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Tutti i nomi dell'anima
Sine nomine
Il tempo che conta
Serie di e-book10 titoli

Talia

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Info su questa serie

Pietro Fiorini è un insegnante liceale bolognese di filosofia e storia che, nell’estate del 2016, ottiene il posto di ruolo in una piccola cittadina vicino a Venezia. Sulla soglia dei quarant’anni deve così trasferirsi per cambiare ambiente, amicizie, affetti e integrarsi in una nuova scuola molto competitiva, dove non mancano tensioni tra docenti e alunni. Mentre cerca di crearsi un suo spazio nel nuovo lavoro e di ambientarsi nella nuova città, emerge pian piano, attraverso una serie di flashback, il suo passato: Pietro era stato in gioventù un brillante pianista, avviato a una promettente carriera concertistica. 
Le ragioni che lo spinsero ad abbandonare la musica risalgono a un legame misterioso con un suo compagno di conservatorio e all’amore ossessivo per la musica di Schumann, specialmente per "Carnaval". 
Il professor Fiorini capirà che, per poter vivere serenamente il proprio presente, dovrà prima riappacificarsi col suo passato e ricomporre le tessere di un’esistenza dove musica e vita sono strettamente intrecciate fra loro. 
LinguaItaliano
Data di uscita3 ago 2023
Tutti i nomi dell'anima
Sine nomine
Il tempo che conta

Titoli di questa serie (10)

  • Il tempo che conta

    1

    Il tempo che conta
    Il tempo che conta

    Nato da una folgorante intuizione della sua autrice Michela Cervesato, musicista e musicologa, questo libro prende per mano il lettore e, partendo dai giorni nostri, lo porta indietro, in una Venezia dei primi anni del XVII secolo. La storia inizia nel nostro millennio: un vecchio ragioniere, trascrivendo un antico libro di mottetti, diventerà, suo malgrado e sotto mentite spoglie, protagonista di un fantastico viaggio tra la Venezia del Seicento e la Terraferma, dove incontrerà anche Galileo Galilei, all'epoca in affari con la Serenissima. La trama si dipana tra presente e passato, tra personaggi reali e di invenzione. Sebbene opportunamente documentato, non è però solo un romanzo storico perchè, nelle realtà che si intrecciano, emerge il vero motivo conduttore oltre le vicende, pur avvincenti, dei personaggi: un fil rouge dove la forza della musica e dell'amore sottolineano, appunto, «il tempo che conta». Una scrittura incisiva e delicata assieme, incanta il lettore fin da subito e lo accompagna in un meraviglioso viaggio alla scoperta del senso profondo della vita. Donella Del Monaco

  • Tutti i nomi dell'anima

    1

    Tutti i nomi dell'anima
    Tutti i nomi dell'anima

    Quale mistero si cela dietro l'eterogenea produzione di strumenti del celebre liutaio Giuseppe Guarneri detto del Gesù? Perché il riccio del violino appartenuto a Paganini, il Cannone, è così diverso da quello di altri violini dello stesso liutaio? E come spiegare la datazione postuma del violino detto Leduc, 1745, e l'esistenza di alcune copie non autentiche firmate col nome di Katarina Guarneria? È a partire da queste domande tuttora senza risposta che l'autrice indaga su un possibile contributo femminile alla liuteria cremonese. Come in un arazzo, fili di storie diverse si intrecciano per ricomporre il quadro di un'epoca, quella dell'Italia del Settecento, seguendo le sorti di chi ha posseduto un misterioso strumento firmato da una donna, in un percorso che lascia Cremona per dirigersi verso Venezia e il suo ghetto ebraico e terminare a Roma. Sono anche storie di emarginazione e di lotta per i propri diritti, all'interno d'una società tollerante e gioiosa ma rigidamente classista. Dopo il successo de La metà di un soldo, romanzo vincitore della terza edizione del concorso Lorenzo Da Ponte di Treviso, l'autrice continua la sua ricerca sul secolo d'oro della Repubblica di Venezia, questa volta evidenziandone aspetti meno conosciuti e più oscuri.

  • Sine nomine

    1

    Sine nomine
    Sine nomine

    «Travolgere te», pensava. Lo aveva detto. Lo aveva proprio detto, mentre la vedeva abbandonarsi al sonno più profondo che – lui lo sapeva – Megara avrebbe mai provato in tutta la sua esistenza. «Travolgere…». Tutto quello che le sue mani toccavano, sentiva diventare oro, cosa lucente e morta. Un uomo che possiede ogni tipo di potere eccetto quello di salvare sé stesso, un coleridgiano Ancient Mariner prigioniero di uno scenario noir aggravato da una serie di misteriosi decessi sullo sfondo di una Venezia spettrale, gotica, ma dalla quale emergerà al contempo la chiave per il definitivo riscatto. Resistere alla seduzione della fuga, affrontare un processo per omicidio premeditato non sarà sufficiente: Ottaviano Schmidt non può invecchiare, sarà condannato a sopravvivere fino a che non avrà risolto la situazione che ha complicato, un dilemma che incombe sul piano, impalpabile ma egualmente gravoso, della coscienza intesa come luogo suscitatore dell’operato umano. Eppure la possibilità di riparare non giace soltanto nelle sue mani. Piano sensibile, metafisico e dimensione simbolica si intrecciano senza soluzione di continuità nell’indagine sull’eterno dramma della responsabilità umana, sulla caduta e redenzione, in una vicenda dove la musica funge non soltanto da sprone allo scavo psichico ma costituisce lo strumento concreto che rende possibile lo scioglimento. Sensibilità per la dimensione storica e retroterra di impostazione classica fondano solidità costruttiva e originalità stilistica pur nel fluido trascolorare tra l’ovvio e l’oscuro, fino a evocare una sintesi tra i due che si delinea infine, quasi per paradosso, come il vero luogo del reale.

  • La consistenza dello spirito

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    La consistenza dello spirito
    La consistenza dello spirito

    Come in un pas de deux, il sipario si alza sulle alterne voci di Micol e Andrzej, a raccontarci dalle rispettive angolazioni prospettiche le vicende di un legame amoroso pervicace e dilagante senza indulgere mai al sentimentalismo. Con eleganza danzante la parola intreccia i fili della memoria, dipana il racconto, riverbero lucente di un sensibilissimo sguardo sul mondo che risuona nel teatro dell’anima. Andrzej, il raffinato pianista che fende la cortina raziocinante della più anziana Micol, è un novello Parsifal: valgono per lui, come per il ‘puro folle’, gli eterni temi delle ferite da sanare, dei conti col passato, della ricerca della propria identità. Nelle trame di un contrappunto a due parti si apre uno spazio interiore dove lo spirito erompe sconvolgendo le traiettorie unidirezionali del tempo, dove le asimmetrie del destino possono riassestarsi, dove i segni esteriori diventano simboli di una persistente eternità sottesa alle nostre vite. Accade che quella parola, pur così duttile a ogni suggestione sensoriale paesaggistica artistica, pronta a tentare la trascendenza attraverso saldature sinestetiche, da ultimo rifletta metalinguisticamente sui propri stessi limiti, su una paralizzante afasia. La redenzione può allora essere possibile solo attraverso la compassione, elevata qui a esperienza totalizzante: perché l’anima, prima ancora che abbandonarsi all’empatia con un altro essere umano, vibra con le luci dell’amata Cracovia – cui è dedicato un cammeo di sincera commozione –, coi fregi arabescati di Villa Rufolo, col bugnato di Firenze, con la ventosa Varsavia, con piogge dorate e cristalli di ghiaccio, cieli mediterranei e crepuscoli nordici, sentori d’ambra e profumi di gelsomini. Alla musica, sopra tutto, è consegnata la lancia che fende il velo della nostra cecità e schiude il nostro personale altrove. Anna Quaranta Fondazione Accademia Internazionale di Imola

  • La metà d'un soldo

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    La metà d'un soldo
    La metà d'un soldo

    Siamo nel 1770. Prudenza è una giovane orfana che viene inviata dal Conservatorio della Pietà, dov’è cresciuta, presso una nobile famiglia veneziana, affinché istruisca al canto e alla musica le giovani figlie del signore della Serenissima. A introdurre la sua vicenda, lontana nel tempo, sono le parole di un archeologo dei giorni nostri, che ne ha ritrovato fortunosamente i resti sul ciglio della strada da Venezia per Padova. Grazie al diario della giovane violinista recuperato insieme al povero corredo – comprendente, tra le poche cose, anche un soldo spezzato – è stato possibile ricostruire l’esistenza della fanciulla e delle sue compagne. Ma il vero protagonista è il tumultuoso e confuso cuore della giovane, alla ricerca costante di sé, perpetuamente oscillante fra passato e presente, senza grandi aspettative verso un futuro incerto che la sua condizione di orfana non le permette di scegliere, né di pianificare. La solitudine, la nostalgia e il senso della perdita irrimediabile si alternano agli entusiasmi della gioventù e allo stupore per le meraviglie architettoniche del palazzo dove ora risiede.  Vittima degli equivoci e delle maldicenze, Prudenza compirà un lungo viaggio interiore alla ricerca del senso di sé e del suo stesso talento musicale. Oltre a illustrare gli aspetti già noti del fervore musicale della Venezia del Settecento, la storia mira a mettere in luce il difficile ruolo femminile nelle dinamiche artistiche, interpersonali e sociali del tempo.

  • Orchestra Tipica Madero: Tango noir

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    Orchestra Tipica Madero: Tango noir
    Orchestra Tipica Madero: Tango noir

    Come può l’Orchestra Tipica Madero, scomparsa un quarto di secolo prima a Buenos Aires, riapparire sui manifesti di una città del Nord Italia? Mentre s’aggira un bandoneonista mascherato, i sospetti per l’assassinio di un anziano violinista ambulante ricadono soprattutto sulla figlia, la cantante jazz Nina Cipriani (in realtà, The Lady Is a Trans, secondo la sua variazione sul tema). Fanno da sfondo alla vicenda il mondo del tango e l’Argentina dei desaparecidos

  • Sillabario di musica: Fantasie cromatiche di un violinista

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    Sillabario di musica: Fantasie cromatiche di un violinista
    Sillabario di musica: Fantasie cromatiche di un violinista

    Un racconto in ventitré capitoli legati da un filo rosso che unisce musica e alfabeto. Spesso semplice pretesto per spaziare in altri campi dell'arte e della conoscenza, il discorso amplia i confini dell'esplorazione, componendo una trama che intreccia i ricordi personali, le contaminazioni delle letture e qualche rievocazione nostalgica, sempre in bilico però fra ironia e autoanalisi, per sollecitare il lettore curioso e attento ai risvolti psicologici della narrazione. Il libro si potrebbe leggere anche a ritroso, come un palindromo che rivela il medesimo senso; in questo caso, il senso di una vita. Secondo classificato al Premio letterario Lorenzo Da Ponte (2019).

  • Il castrato di Vivaldi

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    Il castrato di Vivaldi
    Il castrato di Vivaldi

    Una dote inaspettata, una violenza indotta dalla miseria e dall’ignoranza. Fama e grandezza. Ma anche odio, disperazione, solitudine. Il castrato di Vivaldi racconta la vicenda di Angelo Sugamosto detto lo Zerino, che nasce nel 1720 in un Polesine assediato da fame e acqua, viene educato a Venezia da Antonio Vivaldi, conosce Goldoni, calca i più importanti palcoscenici d’Europa, frequenta Händel, Casanova, i Tiepolo. Angelo Sugamosto è un eroe dolente e turbato. In lui nascono risentimento e desiderio di vendetta. Odia la propria condizione che non gli consente una vita normale e la possibilità di avere figli; odia i propri genitori. Sarà l’amore per una donna, che viene a sua volta da un’esperienza terrificante, ad aprire il suo animo. Il ritmo è quello di un’indagine poliziesca e la narrazione procede su due piani diversi. La vicenda del castrato che attraversa tutto il Settecento è alternata alla storia di un protagonista moderno che racconta in prima persona. Dall’acquisto in un mercatino d’antiquariato di un ritratto di musicista – poco più di una crosta – prenderà il via un’avventurosa e incalzante ricerca tesa a svelarne il mistero.

  • Enigma per un ritornello di pause

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    Enigma per un ritornello di pause
    Enigma per un ritornello di pause

    Il protagonista è un giovane notaio costretto a lasciare per lavoro la città natale, Roma, per trasferirsi in una cittadina del nordest. Qui acquista a un insolito prezzo un antico edificio storico, carico di segreti e misteri del passato. Questo cambiamento repentino lo traghetterà verso una nuova dimensione di vita in cui riscoprirà sé stesso e le sue radici, e sarà al centro di una serie di eventi e coincidenze che lo apriranno a nuovi vissuti fuori dallo spazio e dal tempo. Comprenderà allora chi è veramente e quali sono i suoi tesori interiori. Fino a quel momento è stato inconsapevole della sua capacità di percepire le suggestioni del passato, lontano dal comprendere le magiche doti musicali che lo accompagnano dalla nascita e delle quali non si è mai curato. Si ritroverà, suo malgrado, coinvolto in una insolita caccia al tesoro, in cui reperti preziosi torneranno alla luce grazie al canto e alla musica.

  • Un ultimo accordo di Schumann

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    Un ultimo accordo di Schumann
    Un ultimo accordo di Schumann

    Pietro Fiorini è un insegnante liceale bolognese di filosofia e storia che, nell’estate del 2016, ottiene il posto di ruolo in una piccola cittadina vicino a Venezia. Sulla soglia dei quarant’anni deve così trasferirsi per cambiare ambiente, amicizie, affetti e integrarsi in una nuova scuola molto competitiva, dove non mancano tensioni tra docenti e alunni. Mentre cerca di crearsi un suo spazio nel nuovo lavoro e di ambientarsi nella nuova città, emerge pian piano, attraverso una serie di flashback, il suo passato: Pietro era stato in gioventù un brillante pianista, avviato a una promettente carriera concertistica.  Le ragioni che lo spinsero ad abbandonare la musica risalgono a un legame misterioso con un suo compagno di conservatorio e all’amore ossessivo per la musica di Schumann, specialmente per "Carnaval".  Il professor Fiorini capirà che, per poter vivere serenamente il proprio presente, dovrà prima riappacificarsi col suo passato e ricomporre le tessere di un’esistenza dove musica e vita sono strettamente intrecciate fra loro. 

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