Bruxaboschi: 160 anni di cucina genovese
, un anno dopo la spedizione dei Mille, Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d’Italia: nacque ufficialmente il Regno. Un anno dopo Giovanni Battista Peirano, detto il “Bruxaboschi” – nomignolo affibbiatogli per aver ripulito un bosco dallo sterpame in un giorno - creò nel 1862 insieme a sua moglie Rosa, la trattoria detta del “Bruxaboschi” nei locali del “circolo ottocentesco della comunità al pesto, congiuravano segretamente nella saletta della trattoria. E così la trattoria ha visto l’unità d’Italia e le successive guerre fino alla seconda guerra mondiale, quando il maestro De Barbieri, sfollato nel borgo vi suonava il violino, il famoso “cannone”, che era stato proprietà di Niccolò Paganini.
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