Classico con brio
, con un nome che richiama il modo di dire “dare una romanella”, ovvero una “ripulita”, dallo chef Stefano Callegari, pronto a inaugurare il proprio ristorante Romanè dopo aver realizzato tanti altri sogni legati al mondo degli impasti e alla panificazione. Con 40 posti all’interno e una ventina all’esterno, il locale è stato completamente ristrutturato originali, acquistate in diversi mercatini in Germania, e pareti decorate con 200 Piatti del Buon Ricordo collezionati negli anni dai soci del ristorante e da una serie di piatti dipinti dall’artista Giampaolo Atzeni che mettono in risalto le ricette tipiche di Romanè. Ma la vera novità è la cucina. Il menu ruota tutto attorno ai sapori casalinghi, che riportano alla mente la cucina verace di una volta, con tecniche classiche, optando per l’uso di tegami e padelle, per recuperare il reale sapore delle materie prime selezionate per qualità e scelte sulla base della loro fedeltà a sapori e tradizioni. Molte ricette provengono da produttori laziali, senza dimenticare però le produzioni tipiche di altre regioni. Tra i piatti da assaggiare: fettuccine al sugo di carne, pasta all'uovo con sugo di involtino, spaghettoni all’Elorina, conditi con pachino, ricotta di pecora e scaglie di mandorle di Avola tostate, il “sushi romano” di vermicelli aglio-olio con gamberi, e l'arrosto abbacchiato, ovvero cosciotto di abbacchio gentilmente cotto in tegame con aglio, rosmarino e alloro. Originale anche la carta dei vini, scrupolosamente selezionata e composta da 200 etichette che privilegiano i vini naturali di piccoli produttori italiani e francesi, ma c’è anche il vino sfuso, anche questo scelto accuratamente, proveniente dalla Fattoria di Caspri, nell’Aretino. Nei giorni feriali, a pranzo, si potrà optare per il “pasto rionale”, una formula che, dopo le lunghe restrizioni della pandemia, mira ad accorciare le distanze, un’occasione per condividere una pastasciutta del menu alla carta, un contorno, un calice di vino della casa, acqua e caffè, a un prezzo competitivo.
