcosa della mia formazione per capire meglio alcuni degli eventi qui descritti.

    Sei anni di servizio militare attivo, conclusisi con il mio ritorno alla vita civile all'età di ventidue anni, avevano prodotto un diamante molto grezzo in urgente bisogno di esser levigato. Negli anni del dopoguerra mi dedicai assiduamente all'opera di taglio e lucidatura, procurandomi un buon impiego in uno stabilimento tipografico di proprietà della famiglia di un compagno d'armi. Per quattro anni frequentai i corsi serali all'università, conseguendo il titolo di Bachelor of Arts nel 1949 e continuando al tempo stesso il mio tirocinio nell'industria tipografica. Nel 1951 avevo raggiunto un ruolo direttivo in una grossa organizzazione del settore, assolvendo il quale sentii sempre più forte in me la pressione a respingere il mondo commerciale con la sua competitivita, le tediose banalità e l'orientamento materialistico. Grazie ad un particolare insieme di circostanze fui introdotto, nel 1950, allo studio dello yoga e della Saggezza Antica.

    Appena sei mesi più tardi, un mattino di maggio del 1951, dopo aver letto La Dottrina Segreta di H.P. Blavatsky e La Luce dell'Anima di Alice Bailey, ebbi improvvisamente una profonda esperienza spirituale.

    Mentre giacevo semisdraiato dopo una meditazione, tutto il mio corpo entrò all'improvviso in stato catalettico e, mentre ero inchiodato in questa rigida condizione, una forza potente mi attraversò con violenza dalla testa ai piedi. Fu come essere catapultato nella dinamo dell'universo. Tale esperienza ebbe come risultato tre manifestazioni principali, che da allora si sono ripetute spessissimo a vari livelli di intensità:

    Fui subito consapevole di esser penetrato in un mondo nuovo, seppure in piena coscienza. Il percepire tale nuova dimensione alla fine produsse in me l'esperienza di un'interiore radianza, di una luce al cui confronto quella del nostro sole è nulla. A tale fenomeno si accompagnò una sensazione di estasi che non avevo mai conosciuto prima, e in parallelo ad entrambi questi noumeni provai anche un senso di eternità. Dapprima ebbi il terrore che l'esperienza non si ripetesse, ma non fu così, e da allora l'ho vissuta come minimo quattro volte per settimana, in alcuni casi anche 30 o 40 volte.

    Dapprima esitai a considerarla uno stato di Samadhi, ma dopo la lettura attenta dei testi di molte religioni e scuole misteriche non ebbi altra conclusione da trarre.

    Pertanto nel mio diario mi riferii a quella condizione con una S maiuscola, facendo terminare la coda superiore con una freccia indicante il serpente di fuoco. Fu solo molto più tardi che scoprii l'immagine del cigno (Hamsa) come simbolo del Fuoco Alchemico. Sono assolutamente sicuro che se in tali occasioni fosse stato eseguito sulla mia corteccia cerebrale un elettroencefalogramma, esso avrebbe rivelato un modello di onde cerebrali decisamente non ordinario.

    L'importanza di tutto ciò ai fini del diario è che in stato di S io trovo possibile comunicare direttamente con il mio Maestro, e ricevere da Lui messaggi di risposta.

    Il lettore tenga presente che il materiale trattato in quest'opera riguarda gli anni iniziali del mio apprendistato, dapprima nell'ashram del Maestro Tibetano e in seguito in quello del Maestro Inglese. I diari risalenti agli ultimi otto anni sono ancora vergini e intatti.

    "... I pagliai della mente sono sondati dal corno mediano, attraverso i silenti sentieri calcati dall'unicorno. "

    Douglas Baker,

    marzo 1977

    PRIMA SEZIONE

    LO SCOPO DEL DIARIO

    A proposito della psiche umana, Carl Jung sosteneva che essa costituisce una delle più oscure e misteriose regioni dell'esperienza.

    Il Diario Spirituale è un meccanismo che consente di portare nella pienezza della coscienza elementi di tale psiche.

    Il diario crea un canale per la trasmissione di consigli e istruzioni provenienti dal Sé Superiore, il che può determinare una trasformazione della personalità, dei suoi limiti e dei suoi attaccamenti.

    È uno strumento maieutico fortemente evocativo, attraverso confessioni che mettono a nudo l'anima del neofita. Esso fornisce un catalizzatore che consente di eliminare quei blocchi della personalità che impediscono alla Voce del Silenzio di fornire una consulenza continua, articolata e coerente.

    Il diario stabilisce il tono e il ritmo per l'espressione della personalità, finché questi diventano naturali e non hanno più bisogno di sollecitazioni. Lo stile filosofico di vita diviene una realtà non più turbata dalle brezze della competizione, o dai gorghi e dalle correnti dell'insicurezza e della paura.

    Un diario spirituale tenuto in modo efficiente conduce il viaggiatore affaticato alle sorgenti del proprio Essere, piega la personalità ai dettami dell'Anima -produce una conversione che è un ritorno al Sentiero da cui il discepolo non ha fatto che allontanarsi dal momento della nascita. Il segreto dunque è che la coscienza si allontana dalla personalità e si riorienta verso l'Anima.

    Le sorgenti interiori sono stimolate a liberare il loro contenuto di ricordi elevati tratti dalle esistenze precedenti. Si istituisce dunque una relazione fra questi elementi del superconscio collettivo, la psiche e gli atomi permanenti della triade inferiore, relazione che in alcuni individui getta le fondamenta del genio.

    Tutti insieme questi impulsi imprimono una nuova spinta alla personalità. Nella terapia psicologica l'individuo è reso libero dalla psiche dell'infanzia; nel discepolato deve liberarsi del 'Guardiano sulla Soglia', che è la somma totale di tutti i depositi lasciati dalle esperienze della personalità in questa vita e nelle precedenti, e include inoltre la sua partecipazione personale all'inconscio collettivo dell'Umanità, o ciò che potremmo definire la sua ombra.

    Grazie alla sua accresciuta sensibilità, alla sua maggiore forza, ed avendo chiaramente in mente lo scopo che si è prefisso, il discepolo affronta la sfida posta dall'emergere delle esperienze e delle memorie, non solo di questa vita., ma anche delle sue vite precedenti, che tutte insieme costituiscono il guardiano sulla soglia della coscienza, in questi primi stadi del suo discepolato.

    Il guardiano è un'entità odiosa; è costituito da sostanza astrale dell'ordine più basso. Depreda il neofita, sottraendogli energia durante i momenti di paura, di orrore, di preoccupazione e ogni qual volta si abbandona a forme di pensiero negative, che provocano l'emorragia del corpo astrale (non ancora integrato). Il guardiano costituisce il vortice negativo in un campo energetico di cui il chela è il polo positivo o oblativo. La fine di questa entità giunge quando viene deliberatamente confrontata e riconosciuta per ciò che è. Il flusso delle energie auriche verso di essa cessa, ed essa si indebolisce ed avvizzisce per l'interruzione del suo rifornimento energetico. Ma è un'entità e combatterà con tutte le sue forze per la sua sopravvivenza, approfittando della presenza di qualunque pensiero o emozione di carattere negativo, questo specialmente quando il discepolo sposta la sua attenzione dal mondo esterno a quello interiore. Viene, infine, gradualmente sostituita, con la nascita e la crescita dell"Angelo della Splendente Presenza', che rappresenta strutture di Atma, Buddhi e Manas che, in modo continuo e regolare vengono costruite nell'aura del discepolo, grazie al suo assiduo sforzo di meditare, di essere di servizio all'umanità e di studiare i classici occulti, quali per esempio, questo volume.

    È questo il campo di battaglia per il futuro iniziato. Esso comprende anche la sostituzione dei vecchi codici di condotta, delle idee preconcette cristallizzate, che hanno dominato la mente del discepolo fin dalla sua infanzia, e che sono state consolidate dalla religione e dall'educazione. Il guardiano individuale fa parte del gigantesco guardiano sulla soglia della coscienza dell'umanità, che si alimenta delle fobie, idiosincrasie e forme-pensiero collettive. Distruggendo il proprio guardiano, il discepolo compie anche un atto di servizio a favore dell'umanità, in quanto indebolisce la gigantesca entità planetaria ancorata ai piani più bassi del mondo astrale. Questo guardiano è parte dell'inconscio collettivo descritto da Carl Jung. (1)

    1) D. Baker, Psicologia del Discepolato, pp. 16-17, Edizioni Crisalide.

    Il diario prepara il discepolo al confronto con il guardiano; evoca i segni dell'Anima capaci di indicare quali elementi del guardiano debbano essere affrontati in seguito.

    Il diario ha il compito di evidenziare quelle difficoltà che sorgono dagli aggiustamenti che il discepolo deve attuare nel mondo esterno se vuole vivere in base a uno stile di vita filosofico e meditativo. Una volta stabilito il contatto, il Sé Superiore può offrire suggerimenti attraverso la meditazione e la vita onirica, per esempio sul modo di effettuare tali aggiustamenti.

    Il diario spirituale non ha lo scopo di aiutare il discepolo a fuggire il dolore, ma quello di aiutarlo a mostrare che il dolore è legato all'impermanenza della materia. Tutte le relazioni basate sulla struttura della forma sono destinate a finire. Questo concetto è mirabilmente espresso nella parabola della madre e del Buddha:

    Il seme di senape e il Buddha

    Una giovane donna, avendo perduto il suo primogenito, era talmente oppressa dal dolore che vagava per le strade chiedendo a tutti di darle qualche rimedio miracoloso che restituisse la vita a suo figlio. Alcuni si allontanavano da lei in preda alla compassione, altri la schernivano e la chiamavano pazza; nessuno riusciva a trovare parole per consolarla. Ma un uomo saggio, notando la sua disperazione, disse: Esiste una sola persona in tutto il mondo che possa compiere il miracolo. È il Perfetto che abita sulla vetta della montagna. Vai da Lui, e chiedi.

    La giovane donna arrivò in cima alla montagna, si fermò davanti al Perfetto e implorò: O Buddha, restituisci la vita a mio figlio.

    E il Buddha disse: Scendi in città, visita ogni dimora e portami un seme di senape dalla casa in cui nessuno è mai morto.

    Il cuore della giovane si sollevò, ed ella si affrettò a scendere dalla montagna e a ritornare in città. Disse nella prima casa che visitò: Il Buddha mi ordina di portare un seme di senape da una casa che non abbia mai conosciuto la morte .

    Le venne risposto: In questa casa sono morte molte persone.

    Allora si recò nella dimora successiva e chiese di nuovo, ed essi risposero: È impossibile contare il numero di coloro che sono morti qui.

    Visitò una terza casa, e poi una quarta e una quinta, e così via, percorrendo in lungo e in largo tutta la città, ma non riuscì a trovare una sola dimora in cui la morte non avesse prima o poi fatto visita. Allora se ne tornò sulla vetta della montagna.

    Hai portato il seme di senape?, chiese il Buddha.

    No - ella rispose - né ho più intenzione di cercarlo. Il dolore mi aveva resa cieca. Pensavo di essere la sola a soffrire per mano della morte.

    Allora perché sei tornata?, chiese il Perfetto. Per chiederti di insegnarmi la verità, ella rispose.

    E questo è ciò che il Buddha le disse: "Ovunque nel mondo degli uomini, e in quello degli dei, una sola è la Legge:

    Tutte le cose sono impermanenti..."

    L'individuo occidentale trova difficile accettare in pratica una simile filosofia, indipendentemente dall'onestà dell'aspirante; il diario spirituale è di notevole aiuto nel renderla invece accettabile e nel trasformarla in uno stile di vita.

    H.P. Blavatsky mostrò che il dolore è il lievito, una medicina misericordiosa per i malati spirituali. Dal punto di vista dello spirito, i veri malati sono i materialisti; la loro fede e le loro speranze poggiano sulle cose materiali, che, come abbiamo visto, sono transitorie.

    In relazione a questo aspetto, la poesia di Shelley intitolata Ozymandias è importante; consiglio di trascriverla a mano, se già non è stato fatto, nelle pagine di apertura del diario.

    Ho incontrato un viaggiatore che veniva da antiche terre,

    Che mi ha raccontato: due enormi gambe di marmo

    Senza tronco giacevano nel deserto. Vicino ad esse,

    Quasi del tutto coperto dalla sabbia, si scorgeva un volto

    Corroso dal tempo, le cui labbra tese e minacciose

    In un ghigno di freddo comando, mostravano che

    Il loro scultore aveva ben visto le passioni

    Sopravvissute, impresse su quella pietra senza vita,

    Alle mani che le derìsero ed al cuore che le animò.

    E sul piedistallo apparivano queste parole:

    "Il mio nome è Ozymandias, Re dei Re:

    Guarda le mie opere, o potente, e dispera!"

    Niente più rimane. Intorno ai resti di quelle

    Colossali rovine, nude e sconfinate

    Si estendono desolate le piatte sabbie solitarie.

    P. B. Shelley

    8. L'esperienza mistica in se stessa è una gioia, ma quando ricompensa gli sforzi di una personalità spiritualmente orientata trascende ogni altra gioia, perché aggiunge significato alla vita. Molti discepoli sostengono di poter sopportare la sofferenza se essa ha un significato. Il diario spirituale coordina il mondo dell'azione con quello delle cause:

    Ciò introduce un terzo fattore alla relazione instabile e oscillante fra causa ed effetto (Karma). Il triangolo che ne risulta (con l'aggiunta del fattore significato) dona alla personalità stabilità e resistenza spirituale - un fenomeno raro, caratteristico dei soli iniziati.

    9. Mentre la via della personalità comune passa per una serie di eventi concreti come il fidanzamento, il matrimonio, la nascita del primo figlio, il divorzio, la laurea, ecc, ognuno dei quali può costituire un progresso sul sentiero verso l'individuazione, tali eventi sono rapidamente visti come mistificazioni di secondaria importanza allorché il diario spirituale diviene uno strumento sempre pronto ad analizzare, determinare e valutare ogni motivazione. Al contrario, la ricerca degli indicatori della vera crescita spirituale, diviene di somma importanza per l'autore del diario, il quale deve sempre essere sincero con se stesso. Mentire in questo caso è come imbrogliare a carte facendo un solitario.

    10. Il diario è un rendiconto spirituale, nel senso che la ricerca dell'anima da parte del suo autore lo induce inevitabilmente a chiedersi: Cosa rimarrà della mia vita esteriore al di là di ciò che è collegato ai miei sforzi spirituali? L'impegno totale nei confronti del Sentiero è un prerequisito delle iniziazioni maggiori. Ars totum requirìt hominem! La mia personale traduzione di questa massima alchemica è sempre stata Semplicemente tutto!, una risposta infine necessaria, prima che il Maestro possa fare del discepolo il destinatario delle sue confidenze.

    Queste dieci ragioni per tenere un diario spirituale non ne escludono altre, ed altre infatti ve ne sono, ma le dieci elencate sono in se stesse terapeutiche. Con ciò intendo dire che tutte le difficoltà minori della personalità, ad eccezione delle nevrosi acute e delle psicosi, tenderanno a correggersi soddisfacendo questi dieci requisiti. Naturalmente, per tutti i disordini gravi della personalità è necessario fare riferimento a uno specialista della medicina ufficiale. Il diario è infatti una disciplina spirituale, e non è mai possibile

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