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ALIMENTAZIONE NATURALE

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Il formaggio di latte ovino è chiamato pecorino e ha un’origine molto antica. Si pensa che l’uomo lo abbia riconosciuto come alimento già nella preistoria, quando durante la caccia trovava tracce di latte coagulato nello stomaco di agnelli o capretti macellati. Troviamo riferimenti sul pecorino in moltissimi testi storici, persino in autori importanti come Plinio il, racconta che Polifemo, il gigante pastore con un occhio solo, preparava i caci con il latte delle sue pecore: “fa cagliare metà del latte e lo depone in canestri intrecciati” ossia, dopo aver munto le capre e le pecore, divideva il latte in due metà, una veniva cagliata e posta a riposare su canestri di giunco e l’altra metà utilizzata come bevanda per la cena. Anche Aristotele nel IV secolo a. C. scrisse nella che “in Sicilia mescolano al latte ovino il caprino, e così fanno ovunque; quello è molto grasso. Esso si rapprende facilmente, non soltanto perché ha molto cacio, ma anche perché c’è l’ha più asciutto”. Aristotele fa anche riferimento alla cagliatura del latte: “il latte si fa rapprendere con lattice di fico o con presame. Si imbeve un po’ di lana con succo di fico, si ribagna con poco latte; questa lana messa nel latte lo fa rapprendere”.

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