Scorpione
Di Marco Solia
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Anteprima del libro
Scorpione - Marco Solia
l’amore
preambolo
a volte ciò che si ritiene impossibile, che può accadere solo nei film, non è detto che non possa capitarti.
Il protagonista di questa storia si troverà al centro di un incredibile vicenda che poco per volta lo coinvolgerà totalmente senza che possa più tirarsene indietro.
Il susseguirsi degli avvenimenti, catturerà a poco a poco la sua persona, trasformando la sua vita in un vortice turbolento di incredibili passioni ed avventure
1
-ciao Leo
-ciao mauro-
-che fai oggi?-
-boh! Non so è sabato, sono in festa, mi annoierò come al solito, nel solito posto di merda, a bere con gli amici e a sentire cazzate-
-senti! Perché non vieni a trovarmi, andiamo ad arrampicare! Ti puoi fermare da me fino a domani, sono in turno di riposo-
-non sarebbe una cattiva idea mauro, se fossi una bella figa però sarebbe meglio-
-eh! Eh! Vabbè se insisti ti do un po’ di culo! Ah! Ah!-
-ma và a cagare, non sei il mio tipo! Ok preparo lo zaino e vengo giù. Ciao-
Ottima idea, pensò Leo, andare a trovare il suo amico mauro che a causa del suo lavoro e dei suoi cazzo di turni vedeva sempre meno,era un modo come un altro per levarsi dal solito posto e dalla monotonia delle solite cose e delle solite facce, che lo rendevano insofferente ed apatico.
Inoltre arrampicare in falesia con mauro era pur sempre una grande emozione mista a quel po’ di paura che trasforma certi avvenimenti in una grande sfida con se stessi.
Leo ricordava sempre la prima volta che mauro lo invitò per provare ad arrampicare. quando mauro fu su a cinquanta metri da terra e dopo aver attrezzato la sosta gli fece cenno di salire, la paura fu tanta. Dopo i primi dieci/quindici metri le gambe cominciarono a tremare, il sudore si fece copioso e le risate di mauro che dall’alto osservava erano una vera presa per il culo.
A fatica Leo raggiunse la sosta e quando arrivò esclamò :
-mauro, vaffanculo, te e sta cazzo di mania di arrampicare, porca puttana ma non sarebbe meglio andare a prendere della fica!?-
-cazzo, Leo, sei proprio banale, il solito coglione come ce ne sono tanti, potevi startene a casa con i tuoi cazzo di amici a farti delle gran canne-
-hai ragione, però io mi sto cagando sotto , torniamo giù ora, ho già fatto troppo-
- ok, se vuoi fare il frocio ti calo giù! Lasciati andare tenendo i piedi sulla roccia e le mani sulla corda! Dai, vai!!!-
-minchia ho paura-
-allora sei proprio un frocio! C’è la corda che ti tiene! Lasciati andare stronzo!-
-mavaffanculo mauro! Vaffanculo! Ohhh!!! Madonna! Vai piano, merda vai piano!-
-ah ah ah! Sei proprio una femminuccia, è meglio che vai a giocare a tennis che è più adatto a un cacasotto come te! Lasciati andare belina, le mani sulla corda non sulla roccia!...che stronzo-
-mauro, sei un bastardo! Quando arriviamo giù ti rompo il culo! Ti faccio vedere chi è il frocio, brutta merda!-
Finalmente coi piedi a terra, Leo poté tirare un grande sospiro, si asciugò il sudore e si accese una sigaretta, poi guardò in su ed osservò affascinato quella bella parete di roccia che aveva malamente scalato e il suo amico, che scendeva disinvoltamente calandosi in corda doppia, ridacchiando e sparando battutacce all’insegna di Leo.
Ma quando fù a un metro da terra, Leo lo afferrò per le gambe, lo tirò giù con forza e bloccandolo cominciò a pestarlo scherzosamente gridando:
-te lo do io il frocio, brutto pezzo di merda-
Dopo un aperitivo e una cena a base di riso con lenticchie e vino, nella minuscola casa di mauro, Leo esclamò:
-però è stata una grande emozione, non pensavo che ci sarei riuscito, sono eccitato, mi piace sta storia di arrampicare-
-che cazzo penserai di aver fatto! Una signorina si sarebbe comportata meglio! Sei un cacasotto! Ti fai troppe canne!-
-fanculo mauro, vedrai la prossima volta-
-vedremo ah ah!-
Con un amichevole stretta di mano i due si salutarono e Leo piuttosto agitato tornò verso casa, pensando che quella era la cosa più emozionante che avesse mai fatto.
Da quella volta era passato quasi un anno e periodicamente Leo andava da mauro ed insieme avevano scalato diverse vie di quelle meravigliose pareti levigate di roccia super compatta.
Ogni volta era una grande emozione e Leo si appassionò e cominciò a comprare tutto il necessario per scalare, sognando con mauro un avventura in alta montagna, su pareti di cinquecento e passa metri e paesaggi affascinanti tutt’intorno,roba da vertigini.
Quel giorno Leo decise che era arrivata l’ora di arrampicare da primo! Finora era sempre andato mauro davanti ed aveva sempre preso lui i rischi di un volo, che anche se corto, poteva comunque provocare fratture o lesioni.
Non avere più la corda tesa che ti arriva dall’alto ti toglie parecchia sicurezza, nei passaggi impegnativi dove appigli e fessure sono ridotti al minimo avere qualcuno sopra di te che ti tiene la corda , rende tutto più facile, tanto se sbagli rimani appeso come un salame.
Ma oggi, Leo, dopo diverse arrampicate da secondo e dopo aver acquisito una discreta scioltezza di questa splendida arte, decise di provare da primo.
-visto che me lo meni sempre che tu rischi di romperti e io mi diverto dopo di te, stavolta salgo su io per primo ok1?-
-ma dai, cosa ti sei fatto, un pera di coraggio!? Sarebbe quasi ora che la smettessi di fare il frocio!-
-ma vai a