nche se per qualche secolo non gli è stato possibile godere dei piaceri del peperone crusco e, anzi, risulta, tradotto “quindi me ne torno a casa, al mio piatto di porri, di ceci e di lagane”. Satire, 1,6,114) ‒ felicemente incentrata su un piatto molto rustico come lagane (pasta fresca) porri e ceci (la ricetta a pag. 78 di questo numero), indubbiamente Quinto Orazio Flacco (noto più semplicemente come Orazio), nato a Venosa (l’attuale Basilicata) nel 65 a.C., rappresenta, oltre che uno dei maggiori poeti dell’età antica, anche un autore che, da bravo epicureo, ha spesso trattato di cibo e cucina fornendo ricette come quella della salsa doppia a base di tonno e del cinghiale lucano, invitando però sempre al consumo di qualità più che all’eccesso sfrenato, perché , cioè “assapora ogni istante, confidando il meno possibile nel domani…” (Odi, I, 11, 7-8). Che dire, dopo tante parole, per restare con Orazio, : è arrivato il momento di un calice…
Carpe Diem
Sep 27, 2023
1 minuto
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