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Viaggiare nel Sogno: Una bussola per  Onironauti Come recuperare le ricchezze  nascoste  nei nostri sogni
Viaggiare nel Sogno: Una bussola per  Onironauti Come recuperare le ricchezze  nascoste  nei nostri sogni
Viaggiare nel Sogno: Una bussola per  Onironauti Come recuperare le ricchezze  nascoste  nei nostri sogni
E-book119 pagine1 ora

Viaggiare nel Sogno: Una bussola per Onironauti Come recuperare le ricchezze nascoste nei nostri sogni

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Info su questo ebook

La via dei sogni è una porta verso il nostro mondo interiore, un piano di esistenza diverso da quello ordinario ma altrettanto reale, popolato da energie che sono alla base della nostra esistenza e che possono condurci per mano verso la realizzazione del nostro destino spirituale.

Cosi come gli antichi sciamani viaggiavano nel piano onirico a scopi di guarigione e per entrare in contatto con il piano sot-tile dell’esistenza, anche a noi, ogni notte, è offerta tale straordinaria possibilità. Riappropriamoci di questa ricchezza.

 
LinguaItaliano
Data di uscita8 ago 2014
ISBN9788869370137
Viaggiare nel Sogno: Una bussola per  Onironauti Come recuperare le ricchezze  nascoste  nei nostri sogni

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    Anteprima del libro

    Viaggiare nel Sogno - Valerio Ivo Montanaro

    Postfazione

    Prefazione

    Vocatus atque

    non vocatus  Deus aderit

    L’esplorazione del nostro mondo interiore è il viaggio più affascinante. Ci porta a riconoscere le nostre vulnerabilità per accudirle, a scoprire quanto siamo ricchi interiormente, a vivere serenamente con noi stessi e con il prossimo, a migliorare la qualità della nostra vita. Se vissuta consapevolmente la dimensione onirica diventa uno strumento potente, uno specchio prezioso per approfondire l’auto-conoscenza e per comprendere che anche la quotidianità è un sogno da interpretare… Il sogno è espressione diretta del femminile in noi, di quella parte analogica che spesso trascuriamo o cui guardiamo con diffidenza, perché pone la sua attenzione su una dimensione sottile ed energetica, molto screditata dal nostro lato maschile-razionale. Eppure il nostro femminile interiore coltiva un’intelligenza emotiva che riconosce come unico linguaggio il simbolo, magico, universale e senza tempo. Lavorare sulla dimensione onirica significa rientrare in sintonia con i cicli dell’esistenza. Ci ricorda che vita e morte si alternano incessantemente attraverso l’esperienza di sonno-veglia che ogni giorno abbiamo l’opportunità di sperimentare, passando da uno stato all’altro con naturalezza. Conosciamo pertanto la veglia, cui succede lo stato di sonno e, durante quest’ultimo, penetriamo un mondo che ci insegna, ci reca messaggi significativi per la comprensione delle nostre dinamiche interiori e dei nostri misteri. I sogni ci consegnano un regalo prezioso. Ci pongono nella possibilità di staccarci da una visione prettamente fisica e materiale della vita, ma soprattutto di vedere come proiettate su un grande schermo da cinema tutti i nostri personaggi interiori agire, sentire, respirare e comportarsi secondo i propri schemi abituali. Ciò che ci sembra illusione diventa più reale della quotidianità e lo dimostra il pathos con cui spesso ci troviamo a raccontare agli altri un nostro sogno o ad ascoltarne uno suo. Quando impariamo a dare fiducia al nostro inconscio e a muoverci con disinvoltura tra i simboli che evoca aumenta la nostra abilità di osservare lucidamente ciò che accade nel quotidiano, di indirizzare verso scelte consapevoli la nostra vita, di accudire e guarire noi stessi. Processi naturali nell’antichità e nelle culture tradizionali, dove sciamani, maestri spirituali, asceti ricevono informazioni preziose attraverso il sogno, che diventa guida per sé e per il prossimo. Ma nella dimensione onirica quasi nulla è come appare. Occorre imparare a cogliere le verità che il simbolo ci offre. Di una cosa siamo certi. Il contenuto del sogno è sempre veritiero, poiché l’essere umano ha solo due canali che non si piegano alla menzogna. Il linguaggio non verbale, che, per quanto ci sforziamo, non possiamo mai controllare completamente, e i sogni, appunto, che raccolgono input dalla quotidianità, ma ci mettono di fronte a noi stessi in maniera criptata, proprio per non farci rifiutare preventivamente la verità che vogliono rivelarci. La lingua dei sogni è quella che la nostra parte strega preferisce. È consona alla sua natura, perché la comprende immediatamente. Non la interpreta con i filtri e i limiti della ragione, ma ne avverte le energie. L’esperienza onirica le dà l’opportunità di vivere con naturalezza a cavallo tra i vari stati di coscienza e di risolvere nel sonno questioni appartenenti alla quotidianità, visto che, come diceva il surrealista A. Breton, sogno e realtà sono due vasi comunicanti. Implica che, in una reciproca influenza, così come la quotidianità fornisce al sogno immagini e contenuti, intervenire sul sogno attraverso un lavoro cosciente porta modifiche e risoluzioni nelle situazioni verificatesi in stato di veglia, che erroneamente definiamo realtà, pensando finto o illusorio il resto della vita. Per un percorso alla ricerca del nostro potere personale, allora, riappropriarsi di tutto il tempo che trascorriamo ad occhi chiusi è fondamentale, soprattutto perché ciò che vediamo in quello stato è più lucido e oggettivo di qualsiasi pensiero o valutazione. I metodi di lavoro sul sogno sono davvero tanti e fruttuosi. Ottimo infatti produrre qualsiasi stimolo o movimento dentro di noi in tal senso, proprio perché il nostro inconscio coglie con prontezza e ricchezza ogni input. L’essenziale certamente è non razionalizzare, ossia non tentare di imbrigliare nei limiti della ragione un’esperienza che di per sé non è riconducibile e parametri logici. Pertanto un lavoro sui sogni non dovrebbe condurre a un’interpretazione generale ma a una rinnovata fiducia nella proprie capacità intuitive. Non dobbiamo, però, trascurare il fatto che in Occidente le persone sono abituate a pensare più che a sentire, per questo non si può chiedere loro di abbandonare immediatamente il canale mentale, che è così familiare, per fidarsi subito delle proprie percezioni, con cui tutti dobbiamo delicatamente riprendere confidenza. Per questo, per cominciare, possiamo utilizzare un metodo che rappresenti una buona mediazione. Il modo migliore di procedere è fare vuoto dentro di noi, sperimentare l’energia del nostro osservatore interiore, per porci di fronte al sogno avvenuto come un’antenna pronta a recepire stimoli che rielaboreremo mediante l’intuito. La sensazione che ne deriverà sarà di ritrovata libertà. Sognare di fatto è l’opportunità di manifestare qualsiasi lato della nostra personalità, di compiere azioni che nella quotidianità non ci concederemmo, di esplorare esperienze e vissuti al di là dei limiti corporei e delle leggi fisiche. Di fatto nei sogni possiamo tutto, anche volare, trasferirci a migliaia di chilometri di distanza in un istante, abbattere i confini del tempo per conoscere passati remoti o futuro. Nei sogni amare è come volare e volare è come amare. Valerio Ivo Montanaro è un entronauta dedito, serio, appassionato. Da anni percorre la via di confine tra il popolo dei sogni e la quotidianità. Il suo libro, un'autentica testimonianza di un percorso di vita, ricca di input utili per chi voglia conoscersi profondamente e sperimentare la condizione di Guardiano della soglia.

    Dott.ssa Zuleika Fusco

    Counselor Relazionale Supervisor ad indirizzo clinico, Scrittrice. Cultrice di discipline olistiche ed esoteriche, ha creato tecniche di Integrazione dell'inconscio attraverso l'interpretazione dei sogni e un laboratorio - Oniromanteion - in cui il gruppo le sperimenta. Ideatrice del modello di Counseling ad indirizzo mediacomunicativo, che trova la sua specifica nell'integrazione del maschile e del femminile, dirige la scuola di Counseling e Media-Comunic-Azione®. Ha fondato Avalon Formazione, società di servizi che favoriscono il benessere psichico della persona in contesti privati e organizzativi. 

    Introduzione

    La discesa nelle profondità porterà la guarigione

    Carl Gustav Jung

    Mi capita spesso di aprire il mio diario dei sogni e di rileggerne alcuni a caso. Sono sempre rimasto stupito da come ad una seconda, o magari terza lettura, questi abbiano sempre qualcosa di nuovo da dirmi, un nuovo panorama da mostrarmi, una nuova risorsa da regalarmi. Proprio così intendo il mondo dei sogni, un luogo ricco di potenzialità inespresse che attendono solo di essere raccolte e portate nel mondo diurno.

    Evito quasi sempre di parlare di un ipotetico mondo reale mettendolo in contrapposizione ad un altrettanto ipotetico mondo dei sogni, proprio perché grazie a questi ultimi ho imparato l’importanza e la concomitanza di tali piani che sembrano comportarsi come vasi comunicanti e che convivono in ogni essere umano fino a toccarsi in modi ed ambiti sorprendenti ed imprevedibili, con effetti che, dolorosi o meravigliosi che siano, sono sempre e comunque ricchi di un significato che mi piace definire vivificante.

    Quella che vi apprestate a leggere è una sorta di autobiografia onirica che si intreccia con le mie vicende personali, a volte anche piuttosto intime, che comunque ho ritenuto opportuno inserire con lo scopo di rendere quanto più possibile naturale e comprensibile il linguaggio dei nostri sogni, il quale spesso appare essere particolarmente fantasioso ed inaccessibile, considerando che capirne il messaggio è la chiave di accesso alle nostre ricchezze interiori.

    Tutto il nostro inconscio infatti cospira a nostro favore nell’intento di fornirci un accesso a quelle riserve di energia interiori che riescono a farci prendere la vita per il verso giusto, mostrandoci nuovi punti di vista capaci di far emergere le nostre qualità e, nel contempo, di collocarci nel nostro giusto posto nel mondo.

    Un’ opera insostituibilmente preziosa che tutte le notti ci viene offerta e che, con un attimo di pazienza e dedizione, ognuno di noi è in grado di mettere a frutto per se stesso e per gli altri. Prendere il nostro giusto posto nel mondo, infatti, significa anche stabilire i giusti e sani limiti nei confronti della società e del nostro prossimo che, in questo modo, dovrà riconsiderare se stesso e mettersi in gioco, quel tanto che basta, se non altro per ritrovare un nuovo equilibrio nei nostri confronti.

    Quella che ci si apre davanti è quindi una via per comprendere meglio noi stessi e tutto quello che ci si muove dentro, la qual cosa a ben vedere porta ad una migliore comprensione anche di quanto accade fuori di noi, attraverso i nostri rapporti familiari, interpersonali e sociali. Esplorare i nostri sogni è infatti un ottimo mezzo per capire le motivazioni dei rapporti che intratteniamo, mettendoci in grado di viverli consapevolmente a tutto nostro vantaggio.

    Ogni esplorazione

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