ALIMENTAZIONE NATURALE
cucinaintuitiva
Tartufo umbro nero e bianco
La prelibata storia del tartufo è molto antica, già Plinio il Vecchio e Plutarco ne parlarono alla fine del I secolo d.C., ne descrissero la comparsa sulla terra come la perfetta fusione tra acqua,, viene raccolto nel periodo compreso fra novembre e marzo, soprattutto in Umbria, nei territori di Norcia e Spoleto, e sull’appennino Umbro – Marchigiano. Il tartufo bianco, il , fra tutte le varietà è la più pregiata, è disponibile da fine settembre a gennaio ed è caratterizzato da un profumo intenso e penetrante, con sentori di fungo, miele e spezie, leggermente piccante. Il tartufo nero pregiato di Umbria ha una caratteristica forma tondeggiante, nodosa, dovuta ai terreni sassosi tipici della zona di Norcia. La parte interna è scura, con sottili venature bianche. Le dimensioni di questo tartufo sono piuttosto variabili: si va dai pochi centimetri fino agli otto di diametro. Il suo profumo è un bouquet delicato, avvolgente ma mai troppo intenso, con un leggero retrogusto fruttato e dolce. Il tartufo bianco, ancora più raro e pregiato, lo si trova a una profondità superiore rispetto ad altri tartufi. Il tartufo è ricco di potassio, magnesio, ferro e fosforo e di fibre, che aiutano l’eliminazione del colesterolo e acidi grassi. Grazie al suo alto contenuto di iodio aiuta il funzionamento del sistema circolatorio, dei tessuti muscolari e nervosi. Antiossidante ed elasticizzante, mantiene la pelle tonica e levigata, tanto da essere impiegato anche nella cosmetica. Il fascino del tartufo bianco va ricercata nel suo profumo acuto, inconfondibile e assoluto, il sapore ineguagliabile che si esprime al meglio servito crudo.
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