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La pianta ch'la camenna: Poesia di strada
Gli artisti di strada non sono mendicanti. (Ebook): Osservatorio Street Art. Quarta edizione.
Serie di e-book2 titoli

Street Art

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Info su questa serie

Da Vèlla a Pasqualon
Nota introduttiva di Gianpaolo Borghi

È stato recentemente pubblicato, per le Edizioni Musicali Italvox di Bologna (fondate dal cantastorie Marino Piazza e dirette con passione dal figlio Giuliano, entrambi non più tra noi), un interessante libro con audiolibro allegato, di Simone Garbén Morotti. Prodotto da Federico Berti, porta il titolo La pianta ch’la camenna (La pianta che cammina), si avvale della cura e del coordinamento dello stesso Berti, delle illustrazioni di Carlotta Cecchini e delle musiche del Gruppo Ocarinistico Budriese. L’audiolibro fa parte a pieno titolo della collana Italvox-Streetart, dedicata agli artisti di strada e diretta da Federico Berti, poliedrica figura con una lunga e qualificata esperienza di strada e di piazza in Italia e all’estero. Simone Garbén Morotti è un artista pesarese dall’indubbio fascino: valido poeta nel dialetto della sua terra, recita le sue composizioni esibendosi anche sui trampoli, al suono dell’organetto. In questa sua prima opera ha raccolto 25 poesie, da lui efficacemente scritte e recitate, che si caratterizzano per suggestività, freschezza espositiva, musicalità e comprensione linguistica, aspetto quest’ultimo di non poco conto, che consente all’autore la possibilità di aspirare a una ampia divulgazione. I suoi repertori, proposti con una dizione felicemente misurata, apportano elementi di novità sia all’arte di strada sia alla poesia dialettale, spesso relegata in ambiti di stretto respiro. In un’intervista raccolta da Federico Berti, Garbén (il nome dialettale del vento di libeccio) afferma di essere stato ispirato dal poeta-cantastorie pesarese Odoardo Giansanti (1852-1932), detto Paqualón (Pasqualone), dal nome del contadino protagonista dei suoi componimenti, che scrive spesso in forma di contrasto poetico con il suo padrone. Attivo per mezzo secolo nelle piazze del suo territorio, a sua volta trae ispirazione da un ciabattino-poeta dialettale-cantastorie del non lontano riminese, Giustiniano Villa (Vélla, 1842-1919), autore di un rilevante numero di testi poetici d’impegno sociale, che stampa su fogli volanti e distribuisce ai mercati e alle fiere. Un bel retroterra culturale, quindi, quello di Simone Morotti!
LinguaItaliano
Data di uscita22 mag 2018
La pianta ch'la camenna: Poesia di strada
Gli artisti di strada non sono mendicanti. (Ebook): Osservatorio Street Art. Quarta edizione.

Titoli di questa serie (2)

  • Gli artisti di strada non sono mendicanti. (Ebook): Osservatorio Street Art. Quarta edizione.

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    Gli artisti di strada non sono mendicanti. (Ebook): Osservatorio Street Art. Quarta edizione.
    Gli artisti di strada non sono mendicanti. (Ebook): Osservatorio Street Art. Quarta edizione.

    Dalla libertà d'espressione alla libertà d'impresa, dal paniere solidale al cappello contactless, dal teatro di ricerca al karaoke di strada. Passato, presente e prospettive future di un'arte in movimento.

  • La pianta ch'la camenna: Poesia di strada

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    La pianta ch'la camenna: Poesia di strada
    La pianta ch'la camenna: Poesia di strada

    Da Vèlla a Pasqualon Nota introduttiva di Gianpaolo Borghi È stato recentemente pubblicato, per le Edizioni Musicali Italvox di Bologna (fondate dal cantastorie Marino Piazza e dirette con passione dal figlio Giuliano, entrambi non più tra noi), un interessante libro con audiolibro allegato, di Simone Garbén Morotti. Prodotto da Federico Berti, porta il titolo La pianta ch’la camenna (La pianta che cammina), si avvale della cura e del coordinamento dello stesso Berti, delle illustrazioni di Carlotta Cecchini e delle musiche del Gruppo Ocarinistico Budriese. L’audiolibro fa parte a pieno titolo della collana Italvox-Streetart, dedicata agli artisti di strada e diretta da Federico Berti, poliedrica figura con una lunga e qualificata esperienza di strada e di piazza in Italia e all’estero. Simone Garbén Morotti è un artista pesarese dall’indubbio fascino: valido poeta nel dialetto della sua terra, recita le sue composizioni esibendosi anche sui trampoli, al suono dell’organetto. In questa sua prima opera ha raccolto 25 poesie, da lui efficacemente scritte e recitate, che si caratterizzano per suggestività, freschezza espositiva, musicalità e comprensione linguistica, aspetto quest’ultimo di non poco conto, che consente all’autore la possibilità di aspirare a una ampia divulgazione. I suoi repertori, proposti con una dizione felicemente misurata, apportano elementi di novità sia all’arte di strada sia alla poesia dialettale, spesso relegata in ambiti di stretto respiro. In un’intervista raccolta da Federico Berti, Garbén (il nome dialettale del vento di libeccio) afferma di essere stato ispirato dal poeta-cantastorie pesarese Odoardo Giansanti (1852-1932), detto Paqualón (Pasqualone), dal nome del contadino protagonista dei suoi componimenti, che scrive spesso in forma di contrasto poetico con il suo padrone. Attivo per mezzo secolo nelle piazze del suo territorio, a sua volta trae ispirazione da un ciabattino-poeta dialettale-cantastorie del non lontano riminese, Giustiniano Villa (Vélla, 1842-1919), autore di un rilevante numero di testi poetici d’impegno sociale, che stampa su fogli volanti e distribuisce ai mercati e alle fiere. Un bel retroterra culturale, quindi, quello di Simone Morotti!

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