Il bacio di Venere

Di Federico Berti

L’avaro e superbo tiranno di Sardis, si addormenta ubriaco sulle rive del fiume Pattolo. Gli appaiono durante una fresca notte d’estate una donna ragno, una civetta dagli occhi azzurri, un satiro danzante e una ninfa amorosa. Quest’ultima porta al collo una collana anticamente forgiata dal dio Vulcano per la moglie Venere, un gioiello che possiede il potere d’innamorare chiunque si trovi intorno a chi lo indossa. Il re si lascia irretire nell’incantesimo d’amore ma non rinuncia all’ossessione della sua vita: l’oro, il potere, la ricchezza. Più volte il consigliere Gorgia viene a cercarlo per eventi gravi che richiedono la sua presenza a corte, ma il tiranno trascura i suoi doveri e lo attende un’amara lezione. Il testo in ottava rima segue le tre unità aristoteliche di spazio, tempo e azione, come nel teatro greco. Un coro assolve la funzione del narratore, descrivendo le azioni dei personaggi, che parlano in prima persona. L’operetta è impreziosita da 7 tavole illustrate in formato poster. Disponibile anche in audiolibro narrato dalla voce dello stesso autore, con musiche di Kevin McLeod.


INDICE:

Il re somaro
La donna ragno
La maledizione della civetta
Terremoto a Sardis
La musica del fauno
Il bacio della ninfa
La morte di Ancuro
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Federico Berti
• Data di uscita: 29 apr 2021
• ISBN: 9791220298124

Anteprima del libro

  Federico Berti

La Tartufa

di Venere

Libro I

Il Re Somaro

III Edizione

Illustrata a colori

ISBN: 978-1-326-77989-4

Premessa

alla II Edizione

di Federico Berti

La Turchia di cui tanto sentiamo parlare, è meno lontana di quanto non sembri. Nel VII secolo a.C. una popolazione originaria delle regioni più a sud, governava la Lidia. Nei pressi di Sardis, una delle sette città nominate nel libro dell'Apocalisse, venne coniata la prima moneta. Le montagne erano ricche di polvere d'oro, questa veniva raccolta indossando pelli di animali e bagnandosi nell'acqua dei fiumi. Nel fiume Pattolo, allora si chiamava Ermo, lo stesso re Mida secondo una tradizione si dovette immergere per ricevere da Dioniso il dono di tramutare in oro ogni cosa che toccasse. Suo figlio Ancuro morì suicida in seguito a un violento terremoto che sconvolse la città. Al leggendario sovrano frigio è attribuito un tumulo nei pressi di Gordion, nell'altopiano dell'Anatolia. Miti e leggende raccontano di Aracne, la ninfa che osò vincere Atena nell'arte della tessitura e fu per questo tramutata in un ragno. Questi racconti imperniati sul peccato di superbia contro gli dèi, cui attribuivano i Greci il massimo dell'empietà, danno lo spunto per una favola in ottava rima dove si racconta della collana rituale creata da Efesto per la dea Venere, che aveva il potere d'innamorare chiunque fosse intorno a chi l'indossasse. L'operetta è un divertimento poetico pensato per la scena, come nel teatro classico rispetta le unità di tempo, luogo e azione. Un coro descrive il comportamento dei personaggi, il testo è costruito sulla tradizione appenninica del maggio drammatico di cui utilizza l'ottava popolare a strofe incatenate e quartine autoconclusive; il linguaggio non cerca inutili arcaismi, né altre forme lontane dal senso comune. La Tartufa di Venere è quel mitico gioiello