Iceberg. La Soglia.

Di Chris Mara

Le poesie di Iceberg si distinguono in quanto pongono l'accento sul ruolo della parte inconscia della mente.

Il volume che apre la serie Iceberg è "La soglia". Ovvero l'entrata in un mondo di ricerca interiore e di espressione ad un nuovo livello d'intensità, capace di svuotare e, allo stesso tempo, riempire. E' un'intimità perduta e una nudità sofferta, ma anche la sede di nuove speranze ed emozioni.

Forse è questo che Chris offre al lettore: un'evasione irriverente dal pensiero quotidiano.

Ai graffiti del mondo underground, è affidata la comunicazione in copertina, per il loro sparare immagini a raffica, senza convenevoli e scuse, ma con la forza del colore e della strada; e quindi per la loro affinità con i versi Iceberg.

Chris Mara è un giovane cantautore. Questo è il suo esordio.

• Lingua: Italiano
• Editore: Chris Mara
• Data di uscita: 16 apr 2015
• ISBN: 9786050372700

Anteprima del libro

Chris Mara

Iceberg La Soglia

UUID: 13b1dec4-f32c-11e4-8283-1dc02b2eb2f5

This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

by Simplicissimus Book Farm

Chris Mara

Iceberg.

La soglia.

 © 2015 di Mario Petruzziello (Chris Mara) Tutti i diritti riservati

 Prima edizione digitale Aprile 2015

A mia madre Susy,

la più bella poesia che conosco.

il circolo

Circolo Aperto dei Nomadismi Alfanumerici

Benvenuto a te, Lettore della Prima Ora, ecco il primo numero di questa piccola rubrica che troverai in ciascun volume.

Sarà qui che ci incontreremo, faremo un po’ il punto, la posta dei lettori e altre ispirazioni dal mondo della poesia.

Ti ricordo che puoi ascoltare queste poesie su Youtube e su Radio CdM (Spreaker). Partecipa anche tu, con l'opportunità di essere pubblicato qui. Se sei un attore o un semplice amatore, prova a decantare queste poesie, saranno incluse al canale Youtube Chris Mara. Questo è il primissimo volume uscito, scriverlo è stata un’esperienza molto intensa, credo di aver varcato qualche mio confine, di aver attraversato la soglia di qualcosa. Amo quella poesia che non ha recinti, perché può condurre il pensiero, laddove non credevi che si sarebbe spinto: luoghi sconosciuti e spesso vergini.

Apprezzo la sua capacità di spezzare il ritmo, di aprire il circolo. Un potente motore che conduce a nuove idee. Ma la luce della poesia è anche umile, discreta, passa dalla porta sul retro, non chiede nulla e tutto da. Anche se oggi non ha più il ruolo centrale di una volta, la sua dignità resta intatta. E’ velocissima, arriva come un sorso distillato di pensieri concentrati; e ne può bastare un boccone solo.

Non chiede di essere completa, perché poco dopo l’incipit raggiunge uno spazio indefinito.

E’ un incontro-scontro fugace che non si può