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D'Amore, di Rabbia, di Te
D'Amore, di Rabbia, di Te
D'Amore, di Rabbia, di Te
E-book194 pagine1 ora

D'Amore, di Rabbia, di Te

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Info su questo ebook

Nella mia vita mai avrei pensato di poter pubblicare un libro.
Forse due.
Ma uno, seriamente, no.
Non ha molto senso questa cosa qui, starai pensando.
Ma non avrei scelto di fare il poeta se avessi amato così tanto la ragione.
Dunque mettiti comodo e stappati una birra.
Che intanto ti racconto.
Quando Miraggi mi chiese d’incominciare a lavorare sulla seconda raccolta di racconti e poesie, io ero ancora lì, a gongolarmi con la copertina di: Non ho ancora ucciso nessuno.
Il nostro colloquio in quei giorni andò grosso modo, così:
Andrew, siamo felici di comunicarti il lancio del tuo secondo lavoro.
Sono contento. Davvero. Ma nello specifico di chi parliamo?
Di te.
Ah.
Quanto ti manca per inviarci una prima bozza?
Una vita e mezza. Forse due.
Ecco. Volevamo dirti che disponi, a partire da oggi, di circa tre mesi per consegnarci il lavoro finito.
Quella stessa sera conobbi i meravigliosi effetti della passiflora, della melissa, della valeriana e del biancospino.
Una nuova copertina.
Un nuovo titolo.
Tante nuove poesie.
Non ero pronto.
Per questo risposi: va bene.
Si sappia ch’io amo molto quelle splendide canaglie di Miraggi Edizioni.
Sono diventate per me una seconda famiglia.
Chiunque le incontri sappia d’esser stato fortunato.
E soprattutto me le saluti.
In questi 11 mesi il tempo si è divertito a rincorrermi.
Treni, coincidenze, stanze d’albergo fatiscenti, notti in bianco, extrasistole, Madonne, abbracci, baci sulla faccia, dimostrazioni d’affetto spietate, personaggi bizzarri, numeri divenuti persone e persone divenute realtà.
Mi ricordo quando giunsi a Milano per la prima volta.
Ero all’Arci Bellezza.
Mi tremavano le gambe nemmeno fossi stato davanti a Charles Bukowski in persona.
A proposito di Charles Bukowski.
Ultimamente ci siamo incontrati almeno in un paio d’occasioni e debbo dire, è stato tutto molto bello.
Ne parlo ampiamente a pagina x e y
Ah sì, quasi dimenticavo.
Come sempre troverai tributi e citazioni sparsi in giro per l’inchiostro.
E’ più forte di me. Quando qualcuno mi strappa il cuore, corro sempre a ringraziarlo.
In particolare a pagina x troverai un breve racconto intitolato OCEANO MARE.
Leggilo con attenzione.
Cos’altro dirti mio caro e attento lettore?
Se stai scorrendo con gli occhi queste righe significa che io e te ci siam dati una seconda possibilità.
Lasciatelo dire, sei più pazzo di me.
Era buona la tua birra?
La prossima volta offro io.
Ci vediamo in giro per l’Italia.
(I numeri delle pagine non avendoli a disposizione li ho inseriti come x y z)
LinguaItaliano
Data di uscita9 mar 2018
ISBN9788899815967
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    Anteprima del libro

    D'Amore, di Rabbia, di Te - Andrew faber

    Tavola dei Contenuti (TOC)

    Prologone

    curriculum vitae

    con la vita riprendiamo domani

    oceano mare

    certi sogni d’inverno

    i baci sulla faccia

    ci sei rimasta tu

    le tue responsabilità

    la protagonista dalle grandi tette che non gestiva l’estasi bucolica

    show me the place

    alla salute dell’amore

    soprattutto quando è notte

    esercizi quotidiani d’abbandono

    extrasistole

    festa della mamma

    Lupin e Margot

    in direzione ostinata e contraria

    non è vero che siamo cresciuti, siamo solo più stanchi

    andate pure

    e poi?

    invisibile agli occhi

    breve dialogo realmente accaduto in stato di diversa sobrietà

    soli e basta

    di versi

    ?

    grazie Charles

    ascoltami

    le gambe delle donne

    mentre Dio gioca a rimpiattino

    negare sempre

    colpa di quei sacrosanti orientamenti sessuali

    sono nella merda

    buonanotte a modo mio

    ti ho vista sognare

    questa notte va così

    (porc…)

    il confine dei sogni

    Einstein aveva ragione

    se non fossi un poeta smetterei di fumare

    grazie Roger

    e ti chiamavo mia

    tutto bene, grazie

    ti chiamo estate

    s’io fossi donna

    il tuo cappello vuoto

    nuove forme d’occupazione #2

    c’è odore di luna

    chi dimentica è complice

    il reflusso grastroesofageo uccide le farfalle nello stomaco

    l’unica strada che posso

    buona fortuna

    il cuore più pesante della testa

    sono cose che dimentico

    eccoci qua

    se mi guardi mi spoglio

    per una sera di nuovo insieme

    chi ha tradito?

    appunti di viaggio

    adesso stammi ad ascoltare

    io lei e il Duca Bianco

    stazioni

    tratto da una storia vera dove l’incipit amoroso tarda ad arrivare; gli occhi fanno guai, le tette ancor più assai

    la differenza che conta

    salutami quel tuo pensiero brutto

    torniamo a dirci ti amo

    le trasmissioni riprenderanno a breve

    resta viva donna mia

    la legge del tiramisù

    la ragna

    la città domani

    glappa mole

    Rosamunda

    carrozza 6 posto 22

    otto in punto

    ti ho scelta

    buongiorno!

    esplodi

    se non ti fidi guido io

    siate affannati siate folli

    quando Dio creò l’amore

    torni piccola

    le faremo sapere

    un brivido ubriaco

    d_amore_di_Rabbia_di_te.jpg

    golem / poesia

    © 

    2017

     Miraggi Edizioni

    via Mazzini 

    46

    10123

     Torino

    www.miraggiedizioni.it

    Progetto grafico Miraggi

    In copertina: fotografia di Francesca Zorretta

    Finito di stampare a Città di Castello

    nel mese di giugno 

    2017

     da CDC Artigrafiche

    per conto di Miraggi Edizioni

    su carta usomano avorio spessorata 80 gr

    Edizione cartacea: giugno 

    2017

    isbn

     

    978-88-99815-32-5

    Edizione digitale: febbraio 

    2018

    isbn

     

    978-88-99815-96-7

    andrew faber

    d’Amore. di Rabbia.

    di Te.

    A Veronica, incantevole ingarbugliatrice del mio cuore.

    Ma saranno gli occhi.

    Questi nostri occhi senza più parole.

    E un altro tempo, sarà.

    Gianmaria Testa

    Prologone

    Nella mia vita mai avrei pensato di poter pubblicare un libro.

    Forse due.

    Ma uno, seriamente, no.

    Non ha molto senso questa cosa qui, starai pensando.

    Ma non avrei scelto di fare il poeta se avessi amato così tanto la ragione.

    Dunque mettiti comodo e stappati una birra.

    Che intanto ti racconto.

    Quando Miraggi mi chiese d’incominciare a lavorare sulla seconda raccolta di racconti e poesie, io ero ancora lì, a gongolarmi con la copertina di: Non ho ancora ucciso nessuno.

    Il nostro colloquio in quei giorni andò, grosso modo, così:

    – Andrew, siamo felici di comunicarti il lancio del tuo secondo lavoro.

    – Sono contento. Davvero. Ma nello specifico di chi parliamo?

    – Di te.

    – Ah.

    – Quanto ti manca per inviarci una prima bozza?

    – Una vita e mezza. Forse due.

    – Ecco. Volevamo dirti che disponi, a partire da oggi, di circa tre mesi per consegnarci il lavoro finito.

    Quella stessa sera conobbi i meravigliosi effetti della passiflora, della melissa, della valeriana e del biancospino.

    Una nuova copertina.

    Un nuovo titolo.

    Tante nuove poesie.

    Non ero pronto.

    Per questo risposi: va bene.

    Si sappia ch’io amo molto quelle splendide canaglie di Miraggi edizioni.

    Sono diventate per me una seconda famiglia. Chiunque le incontri sappia d’esser stato fortunato.

    E soprattutto me le saluti.

    In questi undici mesi il tempo si è divertito a rincorrermi. Treni, coincidenze, stanze d’albergo fatiscenti, notti in bianco, extrasistole, madonne, abbracci, baci sulla faccia, dimostrazioni d’affetto spietate, personaggi bizzarri, numeri divenuti persone e persone divenute città.

    Mi ricordo quando giunsi a Milano per la prima volta. Ero all’Arci Bellezza.

    Mi tremavano le gambe nemmeno fossi stato davanti a Charles Bukowski in persona.

    A proposito di Charles Bukowski.

    Ultimamente ci siamo incontrati almeno in un paio d’occasioni e, debbo dire, è stato tutto molto bello.

    Ne parlo ampiamente a pagina 65 e pagina 178.

    Ah sì, quasi dimenticavo.

    Come sempre troverai tributi e citazioni sparsi in giro per l’inchiostro.

    È più forte di me. Quando qualcuno mi strappa il cuore, corro sempre a ringraziarlo.

    In particolare a pagina 12 troverai un breve racconto intitolato Oceano mare.

    Leggilo con attenzione.

    Cos’altro dirti mio caro e attento lettore?

    Se stai scorrendo con gli occhi queste righe significa che io e te ci siamo dati una seconda possibilità.

    Lasciatelo dire, sei più pazzo di me.

    Era buona la tua birra?

    La prossima volta offro io.

    Ci vediamo in giro per l’Italia.

    Post scriptum: Il titolo del libro sarebbe dovuto essere: Volevo chiederti la mano ma sbagliai e ti chiesi un piede. Fu molto complicato scambiarsi le fedi. Ma che bello rimanere scalzi a prometterci il futuro. Facciamo che le mani non ce le chiediamo. Ma quando c’è bisogno, le prendiamo e le stringiamo.

    Ma ci ho pensato tardi.

    Troppo tardi.

    Io arrivo sempre puntuale, ma troppo tardi.

    curriculum vitae

    A breve compirò 39 anni.

    Cazzo.

    Questo significa che probabilmente

    nei prossimi 40 comincerò a pisciarmi addosso.

    Anche se mi duole dirlo

    non scrivo poesie da sempre.

    Ma è grazie alla poesia se sono ancora vivo.

    Non sono capace a sputare lontano.

    Ho preso un sacco di pugni

    ma non ho mai fatto a pugni.

    Questo perché, tra le tante cose,

    sono stato anche un pugile.

    Prima ancora però

    sono stato un buon motociclista

    e ho rischiato di ammazzarmi un numero

    considerevole di volte.

    La prima appena nato.

    Emorragia cerebrale,

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